Winter Soldier. L'urlo di un uomo intrappolato in una macchina

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Il braccio era pesante, troppo e io volevo solo morire. Quante volte avrei voluto strapparmelo perché per me era un corpo estraneo, non mio. Io volevo morire. Si, la dolce morte era la cosa che più anelavo, bramavo. Desideravo.

Volevo morire.

Ma loro volevano che io vivessi, mi mettevano alla prova per vedere quando la mia mente fosse forte e se vacillavo, torture. Io volevo morire ma invece stavo cambiando senza rendermene conto. Tutto questo mi stava cambiando.

Al terzo braccio cambiato, più funzionale con relativo dolore annesso che mi ricordava di essere vivo, inizia il lavaggio del cervello. La mia volontà era più forte di quello che pensavano i miei aguzzini ma loro, Dio, loro erano più astuti e più forti di me.

Io avrei dovuto esserlo di più.

Ho ceduto, dopo molto tempo.

Mi hanno smontato pezzo dopo pezzo, demolito, ucciso più volte entrando nella mai testa, mettendomi a nudo e mettendomi qualcosa dentro. Parole senza senso che aprono e chiudono porte nel mio cervello e poi i loro ordini.

Mi annullano. Non sono più chi sono. Il vuoto assoluto.


Доброе утро, солдат

готов подчиняться

Dobroye utro, soldat

gotov podchinyat'sya

Ero la mano armata dell'Hydra, la sua Arma

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Ero la mano armata dell'Hydra, la sua Arma. La sua risorsa. Non c'era più il sergente Barnes, Bucky ma solo il Soldato d'Inverno.

L'assassino spietato che non ha più un'anima, ne un cuore.

Io obbedivo e basta e tra una missione e l'altra venivo di nuovo lavaggiato, resettato, affinché non ricordassi chi uccidevo, quello che facevo, ma io ricordavo tutto e tutti.

Io urlavo e nessuno mi sentiva. Io urlavo dentro, ero prigioniero di me stesso. Io ero l'anima e il mio corpo era la mia prigione. Una macchina senziente senza più alcuna volontà.

E così la mia vita andò avanti. Una vita non vita se così si può chiamare.

Una marionetta che usavi e poi mettevi via come un gioco che non ti serviva più.

E gridi.

Gridi con tutta la voce che hai in corpo ma nessuno ti sente, gridi fino a quando la tua voce si spezza, diventi afono e tutto ciò che ti resta da fare è piangere perché nessuno verrà a cercarti, nessuno potrà mai salvarti. Dentro di te piangi ma fuori non si vede, piangi e nessuno ti ascolta.

Ho gridato così tanto fino a quando qualcosa in me si rompe.

"Steve..."

E poi lei

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E poi lei.

Un raggio di sole nella mai vita fatta solo di tenebre e silenzio. Una luce così forte che mi ha riscaldato l'anima e il cuore piano piano. Mi sei entrata dentro lentamente, insinuandosi sotto la mia pelle, nel sangue e nelle ossa.

"Reen..."

Eri tu

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Eri tu. Sei sempre stata tu. "Dusha moya..."

Tu che mi tiri fuori dalla mia prigione mentale, tu che hai sempre creduto e lottato per me e non ti sei mai tirata indietro. Testarda, piccola Reen. Ragazzina pestifera.

Malen'kaya.

Tu che non ti sei mai pentita di esserti innamorata di me, tu che sei la mia forza ma anche la mia debolezza, tu che hai visto ogni mia parte e dentro di me. Tu, che mi conosci più di chiunque altro.

TU.

Ora la macchina non c'è più, il Soldato riposa ed esisto solo io.

Io, Bucky Barnes. Lupo Bianco.

"Sì, io ti ho sentito James

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"Sì, io ti ho sentito James. Ti ho sentito gridare e piangere, disperarti e torturarti perché non potevi morire. Io ho visto te. Ho sentito la tua anima gridare e ti ho visto. Non sei più solo mio Lupo. Il mio centenario scorbutico. Il sergente.

Ci sei solo tu."

E alla fine io ho visto te. "Io vedo sempre e solo te dusha moya..."

Sempre? Sempre. 




Angolo Autrice


buonsalve!

Dato che non sapevo che cavolo mettere... un bel po' di sano angst che non fa mai male.

L'ispirazione del titolo l'ho presa da una citazione da parte del compositore della colonna sonora di "Capitan America the Winter Soldier" ovvero Henry Jackman che spiegò il tema del Soldato d'Inverno, l'urlo che si sente distorto e che viene anche ripreso in TFATWS è l'urlo di Bucky quando cade dal treno. Jackman disse che è come l'urlo di un uomo intrappolato in una macchina, la macchina è il WS.

Spero che sia di vostro gradimento e ci vediamo lunedì

besos :*

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now