capitolo 42

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matilde mancini's pov:

'l'amore a volte può rovinare amicizie, ma ne può creare di nuove, questo è il motivo per il quale lui non aveva mai creduto nell'amore e grazie a lui,nemmeno lei.
Lui la lasciò ma lei continuó ad aspettarlo, nella speranza che sarebbe tornato,cosa che però lui, non fece mai.
l'uomo è famoso per il suo vivere nel passato ma a volte è semplicemente un modo di auto difesa per proteggersi dalle cattiverie del mondo.
quindi, chiunque tu sia che stai leggendo. questo libro, ora chiudilo e corri, corri dalla persona che ami, pensa sempre che ogni istante con essa potrebbe essere l'ultimo'

nell'ora e mezza che mi separava dall'inghilterra,avevo iniziato a leggere un libro, perché quando tutto non va secondo i piani,a volte, mi basta prendere un libro ed immedesimarmi in uno dei personaggi per essere un po' più spensierata anche solo per quei cinque minuti che mi servono per leggere un capitolo.
A volte per scappare dalla realtà basta così poco che è così facile,che lo facciamo un po' tutti, anche senza rendercene conto.
è da più di due settimane che devo parlare con kai,eppure, trovo sempre una scusa per rimandare il mio ritorno in inghilterra il più tardi possibile.
d'altronde, pensandoci bene, le parole di questo libro hanno un senso; l'amore a volte può rovinare amicizie, ma ne può creare di nuove, se spezzo il cuore a Kai perdiamo i rapporti,se invece lui sarà più comprensivo probabilmente riusciremo a mantenere la nostra amicizia, non so come andrà ma questo volo aereo sta durando troppo: prima parlo con Kai,prima finisce tutto questo.
'we inform the kind passengers that we are about to land,so please fast your seatbelts'
incredibile, a volte l'universo è dalla mia parte!
allaccio la cintura e rimetto il libro dentro alla borsa mentre mi sistemo sul sedile, l'atterraggio avverrá fra poco e non voglio trovarmi all'ultimo secondo a sistemare le mie cose,anche perchè conoscendomi,dimenticherei sicuramente qualcosa.
guardo velocemente l'orario sul mio telefono: 18:30, ci abbiamo messo più del previsto,ma del resto è andato tutto bene,quindi non c'è problema.
l'aereo atterra e pian piano scendono tutti i passeggeri tra cui io,dirigendomi poi verso l'entrata dalla parte della pista di decollo per l'aeroporto,e riattaccando il wifi al mio telefono trovando molti messaggi per sapere se sono atterrata e cose del genere, tipico di quando prendo un volo.
entro su whatsapp e chiedo sul gruppo con i miei amici se qualcuno riesce a passarmi a prendere,seza chiamare un taxi, così mentre osservo il nastro dove passano le valigie per vedere se arriva la mia con il mio borsone,il solito rumore della suoneria dell'iphone mi fa ricontrollare le risposte al mio messaggio trovandomi una risposta affermativa da parte di uno dei tre del gruppo, no faccio caso a chi però,perchè ributtando l'occhio sul nastro vedo la mia valigia seguita dal mio borsone,così dopo aver recuperato entrambi,con la valigia ben salda alla mia mano e il borsone e la borsa sulle spalle,mi sono diretta all'uscita, e appena varcata la soglia dell'entrata mi sono resa conto di una cosa: piove,e io ovviamente non ho l'ombrello,ma soprattutto non so che macchina cercare non avendo guardato prima chi dei tre mi aveva inviato il messaggio.
mi metto un un posto all'asciutto dove poter appoggiare almeno il borsone e guardare chi ha inviato il messaggio, riuscendo a trovare un punto vicino alla strada abbastanza al coperto per poter riuscire a stare asciutta almeno per 10 minuti.
appoggio il borsone in terra e prendo il telefono guardando chi ha inviato il messaggio, Kai.
devo parlare con kai, e quale momento sarebbe meglio se non questo? almeno siamo soli e non possiamo essere interrotti, fantastico direi.
cerco la sua macchina grigia tra quelle parcheggiate e appena la vedo mi dirigo verso di essa.
apro il portellone del bagagliaio per mettere dentro tutte le mie cose e salire poi sul lato del passeggero e salutarlo.
'devo parlarti' diciamo all'unisono
'inizia tu' mi sprona
'kai,sai che io ti voglio tanto tanto bene,ma ci ho riflettuto bene e spesso ultimamente e mi sono resa conto che questa cosa non può funzionare,mi dispiace dirtelo ora,ma non potevo aspettare' gli dico,e nella macchina si cela un silenzio rabbrividente.
'era esattamente quello che volevo dirti io' mi dice a distanza di un minuto
'mamma mia,mi avevi fatto salire un'ansia con questo silenzio,amici come prima?'
'embè certo,amici come prima' mi risponde alla fine lui,alzando con la mano sinistra il volume della radio che passava in quel momento proprio una delle canzoni che avevo ascoltato di più quest'estate,e un sacco di ricordi di tutti i tipi mi pervadono la mente.
la camzpme finisce e al suo posto inizia a parlare un qualche hiornalista inglese che presumo lavorerà per la stazione radio,e mentre parla non scandendo molto bene le parole,inizio a guardare fuori dal finestrino,osservando un po' tutto e tutti: dalle persone un po' spaesate che mi ricordano me stessa quando sono arrivata qui, agli uomini d'affare con tanto di valigetta nera in mano alla james bond.
'hai mai pensato a come sarebbe ora la tua vita se non fossi un calciatore?' me ne esco io ad un certo punto mentre continuo a guardare fuori dal finestrino.
'effettivamente non ci ho mai pensato sai? probabilmente ora sarei ancora in germania,ma non ho mai pensato a cosa avrei potuto fare nella mia vita perchè auando fu tempo di pensarci mi comprò il bayer leverkusen,e lì capii che la mia vita sarebbe stata basata sul calcio, tu ci hai mai pensato?'
'io si,è per questo che mi sono iscritta all'università,d'altronde non potevo sapere che sarei arrivata fin qui. se non fossi stata una calciatrice avrei probabilmente provato ad entrare alla nasa,oppure all'ESA solo che è molto difficile riuscire ad essere scelto tra tutte quelle persone,quindi diciamo che mi è andata bene che il mio sogno calcistico sia andato in porto'

Notti magiche || Matteo Pessina     (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora