Compleanno inaspettato

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Toni's pov

Finalmente, sono in videolezione con i miei alunni. 

Stiamo parlando del modo con il quale il virus ha cambiato le nostre vite e, mentre ne parliamo, ho i brividi.

È un'emozione indescrivibile, non decifrabile con semplici parole.

Zoe: -Professoressa, secondo lei ne usciremo presto da questa pandemia?-

Avverto la sua voce tremolante e cerco di tranquillizzarla.

Toni: -Zoe, non preoccuparti, andrà tutto bene. Non uscite di casa in modo tale che nessuno si infetti e che tutti stiate bene. Voglio solo il vostro bene. Avete la possibilità di vaccinarvi, fatelo. Non salverà solo la vostra vita, ma la vita di moltissime altre persone. Non siate contrari al vaccino. So quanto state soffrendo ora, ma tutta questa fatica servirà per uscirne. Quando vi vaccinerete, uscirete di casa solo per il minimo indispensabile, perché potreste comunque prendere il virus.-

Zoe: -A  noi basterebbe solo tornare in classe, anche indossando la mascherina, ma avendo un contatto visivo dal vivo con tutti gli insegnanti. Spero che tutto questo si risolvi subito- 

Parliamo per quasi due ore e poi mi dirigo in cucina per preparare una torta.

Oggi è un giorno molto importante per me perché River compie sei anni.

Il mio ometto sta crescendo ed è sempre bellissimo.

Amo perdermi nelle sue iridi, pizzicargli leggermente le guance o baciarle.

Mi manca anche Fangs, che ormai non è più qui, a casa con noi, da sette mesi.

Ogni sera lo chiamiamo, però ci manca tantissimo.

Lui è stato l'unico che mi è stato accanto quando scoprii di essere incinta.

Mi disse che mi avrebbe aiutata a crescere l'esserino minuscolo che portavo in grembo e così ha fatto.

È stato l'unico a credere in me, quando neanch'io ci credevo.

Aspetto con ansia il suo ritorno, anche se so che ritornerà quando il virus si calmerà.

Magari in estate, quando i contagi diminuiranno.

Voglio solo passare una bella serata con mio figlio, non pensando al rischio che c'è fuori.

Per il suo compleanno ho comprato un nuovo tablet e dei nuovi occhiali da sole Gucci.

Inizio dal preparare il pan di Spagna, per poi montare la panna.

Mentre svolgo queste azioni, penso alla situazione che ci circonda.

Alcune notti non dormo, non solo per la paura che ho del virus, ma anche perché non posso più abbracciare la mia orsacchiotta, cioè Cheryl.

Sono passati sette anni, ma la amo ancora.

Ricordo ancora la proposta di fidanzamento che accettò quando iniziammo il liceo.

Furono anni bellissimi, i più belli della mia vita.

Sì, quelli anni furono bellissimi solo perché Cheryl era al mio fianco e mi supportava sempre.

Una volta le chiesi di scrivere un libro su noi due e lei accettò.

Flashback 

Toni's pov

Non vedo l'ora che Cheryl torni a casa per vedere un film e coccolarci a vicenda.

Mi manca tantissimo, eppure è fuori casa solo da stamattina.

I believe in us//ChoniWhere stories live. Discover now