Sbuffai.

- Combineranno un guaio. -

Vidi due ragazzi fuori entrare dopo di loro. Sicuramente li avrebbero attaccati. Io mi allontanai come se niente fosse e avvertii Sam.

- Avrei dovuto lasciare che fossi tu ad occuparti di Leah. Adesso loro non sarebbero qui. Rovineranno tutto. - sussurrò Sam.

- Cosa hai da borbottare? - sbottò Karli freddamente - E perché hai portato il tuo amico? Ti avevo esplicitamente chiesto di presentarti solo. -

Sam staccò la trasmissione del segnale. Se avessi voluto avrei potuto continuare a sentire ma rimasi immobile. Che cosa voleva dire Karli? Quale amico? Che Bucky fosse qui?
Perché cavolo Sam non mi aveva avvertita?

Feci per entrare nel centro e vidi quei tizi guardare. Mi fermai e loro chiaramente si avvicinarono.

- Salve?... -

- Che cosa è venuta a fare qui? -

- Che significa? Vi ricordo che sto camminando su un suolo pubblico. -

- Il centro non è un suolo pubblico. -

- Posso comunque entrare e non devo nemmeno darvi spiegazioni. Adesso se mi scusate... -

Entrai e sentii i loro passi seguirmi. Fantastico.
Mi fermai e mi voltai a guardarli.

- Che volete? Temete per la vostra amichetta? -

- Non ti permetteremo di farle del male. Uccideremo tutti voi. Abbiamo già messo fuori combattimento Hoskins. -

Li guardai perplessa.

- Che volete dire? -

- Fuori combattimento. Morto. Se ha fortuna il paradiso lo aspetta. -

Rimasi allibita. Gli avevo parlato poco fa. Ero sconvolta.

Dal fondo del corridoio vidi John caricare con lo scudo verso i tizi che mi circondavano. Era furioso, sprizzava ira da tutti i pori. E potevo comprendere il suo dolore.
I tizi si spostarono e John mi finì contro. Lo bloccai e lo guardai in viso. Era sconvolto e anche se non lo conoscevo per bene mi addolorava vederlo così.

- Cosa stanno dicendo questi tizi? Dov'è Lemar? - dissi afferrandolo per il colletto. Mi guardò negli occhi e non seppe rispondere. Era sconfortato.

- Mi dispiace così tanto... È così ingiusto. - dissi abbracciandolo. Guardai disgustata quei tizi e ritornai in me stessa. John mi affiancò e strinse forte lo scudo al braccio.

- Mi aiuterai? - chiese guardandomi. Annuii.

E si scatenò il finimondo.
Scattai verso il primo che vidi e gli sferrai un calcio, facendolo sbattere contro un muro. Non si alzò più da terra.

Non andavo molto fiera di cosa mi avevano detto diventare perciò evitavo sempre di utilizzare e mostrare miei artigli. Ho sempre tenuto che la gente avesse paura di me perciò mi limitavo a combattere con le mie forze, le quali non rientravano nemmeno nella norma.

Vidi che bloccarono John da entrambi lati e che un tizio lo colpiva violentemente da davanti. Non esitai a sferrargli un pugno. Cadde dalle scale che portavano fuori. Mi voltai e vidi due ragazzi venire verso di me lasciando John dietro. Colpii quello a destra con un calcio sul petto e con un pugno in pieno viso. Cadde all'indietro. John rimase a guardare, non notando che ce n'erano altri.

- Come diavol-

Le sue parole furono interrotte da un pugno che ricevette in pieno viso.

- Concentrati! Dobbiamo sconfiggerli! -

- Vedo che puoi farcela da sola! -

- Che cosa vuoi dire?! -

Prese lo scudo e si inoltrò dentro la struttura.

- Non ci credo... Lemar è morto per uno come te... -

Visto che non c'era nessuno per poterlo testimoniare estroflettei gli artigli di Adamantio. I ragazzi si guardarono sconvolti.

- Cosa diavolo sei?! Una mutante?! -

- Di certo non sono un eroe e sembra proprio che non lo sarò mai. -

E li uccisi, uno dopo l'altro. Mi illudevo di poter cambiare. Non avrei mai potuto cambiare la mia natura. Ero nata per uccidere. Forse non sono così diversa da Karli, almeno lei ha uno scopo... Invece io?

Ritrassi gli artigli e mi guardai attorno. Corpi ovunque. Sono un mostro, ma loro minacciano la vita dei miei amici e non posso starmene a guardare... Adesso devo trovare gli altri.

Entrai e dopo aver seguito dei corridoi e alcune informazioni trovai la sala preghiera. C'era una bara al centro della stanza e Karli che piangeva al capezzale e molte altre persone a guardare la scena come me. Quella donna doveva essere davvero amata.
Non vidi né Sam né John. Uscii da un'altra porta e vidi un uomo girato di spalle recarsi non so dove.
Non so perché lo trovai sospetto e lo seguii.

REVENGER.Where stories live. Discover now