capitolo 4

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Mi svegliai qualche minuto prima di Tom, nessuno dei due aveva fatto colazione, per il semplice fatto che io stessi cercando una soluzione per i vestiti che avrei indossato a lavoro.
Certo in uno studio bisogna essere un po' eleganti, ma quell'abito non era adatto. Tom non aveva nulla da prestarmi, se non una sua maglietta blu.

"Kry ho trovato una gonna della mia ex, puoi indossarla se vuoi". Disse mostrandomi il tessuto.
"Stai scherzando vero?" Lo guardai.
"Lo so, anch'io sarei disgustato nell'indossare qualcosa del tuo ex, ma è l'unica soluzione che abbiamo".
"Eh va bene".

Indossai la gonna insieme alla maglietta blu, per poi uscire scalza dal suo appartamento, per andare nel mio e prendere delle scarpe. Mi sistemai i capelli, per poi andare in ufficio insieme a lui.

La giornata era abbastanza tranquilla, qualche bambino spaventato, ma dopo gli venne dato una caramellina. Pazienti spaventati dagli aghi, quindi per prelevare il sangue ci abbiamo messo più del dovuto e infine, la parte più semplice del nostro lavoro, prescrivere e spiegare le pillole che doveva prendere determinato paziente.

Sistemai le carte cliniche, seduta sulle sue gambe, le sue mani si appoggiarono sulle mie spalle, iniziando a muovere le dita sui nervi, cercando di ammorbidirli almeno un po'. Sorrisi lavorare in quel modo non mi dispiaceva affatto, mi diede un bacio dietro al collo, per poi controllare se stessi lavorando bene.

"Com'è puntigliosa la mia segretaria". Mi prese in giro e io gli diedi in testa un foglio che si trovava lì, facendolo ridere.
"Io invece ho un dottore super disordinato".
"Non posso farci niente, è la mia scrittura!" Si giustificò mentre io gli facevo vedere un suo foglio con su scritto sopra un farmaco.

Gli diedi un bacio e proprio in quel momento la porta si aprì, entrando una paziente. Imbarazzata mi alzai, prendendo la mia roba e sedendomi alla mia postazione, mentre Tom si avvicinava alla paziente, sorridendo vedendomi imbarazzata e con le guance rosse.

Prescrisse alla donna delle pillole forti per la brutta tosse che si era procurata. La donna ringraziò Tom, dandogli un pizzicotto sulla guancia, facendomi sorridere e poi se ne andò, salutandomi. Lui si avvicinò a me, guardandomi.

"Che c'è?" Chiesi.
"Sei carina quando arrossisci". La sua frase aumentò il rossore alle mie guance, ma allungò ancora di più il mio sorriso.
"Ti va di pranzare insieme?"
"Perché no".

Chiusi la cartella, mettendola nel cassetto, chiudendolo a chiave. Mi tolsi il camicie bianco, per poi uscire insieme a lui, recandoci al ristorante.

"Ti piace questo posto?" Chiese.
"Molto". Mi prese la mano, accarezzandomi il dorso.
"Posso chiederti una cosa?"
"Dimmi".
"Valeria, Lucia e Clara, sono innamorate di te, come mai non sei mai uscito con loro?"
"Beh non mi sono mai piaciute e poi mi basta guardare il tuo modo di lavorare, per farmi scegliere te fra milioni di persone".
"Stiamo insieme da neanche un giorno, come puoi dire questo?"
"Ti conosco da un anno, so come sei e mi piaci così". Mi diede un bacio.

Buon pomeriggio💞
Scusate se non è il mio capitolo migliore, ma in questo momento sto un po' male, ho ricevuto una brutta frase e poi ho dovuto cambiare idea per questo capitolo mille volte. Spero che vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰

Vi amo 3000❤

Il DottoreWhere stories live. Discover now