Song of the sea (Zhongli x Childe)

1: The little prince

NOTA DELL'AUTORE:

Ciao a tutti, e grazie a chiunque stia per leggere questa storia!

La vicenda di questa mia fanfiction, adesso finalmente quasi conclusa, è molto travagliata: l'ho iniziata l'anno scorso, l'ho quasi finita, e poi l'ho mollata a due capitoli dalla fine. Non so perché, ma ero arrivato a un punto in cui non mi soddisfaceva affatto, e mi sono bloccato per oltre un anno.

Non l'ho mai pubblicata sul mio profilo di Wattpad in italiano, ma solo su Ao3, dato che non volevo farvi aspettare troppo. Ora che però la sto concludendo, ho pensato finalmente di condividerla anche con voi, che siete sempre carinissimi, gentilissimi e di mega supporto <3 Fatemi sapere come vi sembra!!

Ho pensato a questa storia come a una sorta di fiaba, di "ballata" fantasy: è molto diversa dalle mie altre fic, e forse, proprio per questo, ho fatto tanta fatica a scriverla.

Il titolo prende ispirazione dal film irlandese "Song of the sea", e dalla meravigliosa musica che lo accompagna. 

In questa vicenda, Zhongli è un umano che si innamora di un principe tritone, ovvero Childe. Ci saranno di mezzo scontri tra regni e razze, e altre questioni.

Grazie in anticipo del supporto <3

Kieran

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I: The little prince

-Taucer? Taucer, dove sei? Ti prego...Taucer! Torna a casa!-

Le urla del principe Childe si diffusero per tutta l'isola, come un eco straziante. Da quando il suo fratellino era misteriosamente scomparso, nessuno era riuscito a calmarlo.

Childe avrebbe preferito vedersi strappare via un braccio piuttosto che Taucer, così all'improvviso. Erano passate ormai due ore da quando aveva iniziato ad aggirarsi in lungo e in largo per tutta Guyun stone forest. Stava correndo così veloce sulle dune di sabbia da sentire fitte di dolore alle gambe.

Non era abituato ad abbandonare la coda da tritone in favore di piedi umani. Era una trasformazione che evitava il più possibile, soprattutto di fianco al palazzo del suo acerrimo nemico: il re Osial. Ma per Taucer l'aveva fatto volentieri, sperando di muoversi più facilmente sulla terraferma.

Peccato che fosse stato completamente inutile. Si era soltanto ritrovato con i piedi doloranti, i muscoli tesi e nessun risultato.

Com'era possibile che Taucer non ci fosse più, di punto in bianco? Era andato a giocare in mezzo alle alghe e di colpo era sparito nel nulla, o, per lo meno, così gli avevano detto i nobili di corte.

Dove poteva essere finito? Forse si era mosso in mezzo all'oceano e si era perso, uscendo dall'acqua. O forse, ancora peggio, si era avvicinato troppo alla zona abitata dagli umani.Ogni cosa era possibile, quando si trattava di Taucer, tanto piccolo e fragile quanto desideroso di imbarcarsi in avventure rischiose.

Di norma, Childe era sempre stato orgoglioso del carattere impavido del fratellino. In quel momento, però, riusciva a malapena a respirare, terrorizzato all'idea che si fosse avventurato in un luogo pericoloso.

Non poteva fidarsi degli umani, non dopo ciò che gli stavano facendo, da quando il re Osial era salito al trono. Il regno degli umani, situato sulla terraferma, era diventato un nemico di quello sottomarino di Childe.