"Derek, abbiamo avuto clienti molto più ricchi e importanti di questo, cosa diavolo ci fai in un cantiere con addosso un abito di Hugo Boss?" 

Laura glielo chiede con sguardo indagatore, come se già sapesse la risposta. 

"Semplicemente è vicino agli uffici e volevo passare. Problemi?" 

Laura non se la beve per niente. 

"E non perché il proprietario di casa potrebbe passare di qui insieme al suo bel culetto, ver-"

"LAura!" la interrompe, ma Erica si avvicina a sua volta. Derek sa che se quelle due sono insieme lui è spacciato. 

"Il suo bel culetto, i suoi occhioni, il suo sbavarti addosso..." dice la bionda. 

"Sbava per me?" chiede Derek. E subito capisce che Erica l'ha detto a posta per farlo confessare. "Okay, è carino, lo ammetto, ma non voglio provarci. Ero solo curioso, questo posto mi piace." 

LE due donne sembrano arrendersi, almeno per il momento, tornando ai loro lavori. Derek passeggia un po', cercando di non essere di intralcio a nessuno, fermandosi a parlare con qualcuno dei suoi dipendenti di tanto in tanto, mani in tasca e sguardo fiero. 

"Che onore, il signor Hale in persona per gli umili lavori in un appartamento!" 

Derek si gira e si ritrova davanti proprio il padrone di casa. Sembra vestito per un appostamento: cappellino calato sugli occhi, felpa e pantaloni larghi e occhiali da sole che si sfila per salutarlo. 

"Signor Stilinski, buon pomeriggio."

"Buon pomeriggio a lei. Tutto okay o è qui perché è successa qualche tragedia?" chiede, ancora sorridendo. 

Derek scuote la testa. "Tutto perfetto e nei tempi, stia tranquillo. Le piace come sta venendo su?" 

"Non riesco ancora ad immaginare tutto, dato che ora sembra un campo di battaglia, ma mi fido ciecamente!" 

Derek accenna un sorriso. 

"E" aggiunge Stiles, "ho già comprato l'albero di Natale di tre metri da mettere lì" indica un punto vicino alla vetrata che affaccia sul terrazzo. 

"Penso lì sia perfetto" acconsente Derek. 

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Mancano quindici giorni al Natale, l'attico Stilinski è quasi completo, tranne che per gli ultimi dettagli dell'arredamento, quando Derek sta correndo lì per un'emergenza. Erica l'ha chiamato perché sembra che il portiere del palazzo abbia iniziato ad urlarle addosso quando hanno finito di installare l'illuminazione del terrazzo. Afferma che il regolamento del condominio vieti la presenza di un gazebo con illuminazione. 

Derek arriva in pochissimi minuti e trova Erica che discute proprio co portiere, sul terrazzo e Boyd che cerca di calmare gli animi. 

"Cosa succede?" tuona, austero. 

Il portiere sembra subito placarsi, rivolgendosi a lui in maniera del tutto diversa. 

"Signore, queste persone hanno installato un gazebo che è contro il regolamento. Sto cercando di spiegarlo, ma sembrano ottusi."

Derek deve controllarsi per non prenderlo a pugni. 

"Innanzitutto le impedisco di rivolgersi a dei professionisti con questo tono. La signora Reyes non è ottusa, è la migliore nel suo lavoro e, oltre questo, merita di essere trattata con rispetto e non con i toni che lei ha usato. In secondo luogo" dice, prendendo dei fogli dalla giacca, "questo è il regolamento a cui lei sta facendo appello. Se vuole leggere l'articolo cinque comma 4, si renderà conto che è lei in torto. Chiaramente c'è scritto che qualsiasi installazione alta non più di due metri e mezzo è in regola. Erica, quanto è alto il gazebo?" 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora