Non c'è via di uscita

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Ogni giorno, sempre la stessa storia, sempre la stessa scuola, la stessa vita noiosa, i soliti amici e le solite cazzate.

la mia scuola mi fa venire i brividi,so che anche voi odiate la vostra scuola,più o meno tutti gli studenti la odiano, ma quello che provo io non è odio, è terrore, quei muri, i muri della scuola sono distrutti, e per coprire le crepe hanno deciso di appendere dei quadri, dei quadri che mi mettono davvero paura, e poi non parliamo della luce, il corridoio è sempre buio,ma arriviamo al punto.

quel giorno, quel maledetto giorno, non so come ma dopo aver passato una normalissiam giornata di scuola insieme ai miei fedeli amici, mi ritrovai sveglio dentro a uno sgabozzino al buio, era un sogno si solo un maledetto sogno.

Ma purtroppo non era così, riusci a vedere che ore erano, erano le 23:00 e io ero dentro la mia scuola, è possibile che nessuno si è accorto della mia assenza, è possibile che nessuno è entrato nello sgabozzino?

In fretta e furia uscii da quel ripostiglio, puzzava, puzzava di vomito, era davvero sgradevole.

Una volta uscito dallo sgabozziono mi ritrovai davanti al corridoio principale della mia scuola, era ancora più buio, faceva moltro freddo, tanto freddo, ed ero solo, corsi a trovare l'uscita,ma attenzione, non c'era un uscita, quella non era la mia scuola, il piano principale è cambiato, mi volto e vidi una scritta "Non c'è una via d'uscita", ero in preda al panico, com'era possibile, come...

è tutto successo in poco tempo, com è possibile,non può essere vero, tornai subito sopra al secodno piano, stranamente in corridoio c'erano motli manichini, messi uno in fila all'altro

Cosa ci fanno dei manichini in una scuola!?!, avevano una scritta sul corpo "Kill me", a un certo punto iniziarono a parlare, a urlare, e cosi decisi veramente di ucciderli, ad acuni staccai la testa ad altri gli spaccahi il corpò a metà

DRIIIIN

era il suono della campanella, mi svegliai, vidi uno spettacolo orribile davanti a me, molti studenti erano davanti a me, alcuni senza testa ed altri divisi a metà. capii che era solo un sogno quello...

ero un assassino, ma dentro di me sapevo la verità....

Sono ancora in carcere

non è colpa mia

Racconti per non DormireWhere stories live. Discover now