More than a friend//Matteo Pessina

6.

20 giugno

Quest'oggi era l'ultima partita del girone contro il Galles; nella partita precedente gli azzurri si erano imposti per 3-0 sugli elvetici con doppietta di Manuel e gol di Immobile.

Per l'occasione ci aveva raggiunte Thessa, la nuova fidanzata di Manuel.
<Che bello, una partita senza ansia> disse la costaricana.

In effetti aveva proprio ragione: battendo la Svizzera, l'Italia si era assicurata la qualificazione agli ottavi; la partita contro i gallesi avrebbe deciso se gli azzurri avrebbero chiuso il girone come primi.
Avevo sentito i miei amici tramite messaggio ed erano molto ottimisti di poter vincere anche quest'ultima partita e portarsi a casa la terza vittoria e chiudere il girone a pieni punti.

Finalmente Matteo era titolare e non vedevo l'ora di vederlo in azione; mi aveva promesso un regalo di compleanno fantastico e forse, avevo capito di cosa si trattasse. In questi giorni sia lui che Manuel avevano insistito nello festeggiare il mio compleanno qui a Roma in uno dei ristoranti più tranquilli, precisamente nel ristorante di fronte al Colosseo, consigliato dai giocatori della Lazio e da Spinazzola i quali frequentavano spesso quel posto.

<Vinceranno anche questa> dissi mettendo il cellulare in borsa, pronta per l'inizio della partita.
<Lo penso anch'io> disse Alessia

* * *

<L'Italia! Ha segnato con il numero 12: MATTEO?> 
<PESSINA!>
<MATTEO?>
<PESSINA!>

Riguardai il video almeno un centinaio di volte.
Matteo aveva segnato il suo primo gol con la Nazionale agli Europei, alla prima da titolare.
Ero al settimo cielo e non vedevo l'ora di incontrarlo e abbracciarlo.
<Non smette di guardare quel video> disse Alessia
<E guarda che sorriso che ha> mi prese in giro Thessa; eravamo fuori lo stadio Olimpico che aspettavamo l'uscita dei ragazzi. I tifosi era andati ormai via ed eravamo rimasti solo noi e le compagne di alcuni giocatori azzurri; tra loro scorsi una ragazza mai vista prima che rideva e scherzava con Flavia la moglie di Rafael Toloi.

<Ma quella chi é?> chiesi alle mie amiche che si voltarono a guardarla
<Ah boh> alzò le spalle Thessa <aspetta che chiedo a Benni> richiamò una ragazza che aveva forse la mia età e si avvicinò a noi <ciao Thessa, che bello rivederti! Ciao ragazze, io sono Benedetta la fidanzata di Federico> si presentò. Ci presentammo anche io e Alessia.
<Senti, sai dirmi chi è la tipa snob che è insieme a Flavia?> chiese Thessa senza peli sulla lingua, facendo ridacchiare la fiorentina <veramente l'ho conosciuta oggi, si chiama Viviana ed è amica di Pessina>

Guardai le due mie amiche confusa, non sapevo che Matteo avesse invitato quella ragazza, tantomeno pensavo avesse un'amica di nome Viviana.
Benedetta, voltandosi verso di me, domandò <ma tu sei la migliore amica di Matteo, giusto? Possibile tu non la conosca?>
Alzai le spalle <no, per niente>

Nel frattempo, i primi giocatori dell'Italia iniziarono ad uscire e avviarsi verso le rispettive fidanzate e mogli <Le mie bambine!> 
Venni travolta da Manuel e stessa cosa Thessa <Dio mio, Manuel, hai la grazia di un'elefante> sbraitai contro il centrocampista.
<Mi sei mancata tanto anche tu, Bibi...o ciao Benni, come stai? Alessia!>

Non prestai più attenzione a Manuel e mi voltai verso Matteo e la tipa snob che si salutavano calorosamente, sembravano più che amici. 
<Che guardi Bibi?> mi domandò qualcuno, credo Manuel <ma chi é quella> chiese ancora
<Tu non sai niente?> chiesi
<Giuro che no> sembrava sincero
<SOFIA> 

Fui travolta, letteralmente, da due ragazzi che capii subito essere Nicolò e Federico <finalmente ti conosciamo> mi stritolò il cagliaritano 
<Fede! Ma che modi> 
<Scusa amore, ma ero troppo curioso di conoscerla...tu vedo che mi hai anticipato>
<Ciao anche a voi, ragazzi> mi sistemai; cercai di sembrare più normale possibile ma dentro di me stavano pensando a quei due a pochi metri da me.
Benedetta si scusò per il comportamento del fidanzato ma dissi di non preoccuparsi <tranquilla, credo che nessuno superi Manuel> feci la linguaccia al mio migliore amico, ricevendo di risposta un dito medio.

<Manuel, Sofi, ragazzi...> qualcuno ci interruppe facendo calare il silenzio tra noi <devo presentarvi qualcuno> 
<Oh, fai pure..> disse Manuel, un po' contrariato
<Lei é Viviana, la mia...>
<...ragazza!> esclamò lei.