Una Giostra

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come quasi tutti i bambini adoravo andare al parco.

mi ricordo fin troppo bene i momenti in cui chiedevo a mia madre di accompagnarmi al parco.

notavo molti sorrisi, molti sguardi pieni di energia negli occhi degli altri bambini.

"mamma mamma,posso salire su quel cavallo a dondolo"

"no tesoro, no"

obbedivo a mia madre, ma mi sono sempre chiesto il perché mi vietava in modo così insistente di salire su quella giostra.

ora ho 30 anni, e lavoro facendo dei piccoli cambi notturni.

sarei dovuto tornare a lavorare a mezzanotte esatta.

nel frattempo decisi di scacciare via questo dubbio, di eliminare definitivamente questa mia piccola riflessione.

entrai al parco,era deserto, cosa molto normale per quell'ora,il freddo mi irrigidendo le gambe.

prima di salire su quel cavallo a dondolo esitai un attimo.

dopo qualche secondo, mi ci buttai sopra, una sensazione molto spiacevole si animò all'interno del mio corpo.

vedevo dei bambini, bambini  pieni di tagli e graffi, proprio al mio fianco, lunge lacrime scorrevano sui loro volti, pianti e urla provenienti da destra e da sinistra.


da quel giorno ho sempre cercato di stare alla larga sia dal parco che dalla giostra..


sento ancora quelle urla


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