Capitolo 6

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Sono in questo negozio della Apple a flirtare con quest'uomo, in realtà sto cercando di farmi fare un po' di sconto per comprare l'iphone 5. Non voglio spendere tanto, soprattutto se poi farà la stessa fine di quello di prima, ma comunque ho bisogno di un cellulare veloce e che soprattutto non si impalli. Odio i telefonini che funziano male, mi fanno solo innervosire specialmente quando sono di fretta e ho bisogno di qualcosa di urgente.
-Allora? Si puo fare un po' di sconto per una bella signorina come me?-sbatto velocemente e sorrido come fossi un angioletto. In verità prima di entrare ho alzato un po' la gonna e abbassato la scollatura della magliettina sottile che porto.
-Mi dispiace signorina, ma non sono io il proprietario di questo negozio e non posso assolutamente permettermi di fare sconti. Lo può fare solo il proprietario, mi dispiace.-dice con tono di scuse.
-Bene lo aspetterò.- tanto sicuramente arriverà da un momento all'altro. Sbuffa sonoramente vedendo che non mi arrendo pur di avere questo stramaledetto sconto. Che maleducato, come si permette a fare quella faccia davanti a me?
-Ha la ragazza?-domando.
Sembra sorpreso e un po' nervoso..chissà perchè?
-Sì,la ho.-risponde
Bene..-E le darebbe fastidio se io le proponessi di fare la più bella scopata della sua vita?- sorrido.
Inizia a fare una risata isterica, sembra davvero nervoso.
-Come, scusi?-chiede come se non avesse capito.
-Ha sentito bene.. allora? Che ne dice? Non lo verrà a sapere la sua fidanzata. Sarà divertente!-è diventato rosso in viso ed è passato a leggere dei documenti su carta.
-Avanti non faccio una scopata da un giorno e mezzo.. e non riesco a stare senza fare sesso per così tanto tempo.- mi avvicino mettendo le mie tette scoperte molto vicino alla sua faccia. È seduto dietro una grande scrivania bianca e su una sedia di pelle nera. Si gira dalla mia parte e devo dire che sembra molto combattutto; che traditore bastardo penso. Mi siedo a cavalcioni su di lui ed inizio a baciarlo. Apre la bocca e caccia la sua lingua nella mia bocca rendendo questo bacio da semplice e innocuo a passionale ed eccitante. Inizio a strofinarmi sul suo membro procurandoli piccoli gemiti. Le mie mani salgono e scendono sui suoi addominali e sul suo petto constatando che ha dei bei muscoli accentuati al punto giusto. Le sue si infilano sotto la mia gonna di pelle nera corta palpandomi il sedere. Metto le mani le mani dietro al suo collo spingendolo di più per avere ancora più contatto. Poi porta le sue mani ai pantaloni slacciando la cintura e i bottoni. Nessuno può vederci perchè per entrare qui si deve prendere appuntamento e la stanza è circondata da vetrate trasparenti oscurate da tende che non permetono la visuale ad una persona esterna. -Avanti porta questa bella vagina al paradiso insieme al tuo amichietto.- strappa le mie mutandine ed io mi sollevo per mettere l'entrata sulla punta del suo membro. Mi spinge il bacino verso il basso e finalmente la mia patata potrà essere contenta di viaggiare nel paese delle meraviglie. Si alza in piedi ed io allaccio le gambe alla sua vita e appoggio le mani sulle sue spalle. Inizia a dare spinte forti e profonde, sembra mi stia montando un toro. Dentro di me dico un bel "finalmenteee" Il piacere si inizia a sentire e dalla sua bocca iniziano ad uscire profondi versi gutturali che riesco a bloccare baciandolo. È molto bravo, devo essere sincera, o forse sono io che accetto tutto dopo questo lungo periodo di involontaria astinenza.
Gli metto una mano al collo e glielo stringo leggermente. -Non fermarti e soprattutto aspettami. Ti dirò io quando poter venire.- gli ho promesso la miglior scopata della sua vita e l'avrà. Perchè soprattutto sono io quella che la vuole e per averla abbiamo bisogno di un orgasmo potente. Inizia a spingere più forte e più veloce e tanti brividi mi percorrono il corpo facendomi entrare in uno stato di trans. Il paradiso. Un brivido ci percorre insieme facendoci uscire un verso animalesco.-Non riesco a trattenerlo.- la sua voce è molto forzata e inizia a rallentare per fermarsi..-Non farlo. Non fermarti. Continua. Se ti fermi giuro quanto è vero Dio che te la faccio pagare. Ti lascerò senza orgasmo se lo farai e avrai un dolore alle palle da non poter toccare la tua ragazza per un bel po' di tempo. Te l'ho promesso. Avrai  l'orgasmo più potente della tua vita.- continua sempre più veloce. Sempre più intenso. Sempre più travolgente. Sempre più paradisiaco. Dopo qualche minuto la pressione che sento nel ventre inizia ad essere incontrollabile e così vengo lasciandomi inondare da uno dei più bei e attesi orgasmi della mia vita. -Ora!- urlo rimanendo aggrappata al suo corpo. Lui viene con una forza innaturale facendo uscire profondi versi gutturali ed un liquido che cola ovunque. Per un po' rimaniamo attaccati, scossi da questa forza travolgente. Dopo qualche minuto di silenzio scendo e dico:-Wow sei davvero bravo. La tua fidanzata deve essere fiera di te. Complimenti. Ora voglio il capo.- una voce maschile si echieggia nella stanza. -Sono qui.-mi giro e vedo un uomo con un completo blu, una camicia bianca e una cravatta bordeaux appoggiato con la spalla destra allo stipite della porta il legno. Non l'ho sentito arrivare, ma daltronde che me ne fregava. Rido dentro di me. -Salve capo, era ora sono le 10:15 a.m.. Le sembra ora di arrivare?-mi avvicino lentamente-Lo sa che una donna non si fa aspettare?-domando.
-Vedo che è stata in buona compagnia. Penso non le sia affatto dispiaciuto.-piega la testa di lato e alza leggermente gli angoli della bocca. Ma che cazzo la galanteria è morta porca...?  -Attento a come parli uomo. Da quant'è che sei qui?-
-Abbastanza da capire che sei una puttana.-sorride.
Inizio a ridere -A volte l'apparenza inganna sa? Ma ci è andato vicino.. Piaciuto lo spettacolo?-
-Molto, avevo intenzione di parteciparvi anche io, ma poi ho pensato che a casa ho una bella moglie con un figlio-dice.
Mi avvicino ancora di più al suo corpo. -Sa che sono molto brava?-mi avvicino con le labbra al suo orecchio e gli mordo il lobo. Sta per rispondere ma lo blocco mettendo il mio dito indice sulle sue labbra.         -Shhh..sono sicura che tu l'abbia capito bene.- È lì, fermo immobile a lasciarsi abbindolare da una donna come tutti gli uomini sciocchi. Basta un tocco nel punto giusto, una parola al momento giusto e una bella donna che l'uomo non capisce più nulla e si perde in un bicchier d'acqua. Ahh, gli uomini tutti uguali, dico dentro di me. Inizio a darli piccoli bacini sul collo, poi sulla dura mascella, sul pomo d'Adamo e infine inizio a baciarlo sulle labbra. All'inizio è fermo e non ricambia, ma poi non resiste ed inizia a ricambiare il bacio mettendomi una mano nei capelli e tirandomeli, lasciando il mio collo in esposizione per essere baciato e succhiato. Il ragazzo di prima è vicino a noi che ci guarda mentre il capo tradisce la sua moglie perfetta. -Ashton puoi andare finisco io con la signorina.-il suo tono non ammette repliche ed una volta uscito questo Ashton chiude la porta a chiave. Ricominciamo a baciarci e fu così che oggi avrò il secondo orgasmo in un'ora. Le mie mani scendono ai suoi pantaloni aprendoli e abbassandoli fino alle ginocchia. Ha già un erezione. Inizio a leccarglielo e a mettermelo in bocca dandoli tanto piacere ma proprio nel momento in cui sta per venire mi stacco per lasciarlo senza orgasmo. In fondo ha cercato di umiliarmi dicendo che a casa ha una bella moglie no? Come se io non avessi nessuno. Io ho Griffin.
-Rimettiti in ginocchio e ripoggia quelle fottute labbra sul mio cazzo.- ringhia.
-Tesoro prima l'educazione. Chiedimi scusa per prima e poi ne riparliamo.-
-Io non ti devo chiedere proprio nulla.- si sta incazzando. Quanto mi adoro...
-Oh sì tesoro. Decidi: chiedere scusa e avere un orgasmo o non chiedermi scusa e farmi uscire da quella porta soddisfatta. Anche perchè diciamocela tutta quello di prima è stato uno dei più  bei orgasmi della mia vita.-sorrido e mi siedo sulla poltrona dietro la scrivania. Quella di Ashton. Appoggio i piedi sulla scrivania, allargo le gambe ed inizio a fare piccoli cerchi sul clitoride dandomi piccoli brividi di piacere. Lui punta gli occhi sulla mia mano e inizia a seguire i movimenti che faccio. Sono nuda ai suoi occhi, senza mutandine.
-Mi scuso per prima.- dice indifferente. Inizio a ridere -No no, non così. Devi metterci un po' più d'impegno. Devi sembrare vero.-
-Scusi signorina, io sono profondamente amareggiato. Non volevo offenderla.- dice con finto dispiacere.
-Ora va un po' meglio. Ma siccome non sei stato abbastanza bravo, dovrai fare una cosa per me.-
-Che cosa vuoi? Il telefono gratis. E va bene lo avrai.- sbuffa.
-Quello è ovvio che lo avrò visto il servizietto assolutamente perfetto che ti ho fatto. Vieni qui, inginocchiati davanti a me.-si inginocchia.-Bene, ora devi darmi tanto piacere con la tua lingua magnifica.- Piego le ginocchia per essere il più esposta possibile, lasciando i piedi poggiati sulla scrivania. Inizia a fare cerchi con la lingua sul mio clitoride. Lascia baci, succhia la mia pelle, infila la lingua nella mia apertura, poi ritorna a succhiare il clitoride, morde le grandi labbra.. ed in dieci minuti riesco ad avere il mio secondo orgasmo. Poi mi prende per la vita e mi sbatte sulla scrivania. Butta tutto a terra con un solo movimento. Mi stendo sulla superficie lucida e lui si posiziona tra le mie gambe. Inizia ad essere rude. Mi graffia, mi morde la carne, scopre un mio seno, succhia e morde forte un capezzolo. Con una mano si mantiene sollevato per non schiacciarmi e con l'altra stimola il clitoride. Le sue spinte sono forti, brevi. Entra ed esce ad ogni spinta. In pochi minuti veniemo entrambi. Urla il nome di una donna che non sono io, suppongo sia sua moglie o una delle tante con cui la tradisce. Lo sposto con una spinta da sopra di me e scendo dalla scrivania, mi sistemo e -Bene, grazie per il secondo e terzo orgasmo di oggi. Manderò il conto. Ora mi puoi dare il telefono,grazie. Scende dalla scrivania dove era ancora steso e si abbottona i pantaloni. Esce dalla stanza e dopo qualche minuto torna con una scatola bianca in mano. -Ok grazie.-faccio per andarmene, ma mi ferma con la mano sul mio braccio.
-Come ti chiami?-mi domanda.
Faccio un sorriso sexy -Alyssa.-
Me ne vado ma quando arrivo ad aprire la porta..-Non vuoi sapere il mio?-
-Mi dovrebbe servire a qualcosa?-
Non risponde..
-Suppongo che il nome che hai detto prima sia di tua moglie no? Jenny...-
Annuisce-Non dovresti tradirla visto che c'è di mezzo un bambino.-dico e poi finalmente esco da quell'ufficio.
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Arrivo a casa e trovo la porta socchiusa. Il mio cuore perde un battito, la prima cosa che penso è "ci sono i ladri e ora cosa faccio?".
Entro in casa piano piano e trovo Griffin con degli scatoloni in mano pieni della sua roba.
-Griffin..-tiro un sospiro di sollievo- ma che fai? Perchè stai prendendo la.....tua roba?-lo guardo confusa.
-Stai zitta Alyssa!- sembra infuriato. Ma che succede? Fa su e giù con queste grandi scatole ed io non capisco più nulla.
-Ehi! Ma perchè porti via la tua robba?-chiedo preoccupata piazzandomi davanti a lui e bloccandolo con le mani sulle sue braccia.
-Non fare la finta tonta. Perchè con me non funziona e lo sai bene.- mi sposta bruscamente con una spallata. Il panico inizia a divorarmi. Non so che cosa è successo. Non ricordo nulla di ieri sera. Lo rincorro fuori, dove c'è la sua auto carica dei suoi oggetti.
-Griffin se io ho fatto...-non riesco a finire che subito mi interrompe.
-Cosa?-urla disperato.-Mi hai già ferito abbastanza, non voglio più vederti.-
Una lacrima scende sulla mia guancia rigandomela. Ci tengo a lui e non mi perdonerei mai se gli facessi qualcosa di male. È una persona eccezionale ed io non voglio che se ne vada.
-Aspetta Griffin parliamone..-dico con voce supplichevole, cercando di cacciare indietro le lacrime e di mandare giù il nodo alla gola.
-Non c'è più nulla da dire.-sale in macchina e corre via lasciandomi lì senza alcuna spiegazione. Giuro che non ricordo nulla e questo è frustrante.
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Salve mie lettrici, noto con piacecere che la storia vi piace.. ne sono davvero felice. Volevo farvi gli auguri di Pasqua e scusarmi ancora una volta per il ritardo. Grazie a tutti e buona Pasquetta. Un bacio da Rose Aberthany. :*

Passione senza treguaWhere stories live. Discover now