«Loro sono le mie due nuove amiche.» disse Kate, indicandoci. I ragazzi presenti prestavano attenzione, tranne quel ragazzo che sembrava annoiato. «Brooklyn e la mia compagna di stanza Blair.» aggiunse, sorridendo. Ci salutarono tutti con un cenno della mano e ci porsero le mani uno ad uno. C'era quello con i capelli rasati di lato e un lungo ciuffo nero che si chiamava Zayn, poi un ragazzo che aveva un viso molto dolce che si chiamava Liam e infine Louis, lui aveva gli occhi azzurri e i capelli marroni. Harry restava al suo posto, sempre con la stessa faccia imbronciata, come aveva detto Nail quella mattina.

Improvvisamente sentii due mani mettersi sui miei occhi. Sorrisi istantaneamente e poco dopo vidi nuovamente. Davanti a me c'era il biondo.

«Ehi, ciao.» sorrisi, salutandolo. Mi sorrise anche lui e salutò quelli che probabilmente erano i suoi amici. Scoprii che non si chiamava Nail ma Niall. Non sono mai stata brava con i nomi.

Harry continuava a tenere lo sguardo fisso su di me e sentivo la pelle bruciare sotto ai suoi occhi. Stavo cominciando a sentire caldo. Decisi di andare a prendere un po' d'aria e sentii il telefono squillare, così risposi alla chiamata senza vedere chi fosse.

"Ehi Brook" disse la voce dall'altra parte del telefono.

"Ciao Kai" lo salutai, sorridendo subito.

"Non mi hai chiamato appena sei arrivata ieri sera."

"Scusami, ero molto stanca" risposi.

"E' okay. Come ti trovi? Blair come sta?"

"Tutto apposto. È divertente qui e le lezioni sono molto interessanti."

"Sono contento, amore."

"Mi verrai a trovare?" gli chiesi, sentendo gli occhi cominciare a pizzicare.

"Certo, presto verrò. Mi manchi tanto."

"Anche tu."

"Mi chiami tu?"

"Sì, certo, appena finisco le lezioni domani ti chiamo. Comunque ti mando un messaggio prima di andare a dormire."

"Quanto scommettiamo che ti anticipo?" ridacchiò.

"Venti sterline che vinco io."

"Ci sto. Allora ci sentiamo dopo. Ti amo."

"Ti amo anche io." Risposi, per poi attaccare.

Sospirai, rimettendo il telefono nella borsa. Io e Kai stavamo insieme da ormai tre anni. Eravamo ormai una coppia forte, anche se all'inizio avevamo avuto qualche problema calcolando che si era baciato con un'altra dopo un mese che stava con me. Ma ormai avevo dimenticato quell'avvenimento. O almeno, così gli facevo credere. Io lo amavo veramente e poi era sempre capace di farmi sorridere. Era così dolce.

«Che ci fai qui fuori?» mi chiese Niall, affiancandomi ero poggiata ad un muro. Mi girai verso di lui.

«Mi è squillato il telefono.» sorrisi e lui aggrottò le sopracciglia.

«Il tuo ragazzo?» scherzò ma rimasi seria.

«A dir la verità sì.» risposi, ridacchiando. Lui smise di ridere, accorgendosi che aveva appena fatto una figuraccia.

«Strano, generalmente quando si viene al college le coppiette scoppiano, sai com'è.» disse sorridendo e alzando le spalle.

«Due che si amano veramente non dovrebbero farlo.» spiegai, annuendo. Lui sorrise compiaciuto.

«Penso tornerò al dormitorio, sono stanca e domani ho lezione.» dissi.

«Ti accompagno.» disse, ma qualcuno ci interruppe.

«No, l'accompagno io.» disse bruscamente una voce roca, dietro di noi. Mi girai e notai Harry fissarmi.

«Okay allora, io torno dentro.» disse Niall, per poi salutarmi.

Harry era un ragazzo molto strano. Cominciammo a camminare verso il dormitorio e nessuno dei due parlò. Salimmo in ascensore, ma spinse il bottone per stopparlo e mi spinse contro una delle pareti della piccola scatola. Sobbalzai e mise le mani ai lati della mia testa, bloccandomi.

«Con chi parlavi al telefono?» mi chiese. Il suo respiro era sulle mie labbra.

«Che ti importa?» ribattei, confusa.

«Rispondi e basta.» mi impose.

«Non sono affari tuoi.» sputai fuori.

Con la mascella tesa si allontanò improvvisamente da me, spaventandomi e riazionando l'ascensore, per poi correre fuori. Rimasi immobile, con il respiro corto e poi uscii notando che lui non era in quel corridoio. Andai verso la mia stanza, abbastanza scossa da ciò che era appena successo e aprii la porta, notando le luci accese e il rumore dell'acqua della doccia riempiva la camera. Scossi la testa, spogliandomi velocemente e mettendomi il mio pigiama per evitare che uscisse improvvisamente dalla doccia. Mi tolsi il trucco e mi sdraiai sul letto, coprendomi e afferrando il cellulare. Sorrisi notando un messaggio da parte di Kai.

'Mi devi venti sterline, amore. Buonanotte xx K'

Bloccai lo schermo e lo posai accanto a me, dove c'era un piccolo comodino. Chiusi gli occhi sentendo Harry chiudere la porta del bagno e sedersi sul letto sotto al mio. L'ultima cosa che sentii fu lui sussurrare quasi disperato:

«Amy, dove sei quand'ho bisogno di te?»

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