Prologo

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-ma è bellissima- stava dicendo il bambino di dieci anni dai capelli biondi che sdraiato a terra guardava con occhi che brillavano il dépliant della nuova scuola di musica che aveva aperto nella loro città.

-io ieri sono andato a vederla con papà, è davvero bella- disse l'altro bambino moro al suo fianco che era anche colui che aveva portato il dépliant agli altri due suoi amici.

-magari poterci già andare adesso- sospirò l'unico dei tre che aveva già il cellulare e che con la schiena spalmata sul tappeto stava controllando tutti i siti internet che parlavano quella nuova accademia che aveva aperto da poco i battenti e che già contava un numero esorbitante di iscritti.

-e ci andremo- disse il moro convintissimo di quello che stava dicendo -Ryo, Kinjo facciamo una promessa- Shiki si mise seduto guardando i suoi due migliori amici che avevano iniziato a guardarlo curiosi di scoprire cosa stesse per proporre -quando avremo l'età giusta per andare a quella scuola ci iscriveremo tutti e tre, non importa cosa succede noi ci andremo insieme-

Ryo e Kinjo si guardarono prima di annuire alle parole del moro che corse dai suoi due amici abbracciandoli.

-saremo i migliori di tutta l'accademia- urlò Shiki provocando le risate di Ryo e Kinjo.

-che state facendo?- una bambina di soli sette anni sbucò dalla porta della camere si Shiki, probabilmente richiamata dalle loro urla.

-niente che ti interessi Shelia- le disse il fratello che non voleva che la sua sorellina si intromettesse nella loro conversazione.

-okay- sussurrò la bambina rattristandosi prima di correre giù per le scale urlando: -mamma! Shiki mi tratta male-

-oh maledizione- sussurrò il diretto interessato mentre Ryo e Kinjo scoppiavano a ridere. -e non ridete voi due! Quella mi mette in punizione per un mese e noi domani abbiamo il nostro provino- protestò il moro incrociando le braccia al petto e mettendo su un broncio adorabile.

-ti farà partecipare anche perché se non lo fa io e Ryo non potremmo esibirci senza di te- lo rassicurò il rosso con un sorriso eccitato per il provino che avrebbero dovuto sostenere il giorno dopo. Erano settimane che si allenavano sulla canzone e sulla coreografia per poter fare buona figura con i giudici. Quel provino per loro era molto importante visto che il vincitore poteva avere una borsa di studio per andare a formarsi all'estero in una vera e propria scuola di musica. E tutti e tre volevano vincere.

§

Ryo sospirò per prendere coraggio mentre stingeva quasi fino a farsi sbiancare le nocche la tracolla della sua borsa. Era li, dopo otto anni da quella promessa scambiata con quelli che erano stati i suoi due migliori amici.

Le cose erano cambiate in quegli anni e in peggio per Ryo. Il giorno dopo quella bellissima promessa avevano partecipato ai provini ma non era andata esattamente come avevano pensato: solo uno poteva vincere. Loro pensavano di poter vincere tutti e tre e quindi quando avevano scoperto quella clausola si erano subito detti di non avere possibilità e quindi tutta la tensione era scesa facendoli esibire al meglio delle loro capacità. Non l'avessero mai fatto.

I giudici avevano scelto il loro vincitore: Ryo. Ryo era rimasto spiazzato da quella scoperta. Non pensava di poter andare all'estero senza i suoi amici e quindi era stato una settimana intera a pensare se accettare oppure no, ma alla fine sotto le pressioni di Shiki e Kinjo aveva accettato con la promessa ovviamente di fare videochiamate ogni giorno.

Però non era successo. Ryo ogni giorno si era messo davanti al suo computer della sua camera avviando la chiamata ma i suoi amici non avevano risposto. Aveva continuato a farlo per ben due mesi, poi ci aveva messo una pietra sopra, a quanto pareva i suoi amici non lo volevano più come suo amico.

Aveva fatto la sua esperienza in quella scuola di musica imparando tanto fino a diventare parte di un gruppo che era riuscito ad essere famoso in tutto il modo. Poi, quando aveva sedici anni era arrivata la disgrazia, l'incidente se così si poteva definire. Aveva smesso di ballare e di conseguenza di cantare, ma non di comporre canzoni. Era quello che lo faceva sfogare, che non lo faceva sentire completamente inutile.

E alla fine aveva compiuto diciott'anni ed era anche arrivato il momento di mantenere la promessa che aveva fatto ai suoi amici: iscriversi alla D&S Academy.

Certo non poteva entrare nel gruppo dei ballerini o dei cantanti ma da quell'anno si era anche aperto un altro corso: quello dei manager e anche compositori. Era stato grato alla scuola per aver aggiunto quel corso al momento giusto, poteva mantenere la sua promessa.

Ryo prese un'altra boccata d'aria prima di incamminarsi a passo lento verso il grande cortile della scuola dove, vicino all'ingresso, era stata posizionata una lavagna con le liste delle classi che si erano formate quell'anno. Guardare quella lista non era solo un modo per capire dove l'avessero messo ma anche per controllare che Shiki e Kinjo fossero li. Avevano fatto una promessa anche loro no?

La gente però era davvero troppa e il ragazzo sbuffò non riuscendo a vedere il suo nome in nessuna di quelle stramaledette liste.

-ehi!- Ryo si girò in direzione della ragazza dai lunghissimi capelli neri che alle punte tendevano al blu e che stava palesemente parlando con lui -stai cercando la tua classe?- gli chiese con un sorrisetto sulle labbra e Ryo socchiuse gli occhi, lo aveva riconosciuto? Sperava davvero di no visto che in quei due anni che non aveva più avuto contatti con il pubblico aveva cercarsi di cambiare il suo aspetto il più possibile.

-ehm si- si trovò a rispondere il biondo.

-sei nella sezione B con me-

-e come lo sai se non conosci nemmeno il mio nome?- chiese Ryo incrociando le braccia al petto.

-perché hai la cravatta gialla come la mia e quest'anno la nuova classe conta solo tre iscritti e ci hanno messi tutti nella B, ho controllato poco fa. Tu dovresti essere o Taro o Jin. Io sono Aila- si presentò la ragazza porgendogli la mano. Ryo gliela strinse.

-sono Taro- si, il preside dalla scuola sapevachi era stato in passato e quindi Ryo aveva chiesto all'uomo di non scrivere ilsuo nome intero ma solo un diminutivo. Non voleva farsi riconoscere troppo.Ridurre il suo nome a Ryo non sarebbe servito a niente e per questo avevadeciso di farsi chiamare Taro, infondo non stava mentendo visto che il suo nomeper intero era Ryontaro.





ANGOLO AUTRICE

Buongiorno a tutti. Questa, come avrete capito, è una storia incentrata su un'accademia di musica e per questo in alcuni capitoli troverete anche dei link alle canzoni che mi hanno ispirato alcune parti della storia .

Vi dico già di prendere con le pinze quello che scriverò anche perchè non sono ne' un'esperta di musica e ne' so come funzionano in realtà queste accademie quindi mi sono inventata tutto di sana pianta.

Questa storia sarà una sorta di esperimento visto che non ho mai scritto nulla del genere anche se l'avevo in mente da tantissimo tempo.

saluti,

la_pazza_di_fantasy

Stella NascenteNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ