Ruins

1.5K 97 20
                                    

Abuela aveva notato che qualcosa non andava nella Casìta, ormai da qualche giorno, ma, tra tante idee e teorie, non si sarebbe mai aspettata la comparsa di un'altra porta. "Che sia il talento di Mirabel?" Si chiedeva una parte di lei.
Tutti i Madrigal stavano assistendo alla scena di quella porta che si decorava lentamente di disegni dorati, cercando di interpretare la figura prima che fosse completata. 《Bruno》 cominciò abuela Alma con tono autoritario. 《ne sapevi qualcosa?》 Domandò con ritrovata dolcezza e non poca preoccupazione. L'uomo si ritrovò a scuotere desolatamente la testa, accompagnata dalla danza dei suoi lunghi capelli ricci. 《Sembra... una ragazza.》 Iniziò Isabela osservando la porta quasi conclusa.
《E di certo non è Mirabel.》 Constatò il cugino Camilo avvicinandosi alla porta per osservare ben da vicino l'effige della ragazza. 《Che è femmina lo abbiamo capito, ma il talento?》Domandò irrequieta Pepa, accompagnata da una nuvola appena al di sopra i suoi lunghi capelli arancioni.

Bruno, nel frattempo, si era accovacciato ai piedi della porta, facendo percorrere le dita sulle incisioni dorate, osservandole attentamente. La ragazza dimostrava pressoché l'età di Camilo, i capelli poco più lunghi di Mirabel e altrettanto ricci. Alle sue spalle si diramavano mari che si tramutavano in montagne, rovine che mutavano in castelli, e lei stessa era e non era. Sembrava indossare il più sontuoso degli abiti, quando poi esso aveva lembi sgualciti, se non strappati. Le domande erano molteplici, la prima era senza dubbio legata all'identità della ragazza, la seconda, invece, alla natura del suo talento.

《Tìo Bruno, hai una figlia segreta per caso?》 Intervenne Camilo nel silenzio, cercando di alleggerire la tensione della famiglia. Tuttavia  nello zio, aveva provocato l'effetto contrario. 《Ma che dici?! No no no. Assolutamente.》《Tìo Bruno... Camilo stava solo scherzando, rilassati.》 Si affrettò a rassicurarlo Mirabel poggiandogli una mano sulla spalla. 《Gli scherzi non risolveranno questo mistero.》 Si lamentò Alma mentre si faceva largo per esaminare lei stessa la porta. L'unica cosa certa era che la porta non apparteneva a nessuno dei membri della famiglia Madrigal.《Forse se la aprissimo potremmo capire di più.》Suggerì Dolores dopo alcuni minuti, ma c'era un motivo se nessuno ci aveva provato. Non era mai successo che una porta sorgesse prima che il proprietario della stanza ne toccasse il pomo.《Invece perchè Bruno non prova ad avere una profezia al riguardo?》Propose in rimando Mirabel offrendo il migliore dei suoi sorrisi allo zio, che non sembrava particolarmente entusiasta dell'idea. 《E-e anche se vedessi qualcosa su di lei? Che faremmo poi?》《La andremo a cercare, mi sembra ovvio.》《Mirabel, che senso avrebbe?》La contraddisse Isabela. 《Non... non fa parte della famiglia.》 《E allora? Immaginatela: una ragazza che non sa niente del miracolo di Abuela Alma e che si trova un talento senza sapere da dove arriva. Sarà confusa.》Il silenzio ricolmò il corridoio aperto dove si affacciavano le porte, tutti stavano rimuginando su ciò che avevano appreso fino a quel momento.

《Se posso dire la mia》Ora tutti gli occhi erano puntati sul piccolo Antonio, del quale nessuno si era accorto fino a quel momento.《credo che Mirabel abbia ragione.》Continuò mentre poggiava una delle piccole mani sulla porta.《Fossi in lei io sarei spaventato.》Concluse infine rivolgendo i suoi grandi occhi gentili ad Abuela. In risposta, la donna, lo prese tra le braccia e gli sorrise dolcemente, capendo la cosa più giusta da fare.《Bruno》Cominciò rivolta al figlio.《tu proverai a vedere la ragazza in una delle tue profezie, poi decideremo se sarà necessario cercarla.》《Sei sicura? Magari lei non ne ha bisogno.》Provò a dissuaderla Bruno.《Non avrà il nostro cognome, ma ha un talento, quindi fa parte della famiglia, e i Madrigal proteggono la famiglia.》 L'uomo col poncho verde, non poté sottrarsi al valore di quelle parole, così annuì e si diresse nella camera di Antonio per poter utilizzare il suo talento. Nel frattempo parte della famiglia era tornata ai propri doveri, eccetto Mirabel e Abuela, che attendevano al di fuori della porta.

"Speravo di non dovere più usare questo talento." Pensava Bruno mentre si preparava per avere la suo profezia. Che fosse stato lasciato da solo era qualcosa che gli piaceva ancora meno. "Almeno Mirabel poteva farmi compagnia." Si disse versando la sabbia a terra. Finalmente era pronto. In pochi secondi i suoi occhi marroni si tramutarono in verdi come smeraldi, e la sabbia vorticava attorno a lui, illuminata da un'innaturale luce verde. Figure venivano create dai milioni di granelli: una ragazza, la ragazza. camminava per una strada in rovina, che ritornava fiorente al suo passaggio, ma appena dopo tornava lo stesso ammasso di macerie. Ora la scena era cambiata: C'era lui, a cavallo, accompagnato da i suoi nipoti Mirabel e Camilo. Stavano cavalcando, fino a trovarsi di fronte alle porte di un paese con probabilità quello che si trovava oltre alle montagne di ovest. L'immagine cambiò un'ultima volta: La ragazza era sola, inginocchiata dinnanzi alle rovine di quella che sembrava una torre. I capelli lisciati dalla pioggia le ricadevano di lato, poi voltò lo sguardo alle sue spalle, proprio nella direzione di Bruno. La visione si concluse in quel momento, facendo dono al Madrigal di una lastra sulla quale vi era impressa l'immagine di quella ragazza inginocchiata sotto la pioggia battente. Dopo un mezzo secondo di cinguettio degli uccellini nella camera del nipote, Bruno si mise a correre, scivolando inizialmente sul posto, per dirigersi poi dalla sua famiglia.

《Per qualche istante avevo sperato potesse essere il tuo talento.》Le aveva confessato Abuela senza distogliere gli occhi dalla porta di Antonio, ansiosa per l'esito della profezia.《Anche io.》Ammise Mirabel osservando il porticato aperto della Casìta.《Ma sono anni che vivo anche senza talento. Non sento il bisogno di averne uno adesso.》Concluse infine. Pochi secondi dopo, le due assistettero alla scena di Bruno che cadeva scivolando sulle assi del corridoio, salvando però la profezia dal finire in frantumi. Non appena l'uomo si fu rialzato, riunì tutta la famiglia nella sala da pranzo per mostrare loro la lastra e raccontare ciò che aveva visto.

《Scusate, ma io che centro?》Aveva chiesto Camilo alla fine di tutto.《Non lo so, ma se ti ho visto significa che sei importante.》《Questo lo sapevo anche senza la tua profezia.》Scherzò il ragazzo dai ricci castani. Prima ancora che la famiglia potesse confrontarsi Abuela aveva già compiuto la sua scelta.《Nessuno di voi partirà.》Decretò.《Che? Come mai?》Si lamentò Mirabel.《Perchè Bruno ha veduto più volte delle rovine, alcune lasciate dal passaggio di quella ragazza. Non vi metterò in pericolo per cercare una ragazza che lascia distruzione al suo passaggio.》《Che ne sai se lascia distruzione? Tìo Bruno ha visto anche che grazie a lei la città riviveva. E poi, non avevi detto che faceva parte anche lei della famiglia?》《Sì, ma preferisco proteggere la mia vera famiglia che una ragazza che ha avuto un talento per forse merito del caso.》La ragazza con gli occhiali provò nuovamente a ribattere, ma la nonna la zittì con un cenno di mano.《Spero di essere stata chiara.》Concluse lasciando la stanza nel completo silenzio. Mirabel sospirò, Bruno continuava a spostare i suoi occhi dal tavolo ai due nipoti che erano comparsi nella profezia. Camilo era rimasto in silenzio con le braccia incrociate, le sopracciglia aggrottate e gli occhi persi nel nulla. Era la prima volta che stava così in silenzio. Alla fine si alzò per dirigersi nella sua stanza. Così fecero man mano anche tutti gli altri.

Sunrise ||Camilo x Reader||Where stories live. Discover now