Capitolo 1

246 26 4
                                    

-siamo davvero solo tre?- chiese curioso Ryo mentre con Aila raggiungevano la classe B. La mora gli aveva proposto di entrare subito per prendersi i posti migliori e il ragazzo aveva accettato, non aveva nessuna intenzione di stare in prima fila.

-si, ho ricontrollato quelle liste cinque volte minimo e solo sui nostri tre nomi c'è una M accanto- lo rassicurò la ragazza aprendo la porta della loro classe e sbuffando, nonostante fuori ci fosse ancora tanta gente quella classe era quasi piena. -preferisci il muro o il centro? Sai visto che siamo solo tre vorrei fare comunella- continuò la ragazza.

-è indifferente, basta non stare troppo avanti- Aila annuì e trascinò il biondo fino a un banco a doppio in terza fila prendendosi poi il posto accanto al termosifone mentre il biondo si sedeva al suo fianco.

-sai che ti dico?- disse la ragazza prima di girarsi e mettere il suo zaino sul banco dietro al loro -quello è per Jin. Tanto lo riconosceremo appena entra dalla cravatta- Ryo annuì concordando con la ragazza. Erano solo loro tre in quel campo e visto che ci avrebbe passato anni della sua vita con loro valeva la pena fare amicizia subito.

-comunque potevano anche dare i pantaloni a noi donne, non sono abituata a stare seduta composta con sta cosa- borbottò la ragazza sbuffando mentre in qualche modo cercava di sistemarsi la gonna della divisa che gli avevano dato e che era troppo corta.

-puoi metterti un paio di pantaloncini da sotto. Se non si vedono non credo possano dirti niente- le propose Ryo e la ragazza sbuffo.

-li ho già adesso ma se tengo le gambe aperte sbirciano lo stesso, tipo quei due laggiù- la ragazza indicò con la testa due ragazzi con le cravatte rosse che la stavano guardando ridacchiando.

Ryo stava per dire qualcosa alla ragazza ma venne interrotto dall'urlo della stessa in direzione del ragazzo bassino dai capelli castani con lentiggini e un paio enorme di occhiali che era appena entrato in classe:

-JIN!- il ragazzino quasi saltò per lo spavento mentre Aila si sbracciava per fargli cenno di sedersi al banco dietro di loro. Il castano guardò dubbioso i due ragazzi prima di avvicinarsi e sedersi affianco allo zaino della ragazza.

-scusala, mi ha fatto prendere un colpo anche a me prima- gli disse Ryo sorridendogli.

-okay, ma come fate a conoscere il mio nome io non ve l'ho detto- sussurrò il castano sistemandosi meglio gli occhiali che gli erano leggermente scesi sul naso.

-siamo solo noi tre e visto che lui è Taro tu devi essere per forza Jin- disse Aila con un sorriso a trentadue denti sulle labbra -io sono Aila-

-piacere e grazie per avermi tenuto il posto, non dovevate-

-te l'ho detto Jin, siamo solo noi tre e dobbiamo fare comunella contro i bifolchi che cantano e ballano-

-di chi è sto coso?- la voce profonda di un ragazzo distolse i tre dalla loro conversazione. Il rosso in questione aveva raggiunto i tre ragazzi e stava indicando lo zaino di Aila.

-è mio, perché di grazia?- chiese la ragazza socchiudendo gli occhi. Quel rosso già non le piaceva.

-ingombra e io mi devo sedere-

-ci sono tanti posti sai?- continuò Aila mentre Ryo osservava attentamente il rosso che aveva qualcosa di familiare ma non riusciva a capire cosa.

-questo è l'ultimo rimasto in ultima fila e io di certo non mi siedo avanti come i secchioni che siete voi tre quindi sgombra il posto-

-stronzo antipatico testa di cazz...-

-Aila- dissero in coro Taro e Jin e la ragazza sbuffò togliendo lo zaino, tanto ormai non serviva più, e permettendo quindi al rosso di sedersi.

-perché mi avete bloccata?- sussurrò la ragazza a Taro guardandolo leggermente male.

-vuoi litigare già dal primo giorno?- le chiese invece il biondo alzando le sopracciglia per niente intenzionato a finire nel bel mezzo di un litigio la prima ora del primo giorno.

Aila non pareva per niente convinta delle sue parole ma non protestò oltre perché il professore entrò nella loro classe.

-cosa c'è?- chiese l'uomo quasi esasperato che non aveva nemmeno avuto il tempo di sedersi che già qualcuno gli aveva fatto una domanda.

-si può cambiare classe?- chiese la voce profonda del rosso che fece girare straniti sia Ryo che Aila. Aveva fatto tante storie per sedersi li e poi voleva cambiare anche classe?

-perché vorrebbe cambiare classe?- chiese il professore alzando gli occhi al cielo. Sembrava che quella domanda la ricevesse molto spesso.

-perché i miei amici sono nell'altra classe e io non ci sto qui con gente che non conosco e soprattutto con questi tre damerini del cazzo- con l'ultima frase indicò i tre ragazzi che avevano la cravatta gialla -cosa diavolo ci fanno qui? È una scuola di danza e canto non di scrittura e marketing-

-prima di tutto c'è una ragione per la quale dividiamo i gruppi di amici ed è che dovete imparare ad aprirvi a nuove interazioni con i vostri compagni e secondo senza quei tre damerini là la metà della gente che canta non saprebbe come scrivere le sue canzoni e credimi negli altri anni abbiamo avuto molto problemi. Quindi signor Soyaran Kinjo è pregato di rimanere in questa classe e in silenzio. Se poi le da fastidio essere seduto affianco ai "damerini" può fare il cambio con qualcuno nelle prime file- Kinjo ringhiò ma rimasa immobile dov'era, era palese che non voleva stare davanti.

Nel mentre però Ryo si mordeva il labbro inferiore nervoso. Ecco perché gli sembrava familiare quel ragazzo: era Kinjo! E poi ci doveva essere anche Shiki in quella scuola, probabilmente nell'altra classe se erano rimasti ancora amici i due. La cosa che però più preoccupava Ryo era stato l'uso del plurale da parte di Kinjo: l'avevano sostituito.


Angolo autrice
Buongiorno, sto pubblicando il capitolo del telefono perché sono in viaggio da ieri sera e ovviamente il mio pullman è in ritardo quindi non so quando arriverò, spero non ci siano intoppi con la lettura.
la_pazza_di_fantsy <3

Stella NascenteWhere stories live. Discover now