capitolo 14

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La mattina seguente, Krystel si svegliò preparandosi insieme a Tom per andare a lavoro. Si stava sistemando la maglia, quando ricevette una chiamata. Veniva da un numero non salvato in rubrica. Decise di rispondere, era il direttore della sua banca, aveva notato che verso le sette del mattino, erano effettuati dei pagamenti strani, come ad esempio due anelli dal valore di quasi due mila dollari. Si è preoccupato, poiché Krystel non aveva mai fatto una cosa del genere, o meglio se avesse dovuto comprarsi qualcosa, si recava alla banca prelevando la somma.

Lei raccontò di aver perso la carta di credito, o forse qualcuno gliel'aveva rubata, chiese di bloccare qualsiasi pagamento, per poi chiudere la chiamata.
Passò tutta la giornata a pensare alla sua carta di credito e si chiese chi fosse stato a farle una cosa così meschina e cosa più importante, come aveva fatto il ladro a prendere la carta di credito, senza che Krystel se ne rendesse conto?

La metà dei soldi che si trovavano sulla carta, non erano suoi ma della madre, che come regalo per la sua indipendenza, decise di metterle qualche soldo in più, magari i primi mesi che non avesse trovato lavoro, aveva un appoggio solido, ma grazie a Tom quei soldi non li aveva mai usato quei soldi.

Non avrebbe mai permesso a sé stessa di essersi fatta soffiare sotto il naso la carta di credito, così iniziò a pensare chi gliel'avesse presa o dove l'avesse lasciata. Nell'ultimo periodo era sempre stata con Tom, ma ovviamente lui in tutta questa storia non c'entrava assolutamente nulla, lui è davvero un brav'uomo e non farebbe mai una cosa così orrenda. Le sue amiche le aveva solo sentite tramite chiamate e messaggi, quindi neanche loro si erano avvicinate al suo portafoglio, comunque non l'avrebbero fatto, sono ricche e non avrebbe senso questo gesto. Quindi chi era stato?

Per aver lasciato incustodita la sua borsa, con dentro portafoglio e carta di credito, si fidava al 100% di quella persona, ma l'unico che ha conquistato la fiducia di Krystel è Tom, ma lui è fuori dalla lista dei sospettati, quindi chi aveva preso la sua borsa?

O forse qualcuno non aveva preso la sua borsa, ma fosse entrato nel suo appartamento?

Lasciò la penna sulla scrivania, per poi tirare fuori dalla tasca il suo cellulare. All'interno del suo appartamento, aveva messo delle piccole telecamere che registravano 24h su 24, sette giorni su sette. Questi filmati venivano salvati ed erano disponibili su un app.

Aprì l'app, per poi iniziare a guardare i video, tornando indietro di qualche giorno. Quei filmati, le fece vedere le identità del ladro. Si tolse il camice prendendo la sua borsa, avvicinandosi a lui.

"Tom". Lo chiamò, facendolo smettere di lavorare di qualche secondo.
"Dimmi".
"Ho bisogno di un permesso, ti spiegherò tutto domani".

Gli diede un bacio, andando via di lì, recandosi da una persona che conosceva benissimo e doveva ripagarla con un favore.

Buon pomeriggio💞
Domani capirete tutto. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰

Vi amo 3000❤

Il DottoreWhere stories live. Discover now