capitolo 46

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matilde mancini's pov:

'ragazze, domani abbiamo la partita a torino contro la juventus per la champions, sapete perfettamente di che squadra stuamo parlando. questo pomeriggio alle 17 abbiamo il volo, ci troviamo tutti di nuovo qui verso le 16 e poi ci dividiamo nelle varie macchine poi andiamo all'aeroporto e faremo il viaggio Londra-Torino con l'aereo della squadra, siate puntuali mi raccomando che non ho intenzione di aspettare nessuno, a meno che non specifichiate che arrivate un po' in ritardo.
L'allenamento è finito, potete andare'
'arrivederci mister' si alza un coro.
domani ci sarà la partita di champions e per questo motivo l'allenamento di oggi è stato più pesante del solito.
Oltre che ad aver rivisto tutto, comprese le conduzioni del pallone, il mister ci ha fatto fare tecnica con e senza pallone, spero che basti per la partita.
Entro negli spogliatoi con le mie compagne, e mi fiondo subito in doccia.
Dopo circa dieci minuti esco da sotto del getto  di acqua calda, mi asciugo e mi vesto.
Saluto le mie amiche ed esco, dirigendomi verso la macchina con i capelli ancora bagnati coperti da un cappellino.
Salgo nella macchina e realizzo il fatto che oggi dovrò fare il pranzo anche a Mason, il quale, dato che ha allenamento doppio con la sua nazionale oggi, ha specificato di voler un pranzo all'italiana fatto da me, il quale consiste in una pasta con un qualche condimento.
Non so cosa ci trovi di così ecclatamte nella mia cucina in realtà, ma dato che la apprezza molto e che non mi costa nulla mettere su un. etto di pasta in più, se mi è possibile cerco sempre di accontentarlo.
Solitamente vengono anche Jorge e Kai, ma dato che pure questi due sono in ritiro con la nazionale, rispettivamente il primo in italia e il secondo in germania, non sono potuti venire.
In realta non so nemmeno il motivo per il quale mason è riuscito a convincere il suo mister a lasciarlo pranzare duori dalla struttura della nazionale inglese, ma pico importa.
Quando arrivo a casa parcheggio la macchina nel garage dato che da come sembrerebbe sta per arrivare una grandinata, e dopo aver salito le scale che lo collegano con la casa, mi tolgo le scarpe lasciandole sul pavimento freddo.
La prima cosa che faccio è fiondarmi nella stanza dove tengo tutte le cose del calcio nella quale appoggio il borsone, per poi tornare in cucina ed iniziare a mettere su la pentola sul fornello con dentro l'acqua per cucinare la pasta, e mentre aspetto che essa arrivi all'ebollizione penso al condimento, credo che la pasta al pomodoro andrà più che bene.
Apro il vasetto e ne verso il contenuto su una pentola, dove qualche minuto fa avevo messo il soffritto.
Mantre il pomodoro si cucina e l'acqua si
scalda preparo una ciotola con dell'insalata, per poi pesare la pasta e fare arrivare sulla bilancia il numero 200 kg.
Aggiungo il sale all'acqua che ancora non ebolle, e dopo aver tirato fulri la tovaglia inizio a preparare la tavola per il pranzo.
I piatti bianchi fanno contrasto con la tovaglia a quadroni, mentre i bicchieri sono trasparenti, e beh, le forchette sono di un color argenteo.
Il suono delle bolle d'acqua che scoppiano mi riportano alla realta; butto la pasta in pentola e spengo il fuoco del pomodoro.
Giro e rigiro la pasta in modo che non si attacchi, e aspetto quei dieci minuti di cottura segnati sulla confezione, dopodiché scolo tutto e unisco la pasta al sugo.
Appena faccio ciò il campanello suona, sono puntuali come degli orologi svizzeri.
'ciao tesoro mio, dov'è il mio cibo?' mi domanda mason non appena fa capolino dall'entrata di casa dopo che io gli ho aperto la porta.
'si io sto bene e tu? comunque è in cucina, dividi le porzioni nei piatti ed è tutto pronto'
'IO TI AMO'
'ah e Mason!'
'si?' risponde
'non rovinare il mio cibo' gli dico mentre lo guardo allontanarsi ed entrare in cucina per probabilmente portare i piatti con la pasta nella sala da pranzo.
Infatti dopo poco lo vedo sbucare dalla porta della cucina con in mano due piatti fumanti di pasta al pomodoro da portare in tavola, e dopo averli appoggiati sul tavolo ed esserci detti un 'buon appetito' come al solito, iniziamo a mangiare.
Spero solo di non macchiarmi di pomodoro, vista la mia abilità di riuscire a sporcarmi con un sacco di cose, a partire dal gelato.

matteo pessina's pov:

'la prossima partita di champions ce l'abbiamo contro il manchester united, invece quella di campionato è il 17 contro l'empoli' spiego ai miei compagni di nazionale, parlando al plurale poiché in squadra dell'atalanta oltre a me c'è pure rafael.
Io in realtà non dovrei essere qui in ritiro visto il mio infortunio, ma ci tenevo comunque ad essere qui per la squadra.
'io non mi ricordo più che squadra avrò contro alla prossima partita' risponde raspa
'mister! ho una domanda:  ma matilde, secondo lei, riuscirebbe a venire a vedere almeno una delle nostre partite?' domanda lorenzo stravolgendo completamente l'argomento di cui stiamo trattando
'oh, non credo. ma si che domani dovrebbe essere a torino per la champions, ma comunque dubito fortemente che lei riesca a venire' risponde lui con tutta serenità.
Anche se mi aspettavo questa risposta un po' speravo che il mister avesse detto che lei sarebbe riuscita a venire a dare un occhio per vedere come andasse non mi sarebbe dispiaciuto.
Ma d'altronde non si può volere tutto dalla vita no? per ora mi accontento.
E forse si, dovrei parlarle di quello che mi ha detto Vian, ma per ora dubito che lo farò, ho bisogno di un altro po' di tempo.
Ora ho solo bisogno di mettere da parte per un po' il cuore ed agire pensando attentamente alle cose.
Ho bisogno di tornare con quella spensieratezza che avevo qualche mese fa, ho bisogno di tornare Matteo, ma non quello che non sa mai cosa decidere, ma quello che ha le idee ben chiare di ciò che vuole.

Notti magiche || Matteo Pessina     (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora