chapter 18

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Erano passati cinque giorni dal loro primo e vero bacio.

In quelle giornate, Jungkook passava la maggior parte del tempo con Taehyung. Lui andava al lavoro e si chiudeva nel suo laboratorio a dipingere e Jungkook si sedeva in silenzio a contemplare le sue affascinanti e lunghe mani che si muovevano velocemente e delicatamente. Taehyung era un talento e Jungkook si innamorò anche della sua arte, e quel giorno il ragazzo scoprì una nuova sfumatura del suo piccolo pittore.

Un quadro un po' diverso dagli altri richiamò l'attenzione dell'angelo; era quasi ora di chiusura e Taehyung stava completando uno dei suoi capolavori per la mostra d'inverno. 

"Ehi Taehyung," il pittore si girò verso la voce del moro e si aggiustò gli occhiali leggermente storti "questo quando lo hai fatto?" 

Gli occhi da cerbiatto di Jungkook erano leggermente preoccupati e Taehyung si alzò sorridendogli leggermente. "I-il giorno c-che m-mi hai trovato con i t-tagli." Non si nascose più, voleva che Jungkook conoscesse ogni minima sfaccettatura di sé, non voleva più scappare dai problemi. "E-era un q-quadro p-personale," continuò a spiegare, per cercare di tranquillizzare l'angelo "e-era una m-mia sfida p-personale e-" scosse leggermente la testa e titubante si avvicinò ancora al ragazzo moro per prendergli una mano "n-non importa più e-ero solo f-ferito." 

Ed era questo di cui l'angelo aveva paura. Se fosse finito all'inferno per sempre, Taehyung si sarebbe fatto male? Si sarebbe di nuovo tagliato? O magari si sarebbe davvero buttato da quel ponte? Quei pensieri fecero rabbrividire Jungkook e, senza pensarci troppo, prese il mento del pittore tra le sue dita e gli baciò piano le labbra. "Stasera mangiamo insieme?" Taehyung annuì rosso per l'imbarazzo e Jungkook si allontanò. "Vado a prendere del take away, hawaiano va bene?" 

Taehyung annuì ancora, balbettando "i-io v-voglio il s-salmone." 

Jungkook mise la mano tesa sulla testa e si inchinò come se Taehyung fosse il suo capo. "Agli ordini capitano." Gli fece un occhiolino e uscì dalla porta del laboratorio facendo ridere di gusto il piccolo pittore.

Alle 19 in punto Jungkook si fece trovare fuori dal museo con due sacchetti in mano, Taehyung gli sorrise imbarazzato e lentamente si avviarono verso la casa del pittore.

Arrivarono appena dieci minuti dopo e Jungkook posò il cibo sul tavolo in legno. "V-vado a c-cambiarmi, f-fai come se f-fosse casa t-tua." Jungkook annuì contento e Taehyung salì le scale per poi sparire al piano superiore.

L'angelo iniziò a togliere le varie vaschette dai sacchetti e prese delle bacchette da un cassetto per preparare la tavola. Mise dell'acqua sul tavolo e riempì i bicchieri di vino mentre aspettava il ragazzo. Taehyung scese qualche minuto dopo con una maglia a collo alto comoda e dei pantaloni neri a sigaretta. 

"Ma sei vestito più elegante di prima!" Jungkook rise scherzando e Taehyung sfregò le mani tra di loro.

"Ehm i-io ho s-solo v-vestiti così" Jungkook gli prese la mano vedendo il viso del pittore arrossarsi. 

"Dai mangiamo" Taehyung prese il bicchiere in mano e si morse il labbro. 

"Io-io n-non posso b-bere perché a-assumo delle p-pastiglie che-" Jungkook gli tolse il bicchiere e buttò il vino nel lavandino. 

"Scusa, devo ancora capire certe cose del vostro mondo." Buttò anche il vino nel suo bicchiere e li riempì entrambi d'acqua. 

"È-è t-utto okay." Mangiarono parlando del lavoro di Taehyung e dei suoi quadri. Il pittore voleva davvero fargli altre domande sul suo mondo ma per timidezza -o forse perché non sapeva cosa dire- stette in silenzio e rispose solo alle domande di Jungkook. Quel ragazzo era davvero curioso.

╰☆☆ Last Mission╰☆☆Where stories live. Discover now