Chapter 28.

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Mi incamminai verso la piazza mentre mi torturavo le mani nelle tasche della mia felpa.

Pensavo a cosa potesse essergli successo.

E tutto quello che affiorava alla mia mente erano pensieri negativi, accomunati dalla morte.

Cercai di scacciare quei pensieri mentre cercavo il mio migliore amico tra la gente, non fu tanto difficile da individuare, mi feci spazio tra la folla abbracciando il ragazzo dai capelli rossi che ricambiò la stretta accarezzandomi la schiena.

-Stai tranquillo- sussurrò lui abbozzando un sorriso.

Annuii e iniziammo a camminare a passo svelto verso il commissariato, mi guardavo intorno e lo cercavo tra la gente, cercavo i suoi occhi luminosi in mezzo a tutto quel buio che stava calando vista la tarda ora.

-Ora guardami- disse ad un certo punto girandomi il viso verso il suo.

-Devi mantenere la calma e dire tutto quel che sai, io ti darò una mano ma non farti prendere dal panico okay?- mi diede una pacca sulla spalla mentre mi mordevo il labbro cercando di non lasciar trapelare alcuna emozione.

Entrammo nel commissariato e ci fecero entrare in una stanza dove spiegammo l'avvenuto.

-Quindi il ragazzo è scomparso da 3 ore e tutto quello che avete è il suo telefono, distrutto, e una felpa?- domandò l'uomo digitando velocemente al computer tutto quello che dicevamo.

Annuimmo contemporaneamente, dopodichè il poliziotto ci disse che avrebbero mandato una pattuglia a perlustrare la cittá e che se avessero scoperto qualcosa ci avrebbero fatto sapere, lo ringraziammo e uscimmo da lì per poi sederci su una panchina.

-Ho paura- sussurrai mentre aspiravo il fumo dalla sigaretta di Michael.

Tossii rumorosamente mentre mi dava pacche sulla schiena ridacchiando.

-Stai tranquillo, lo troveranno- mi consolò facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.

-Se dovesse succedergli qualcosa non me lo perdonerei mai- sospirai fissandomi i piedi.

Mi sentivo colpevole.

Sarei dovuto andare con lui.

-Cal non è colpa tua- disse accarezzandomi i capelli.

Ma nonostante tutto non riuscivo a credere alle sue parole.

Passarono due ragazzi davanti a noi che ridevano in modo esagerato.

-Luke!- Michael richiamò l'attenzione di uno dei due che si giró nella nostra direzione.

-Mike! Cal!- esclamò battendo il cinque ad ognuno.

-Hey Zayn- sorrisi stringendo la mano al moro accanto a lui che ci ricambió un sorriso.

-Che ci fate qui?- domandò il biondo inarcando un sopracciglio.

-Ashton è scomparso- risposi freddo guardandosi in viso.

Loro si scambiarono uno sguardo e finsero un'espressione preoccupata.

-Irwin?- domandò in una smorfia Zayn.

-Sì, Zayn il mio ragazzo, prima o poi dovrai accettarlo, cazzo sono il tuo migliore amico- ringhiai alzandomi.

-Sì, uh dobbiamo...Dobbiamo andare Luke, ci sta chiamando- sussurrò il moro dando una gomitata al biondo mostrandogli il display del suo cellulare.

-Spero lo trovino- sorrise Luke facendomi l'occhiolino.

Se ne andarono mentre Zayn rispondeva al cellulare.

-Sì stiamo arrivando non rompere il cazzo,coglione- sbraitó per poi chiudere la chiamata e girarsi un'ultima volta verso di noi.

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