«Gennaio è arrivato, e le previsioni continuano a segnalare che quest'inverno è il più rigido degli ultimi vent'anni!»

«Non lo dicono tutti gli anni, Robbie?»

«Hai proprio ragione, Dean. Non sanno che qui in Alaska non siamo come le mammolette di Chicago.»

«Decisamente no, Robbie. Qui ci sono veri uomini e vere donne.»

«E vera neve! La bianca bastarda sta cadendo giù da quando i signorini del sud erano ancora al mare.»

«Ne vedremo ancora di più nei prossimi due mesi.»

«Be', vedere è una parola grossa, non è vero amici? Con cinque ore di luce al giorno tanto vale andare in giro bendati. Però potete sentire forte e chiaro, e cosa c'è di meglio della vostra amata River Station?»

«Assolutamente nulla, Robbie, anche se la tua voce non è esattamente il massimo.»

«Piantala, Dean, tutti i nostri ascoltatori sanno che sono la luce dei tuoi occhi. Un altro anno insieme per Dean e Robbie, amici. Ormai il 2018 è arrivato e qui a RS festeggiamo il nostro sesto anniversario. Sono le nozze di ferro, giusto, Dean?»

«Quello che ti darei sui denti, Robbie.»

«Se tra gli ascoltatori c'è qualche poliziotto, telefonate per...»

«Gary, ci facciamo due risate?». Hart fece scivolare il Samsung sul tavolo, spingendolo come se fosse uno spacciatore alle prese con una consegna.

Gary lo osservò per qualche secondo senza abbandonare la tazza di caffè che stringeva tra le mani, dopodiché scosse il capo. Non era in vena di partecipare ai soliti battibecchi di Dean e Robbie, non quel giorno.

Hart ritirò il cellulare, deluso: «Oggi sei davvero silenzioso. Cosa succede, il gatto ti ha mangiato la lingua?»

«Sono solo stanco, non ho dormito bene.»

«Dalla tua faccia si direbbe che non hai dormito affatto.»

«Credo di dovermi ancora abituare a tutto questo buio», tentò Gary scrollando le spalle.

«Probabile. Sei qui da quanto? Quattro mesi? A molti occorrono anni per trasformarsi in cittadini del Grande Nord.»

«Non ho fretta, potrei avere a disposizione tutta la vita.»

«Non hai intenzione di tornare in Virginia? E tuo figlio?»

«Credo che non abbia molta voglia di vedermi. E in ogni caso, so dove trovarlo.»

Sì, lo sapeva. Dopotutto, William era recluso nel carcere di Minhaux da settembre e ci sarebbe rimasto finché non avesse avuto i suoi stessi capelli brizzolati, sempre se avesse tenuto una condotta impeccabile. Non che gli importasse, a dire il vero. Per lui suo figlio era morto non appena era venuto a conoscenza del crimine di cui si era macchiato. Avrebbe potuto perdonare un furtarello, o un incidente, forse persino un omicidio; ma lo stupro era tutta un'altra storia.

Una settimana, ecco quanto gli ci era voluto prima di essere trascinato a forza in manette fuori dal campus dell'università. Il processo era stato una pura formalità a cui aveva deciso di non partecipare. Testimoni, dna, sperma: c'era tutto. La polizia aveva persino trovato un filmato sul suo cellulare che lui stesso aveva girato. Non un semplice orco, ma il più stupido degli orchi.

William era andato alla sbarra da solo, senza alcun amico e senza suo padre. Forse era stata quell'aula vuota a farlo crollare, oppure la speranza in uno sconto di pena. Fatto sta che aveva confessato di aver violentato due ragazze nel dormitorio, e non solo. Quella perversione (così l'aveva definita) era nata anni prima, durante il secondo anno di liceo. E così la lista si era allungata sempre più, tirando fuori nomi che conosceva da una vita. Ragazze che aveva visto nascere e crescere, figlie di persone che incontrava ogni giorno al Grill o al supermercato, o magari a scuola durante le riunioni con gli insegnanti. Tra loro anche una a cui aveva pensato molto e per cui aveva versato lacrime prima ancora di scoprire quell'orrenda verità. Cailyn Langford, la sedicenne scomparsa che l'intera Cold Falls aveva cercato invano per settimane finché la sua carnefice non aveva confessato di averla uccisa e abbandonata a marcire nei boschi di Oak Lawn. Era stato lui stesso a raccogliere quella dichiarazione nel parlatorio privato dell'ala femminile di Minhaux. Un'altra persona che conosceva da una vita e che si era rivelata essere un mostro.

Il segreto di Ted GreysonOnde histórias criam vida. Descubra agora