24 Dicembre 2023 pt.1

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Peter si bloccò sulla porta d'ingresso, con il pugno alzato mentre era in procinto di bussare. Si guardò intorno, inalando l'aria fredda di dicembre e stringendo i pacchetti impilati l'uno sull'altro con il braccio sinistro. Si era già fatto buio, lì sul lago. E una brezza fredda soffiava verso di loro.

"Tesoro, non bussi?" chiese May. Sua zia era alle sue spalle, le braccia occupate da quello che a prima vista poteva essere un dolce, ma che probabilmente era uno dei tanti malriusciti esperimenti in cucina della donna. May lo guardò, in attesa, mentre lui fissava l'aria calda che usciva dalle sue labbra in forma di vapore con estrema attenzione. "Ho qualcosa in faccia?" chiese lei, quando lui non rispose.

Peter sussultò. "No, io – non... ecco." Si voltò di scatto e bussò sulla porta di legno. Pochi secondi dopo, Pepper Stark fece capolino dall'interno della casa, rivolgendogli un sorriso smagliante.

"Peter, May! Venite, starete morendo di freddo." Li accolse aprendo del tutto il portone e facendogli segno di entrare.

"In effetti fa freddo, sì." Rispose sua zia superandolo ed entrando in casa Stark. Peter guardò le due donne salutarsi e, mentre Pepper si faceva passare la torta e May si liberava dal cappotto, Spider-man si ritrovò bloccato all'entrata. Cosa ci faceva lui, lì?

"Peter, tesoro, ti prenderai un malanno se non entri." Sentì la voce di Pepper rivolgersi a lui.

"Mhm. Si... scusate." Peter strinse con entrambe le braccia i pacchetti che aveva portato con sé, per poi pulirsi i piedi impacciatamente sullo zerbino ed entrare in casa.

Subito, si accorse del calore presente in casa. Porse i pacchetti a Pepper, cercando di sorridere "Signora Potts... Stark, questi sono per voi."

La donna gli sorrise, scuotendo la testa. "Peter, quante volte ti ho detto di chiamarmi solamente Pepper?"

"Uhg. Abbastanza. Scusi. Scusami." Peter aprì e chiuse un paio di volte la bocca, in cerca di qualcos'altro da dire. Di solito gli veniva facile parlare, come mai in quel momento riusciva solamente a balbettare?

Pepper annuì, soddisfatta e, insieme a May prese i pacchetti che il ragazzo aveva tra le braccia e si incamminò verso il soggiorno, per poterli posare sotto l'albero insieme a tutti gli altri, dicendogli di togliersi la giacca e raggiungerle per la cena.

Peter si tolse il cappello e la sciarpa, cercando poi di armeggiare con la zip del giaccone. Alzò la testa di scatto, quando il suo senso di ragno scattò come un campanello di allarme, pronto a qualsiasi pericolo, pochi secondi prima di essere investito da una piccola Stark in miniatura.

"Petey!" Peter fece appena in tempo a piegare le ginocchia e aprire le braccia, per fermare il salto della bambina. Distese le gambe e si alzò in piedi, cercando di abbracciare Morgan Stark in modo da non farla cadere.

"Ciao, Morgan." Salutò il ragazzo, quando la piccola gli sorrise. "Buon Natale."

"Finalmente sei arrivato. Qui ci sono tutti i vecchi. Mi annoio." Disse la mora mettendo le mani attorno al collo di Peter per tenersi meglio.

"Vecchio a chi?" Con la coda dell'occhio Peter vide Tony Stark farsi strada verso di loro. Socchiuse gli occhi per un paio di secondi, cercando di distogliere lo sguardo dal braccio di metallo. Erano trascorsi mesi dallo schiocco, mesi che Peter e zia May avevano passato in uno degli ospedali di proprietà Stark: Tony era stato ricoverato d'urgenza dal dottor Banner ed Hellen Cho e Pepper aveva stabilito che la famiglia sarebbe dovuta rimanere nei paraggi, nel caso Tony avesse ripreso conoscenza. Così Peter si era ritrovato a vivere quei primi mesi insieme ad Happy, Roody, zia May e le signore Stark, in un appartamento nella stessa struttura dell'ospedale in cui Tony era stato ricoverato.

Natale in casa StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora