25 Dicembre 2024

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"Spiegami ancora una volta come ci sei riuscito." May si avvicinò a Tony con curiosità, così come tutti gli altri adulti presenti in quella stanza, mentre alternava lo sguardo tra Babbo Natale e l'elfo, non sapendo esattamente cosa pensare.

"Dio, quanto vorrei poter fare un video." Si lamentò Rhody, mentre guardava, insieme alla propria famiglia riunita in cucina, i ragazzi – Peter e Morgan – trotterellare felici attorno agli illustri ospiti in soggiorno. Avevano appena finito di mangiare, che nientemeno che Santa Clause e il suo magnifico elfo erano apparsi nel camino, salutando Morgan e dicendo di aver portato dei doni alla bambina che ancora credeva alla loro esistenza – e sottolineando che, a qualche altro bambino nella lista dei cattivi, i regali non li avevano portati –.

"Hai firmato un contratto." Sottolineò Happy, mentre versava il caffè nella propria tazza con le renne. "Così come tutti noi."

"Chi fa firmare un contratto per queste cose?" chiese Pepper con evidente irritazione. Cioè, quante altre volte le sarebbe potuto capitare di assistere ad una scena simile?

"Loro, evidentemente." Disse Tony indicando Babbo Natale ed il suo fedele aiutante, gongolando mentre dalla sua sedia – posizionata appositamente per avere la perfetta visuale in soggiorno – salutava il piccolo elfo. "Se avessi del materiale compromettente di questo tipo io non mi farei problemi ad utilizzarlo per eventuali ricatti."

"Tutti, credo." Disse Rhody, cercando di non ridere.

"I regali sono opera mia, non vi preoccupate." Disse Tony, quando l'aiutante vestito di rosso e verde porse alla bambina un peluche di Spider-man completo di Iron Spider.

"Petey! Guarda!" gridò la bambina, felice, rivolta al ragazzo. "Sei tu!"

"Wow! Grazie signor Babbo Natale!" disse Peter facendo l'occhiolino all'uomo rosso, che rispose con una smorfia, cercando di non essere visto dalla bambina.

Insieme, gli adulti videro Babbo Natale e il piccolo elfo – si era addirittura rimpicciolito per interpretare meglio il suo personaggio – tiravano fuori dal sacco magico una tavola da snowboard rossa e blu e la porgevano a Peter, mentre Morgan trillava entusiasta.

"Come hai fatto? Il sacco era vuoto!"

"È la magia del Natale, piccola Stark." Rispose Babbo Natale con voce accondiscendente.

"Uno snowboard?" chiese Pepper alzando un sopracciglio. "Ci sa andare?"

"No." Rispose May guardando Tony con lo stesso cipiglio della rossa.

"Conto di insegnarglielo entro la fine dell'anno." Spiegò Tony. "Porto lui e Morgan in montagna, domani."

Pepper trattenne il respiro, quando vide tra le mani della figlia una tavola identica a quella di Peter, solo più piccola.

"Morgan ha sette anni..." si premurò di dire May.

"E allora? Prima si inizia, prima si impara." Tony sorrise. "Se volete ne ho prese anche per voi, di tavole."

"Passo." Disse Happy, subito seguito da May e Pepper.

"Ti aiuto con i ragazzi." Rispose invece Rhody, annuendo a Tony.

Tony sorrise quando Morgan, con un sorriso luccicante sul viso, corse verso di loro, lasciando Peter a intrattenere i loro ospiti speciali.

"Mamma! Hai visto? C'è Babbo Natale! E fa le magie!"

Pepper cercò di non ridere, notando con la coda dell'occhio il vecchio vestito di rosso discutere animatamente con Peter, forse per cercare una via d'uscita da quella situazione.

"Certo che fa le magie, piccola. Babbo Natale è magico!" disse Rhody mordendosi una guancia per trattenere la propria risata.

"Posso portarlo a vedere la mia camera, mamma?"

Pepper annuì, facendole segno di poter andare.

Morgan saltellò sul posto, stringendo il proprio peluche di Spider-man tra le mani, per poi correre a prendere per mano Babbo Natale e tirarlo verso le scale.

Tony non si trattenne più e scoppiò a ridere nel momento esatto in cui Morgan svoltò l'angolo insieme a Babbo Natale e il suo inseparabile elfo, seguiti da un Peter ridacchiante.

Quattro paia di occhi si contarono verso di lui, curiosi e impazienti.

"Sul serio, come hai fatto?" chiese Rhody, a nome di tutti i presenti, in cerca di una risposta al siparietto a cui avevano appena assistito.

"Semplice. Ho sguinzagliato il ragazzo. Sfido chiunque a resistere a quegli occhi da cucciolo." Spiegò Tony all'amico, ma a voce abbastanza alta da poter essere sentito da tutti in cucina.

"È bastato solo Peter per convincerli?" chiese Happy. "Credevo avessero dei cuori di ghiaccio, con tutte quelle regole e protocolli."

"Peter è magico, a modo suo." Disse May. "Nessuno riesce a dirgli di no."

"Voglio proprio vedere con che faccia si presenteranno alle prossime riunioni." Commentò Rhody, scatenando le risate di tutti mentre, al piano di sopra, lo Stregone Supremo – invecchiato abbastanza da potersi permettere la barba e i capelli bianchi originali – era seduto sul letto della bambina accompagnato dal suo fedele compagno – era stata di Wong l'idea di diventare piccolo, proprio come gli elfi veri – mentre Peter, che non aveva firmato nessun contratto, si premurava di fare qualche scatto con il proprio cellulare nascosto nel maglione.

Natale in casa StarkDonde viven las historias. Descúbrelo ahora