#47

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"Certo che c'è un motivo, e Derek lo sa bene."

Scott si volta verso Derek, aspettando che dia una risposta a quella affermazione di Deaton. 

Sono nello studio del druido da circa venti minuti. Gli hanno spiegato cosa è successo, che Derek stava morendo, che si è trasformato completamente in un lupo e che è guarito. Il veterinario ci ha pensato, ha passeggiato per la stanza, poi si è rivolto a Derek. 

Ora anche lui guarda il mannaro, così come Scott, aspettando una risposta. 

"In che senso lo sai bene?" chiede, impaziente. "Sai come e perché si diventa lupi? Può succedere anche a me?" 

"Certo", è Deaton a rispondere. "Si tratta di una cosa rara e bisogna sapersi controllare perfettamente, ma certo che può succedere anche a te."

Scott annuisce. "Okay, quindi uno di voi due mi spiega?"

"Dovrebbe farlo Derek, sta a lui decidere." 

Scott rivolge di nuovo lo sguardo a Dere, alla sua destra, inarcando un sopracciglio. 

"Qualcosa di brutto?" gli chiede e Derek fa cenno di no con la testa. 

"Hai mai sentito dei compagni dei lupi?" chiede. 

Scott annuisce. "Sì, una volta l'ho letto in uno dei libri che hai al loft. Quella sera che si era rotta la tv e non sapevamo che fare. Hai trovato il tuo compagno?" chiede, in tono forse troppo alto e sorpreso. "Non è una cosa rarissima?" dice, rivolgendosi a Deaton. 

"Sì, lo è" risponde il veterinario, continuando a guardare Derek. 

"non è una cosa bella? Perché sembri essere sul punto di morte di nuovo?" 

Derek si siede, tenendosi la testa tra le mani e i gomiti sulle ginocchia. 

"Stiles è il mio compagno."

Scott lo fissa, senza parlare, poi si siede al suo fianco e lo fissa ancora. 

"Non guardarmi come un pesce lesso, McCall" lo rimprovera Derek. 

"No, no, scusa è che..." non sa nemmeno cosa dire. 

"Già" dice Derek, con fare rassegnato, poi Scott si alza. 

"Scusa, ma qual è il problema? Lo sentiamo tutti cosa Stiles prova per te, così come sappiamoc he gli avevamo detto di andare a casa e invece è qui fuori aspettando di sapere se stiamo bene. Se tu stai bene." 

Deaton accenna un sorriso. Ovviamente lui non lo aveva sentito. 

"Da quanto tempo lo sai?" 

Derek gli rivolge lo sguardo per la prima volta dopo lunghi minuti. 

"Il mio lupo lo sa da sempre, io credo di averlo accettato solo nell'ultimo anno, da quando i suoi sentimenti per me sono diventati così forti da non poter essere ignorati. Il mio lupo sta impazzendo." 

Scott riflette, poi gli viene in mente una cosa. 

"Hai detto che vuoi andare via. Come puoi andare via se stai impazzendo?" 

"Non posso stare con lui, Scott. Lo metterei solo in pericolo."

Scott ride, Derek lo guarda male. 

"Tu lo metti in pericolo? Stiles se le va cercando, lo sai meglio di me. Non inventarti scuse! Anche se è il mio migliore amico, io non gli dirò nulla, ma dovresti farlo tu, per il suo bene e per il tuo, Derek." 

Derek abbassa di nuovo lo sguardo, Scott capisce che la conversazione è finita ed esce dallo studio. 



"Scottino! Stai bene? Sei intero?" 

Stiles gli va in contro, puzza di preoccupazione. 

"Sono sano come un pesce, fratello. Andiamo a casa?" 

Stiles sorride, poi continua a fissare la porta alle spalle di Scott e la preoccupazione si impenna. 

"Anche lui sta bene" dice Scott, sentendolo rilasciare un sospiro. "Andiamo a casa?" 

Stiles sembra ancora titubante, guarda un'ultima volta la porta, poi sorride in maniera forzata e annuisce. A Scott si stringe il cuore. 

In macchina il silenzio si fa pesante, Scott sente solo il cuore di Stiles agitato e la sua leggera rabbia. 

"Muore e non si fa nemmeno vedere per dirmi che è tutto okay!" sbotta all'improvviso. "Mi è praticamente morto davanti, Scott!" 

"Davvero stronzo" dice, mentre Stiles parcheggia davanti casa sua e fa per scendere. "Perché non mi hai portato a casa? Mamma non fa il turno di notte."

Stiles lo guarda come fosse stupido. "Dopo la notte che abbiamo passato, non ti lascio da solo, devo tenerti sotto controllo." 

Scott alza gli occhi al cielo. "Deaton ha detto che sto bene e" e si interrompe, quando sente un odore provenire dalla camera di Stiles, "e tu parli nel sonno, ho bisogno di riposare."

Stiles lo guarda oltraggiato, ma sorride. "Va bene, ti porto a casa tua, ma chiamami anche solo se hai mal di testa!" 

Scott lo abbraccia. "Vado a piedi, così prendo anche un po' d'aria."

"Scott! Almeno avvisa quando arrivi, okay?" 

Scott lo stringe un po' più forte e si avvia sul vialetto, mentre Stiles entra in casa. 

Sa che non è corretto, ma rimane lì, guardando la camera di Stiles, fino a quando il ragazzo accende la luce e caccia un urlo. 

"SOURWOLF! LA PORTA E' AL PIANO DI SOTTO!" 

Scott sorride. 

"Cosa ci fai seduto sul mio letto?" chiede Stiles. 

Scott non sente risposta, ma sente il cuore di Stiles accelerare sempre più. Passa un minuto, poi sente di nuovo il suo amico. 

"Mi hai davvero baciato o è colpa del fatto che sei quasi morto e hai riportato danni permanenti al cerv-" 

Scott può solo immaginare perché Stiles si sia interrotto all'improvviso. 

Sorride ancora, poi si avvia verso casa. In lontananza sente la voce di Derek. 

"Stiles, io rimango qui, non vado da nessuna parte. Ma tu cerca di non morire."







La parola era "PESANTE". 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora