Stiles è frustrato. Perchè Derek non capisce?

"Mi avevi detto di un'emergenza, ero preoccupato. E poi quella mi dici che ti ha rubato al massimo mezz'ora e tu invece sei sparito per ore!"

"Ero qui!" Urla Derek.

"E io non lo sapevo! Per me eri ancora con lei a fare chissà cosa di pericoloso ed ero spaventato!"

Derek si siede sul divano, le mani tra I capelli.

"Non ho avuto tempo di avvisarti."

"Ah, ma davvero?" Chiede sarcastico. "Non mi pare tu stia facendo chissà cosa qui dentro. Forse è più semplice dire che te ne sei dimenticato, che non l'hai ritenuto importante, che non ti è passato nemmeno per l'anticamera del cervello che io esistessi!"

Ora Derek si è alzato di nuovo, gli è di fronte e gli prende il viso tra le mani.

"Stiles, ascoltami bene. Stai degenerando, come sempre. Quello che hai detto non ha senso e non è vero. E lo sai anche tu. Non mi sono dimenticato di te, non è vero che non ti ritengo importante. Va bene se ne discutiamo, ma lasciamo la discussione su ciò che è successo, okay?"

Stiles lo guarda, le lacrime ormai scendono copiose.

"Ma io lo penso davvero che tu ti sia dimenticato di me..."

Derek accenna un sorriso.

"Impossibile. Anzi, ero così concentrato su di te che, si, ho dimenticato di avvisarti di aver finito e di questo mi dispiace. Perché anche io sarei stato preoccupato. Okay?"

Stiles annuisce.

"In che senso eri concentrato su di me?"

Derek gli bacia la fronte.

"Nel senso che il tuo regalo di Natale ha avuto un intoppo e ho dovuto rimediare. E ci tengo così tanto che mi ha rubato tutta la mattinata e l'attenzione."

Ora Stiles si sente anche in colpa. Derek sembra sempre capire tutto, però.

"Ehi, i sensi di colpa no, okay? So cos'hai passato, so perché sei così apprensivo e ne abbiamo parlato tante volte. E a me va bene ancorarti alla realtà. E so che stamattina, quando ti ho dato buca per stare con lei, senza spiegazioni, hai fatto del tuo meglio per non stare male. E lo apprezzo, perché so che tu lo sai che ti amo e che voglio stare con te. Solo con te. E ce la faremo insieme, prima o poi ne sarai anche tu così certo come me, che non avrai più paura."

Stiles non sa cosa dire. Si limita ad abbracciarlo forte, così forte che spera Derek possa capire da quell'abbraccio tutto l'amore che prova.

Si salutano, perché entrambi devono prepararsi per il cenone e si danno appuntamento al ristorante che lo sceriffo ha scelto per tutti.

Ed è proprio lì che Stiles arriva in perfetto orario, con le mani congelate per il freddo e saltellando per scaldarsi.

Manda un messaggio a Scott, per chiedergli quanto gli manca, poi un ragazzo lo raggiunge, uno dei camerieri.

"Signor Stilinski, può cominciare ad accomodarsi" dice e Stiles la segue. Lo conduce fino alla sala principale e il ragazzo si guarda intorno. È la vigilia di Natale, di solito quel posto è pieno di gente, e non c'è nessuno.

Al centro della sala c'è un tavolo, apparecchiato per due, con fiori  rossi e oro.

Stiles è così stranito, che vede Derek solo qualche secondo, quando gli cinge il Busto da dietro.

"Ciao, bellissimo" gli sussurra contro il collo, facendolo rabbrividire.

Stiles si rigira nell'abbraccio, incrociando il suo sguardo.

"Tu hai prenotato un intero ristorante per me?

Derek gli bacia la punta del naso.

"Semplicemente volevo cenare da solo con te, stasera. Ci accomodiamo?" 

Stiles annuisce.

La cena è perfetta e parlare e ridere con Derek lo è ancora di più. L'atmosfera è calda, il camino è meraviglioso ed è tutto così bello che Stiles non riesce a non sorridere. Quasi teme che gli possa venire una paralisi al volto.

Quando anche il dolce è finito e Derek gli prende la mano appoggiata sul tavolo, Stiles si perde nei suoi meravigliosi occhi verdi. Limpidi, sinceri. Sono quelli la vera certezza che Stiles ricerca ogni volta. Non le parole, non i gesti, nulla di tutto quello. Solo gli occhi di Derek.

Derek che sorride, come fa solo quando sono da soli.

"Posso darti il mio regalo? È mezzanotte" dice e Stiles annuisce.

Il mannaro prende una scatolina dalla tasca, e gliela porge.

Stiles la osserva, poi scioglie il fiocchetto e ne solleva un coperchio.

"Una chiave?" Chiede.

Derek sorride ancora.

"Ti amo" dice. "Sono sicuro di voler trascorrere tutta la mia vita con te perché so di non poter più fare a meno di te. E mi manchi sempre, ogni secondo. Quindi...ho pensato ad un modo per stare ancora più tempo insieme, se tu vorrai."

"Quale modo?" Chiede Stiles, già gli occhi lucidi.

"Ti va di trasferirti da me, definitivamente, ed invadere i miei spazi, di mettere in disordine la cucina, di svegliarti con me ogni mattina e baciarmi ogni sera come buonanotte?"

Le lacrime ora scendono copiose, mentre Stiles annuisce e Derek si alza, facendo il giro del tavolo.

Stiles lo stringe, steinge quella certezza, stringe quell'amore puro, semplice e senza drammi. Finalmente.






La parola era "CONSEGUENZA".


Non riesco a vedere i commenti, ma qualcun* mi aveva chiesto uno Stiles geloso. Spero sia piaciuta.

Blu.

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora