"Kookie ricordati che puoi dire la safe word quando vorrai che io mi fermi. Finchè non la diraì io farò di te quel che vorrò" e Jungkook giurò che sentì il formicolio tipoco dell'arrivo dell'orgasmo appena il suo fidanzato finì di pronunciare quelle parole.

Ci furono attimi di silenzio, dove il moro percorreva con le dita ogni fottuto muscolo del ragazzo nudo appeso come un salame. Ogni leggero passaggio, rilasciava nel Maknae una scarica elettrica, tanto che si trovò quasi a gemere.

"Sei stato cattivo Jungkook. Mi hai accusato di cose non vere e ora dovrò punirti. Stasera non sarò Taehyung per te. Stasera non sarò neanche il tuo amore, perchè ho in mente di farti cose indicibili. Stasera non sarò dolce e amorevole. Stasera ti spezzerò in due dal piacere. Godrai cosi tanto che alla fine mi urlai di continuare a torturarti. Stasera sarai il mio schiavo e farai qualunque cosa io ti dirò di fare e io sarò il tuo padrone. Quindi schiavo, chi sono io?"

Jungkook ingoio il vuoto con la salivazione che era magicamente scomparsa e boccheggiò senza riuscire a rispondere.

Taehyung sentendo solo il silenzio come risposta, prese la piccola striscia di cuoio rigida che aveva lasciato sul letto, senza che l'altro se ne accorgesse, e colpi con forza la natica del minore che, al contatto violento di essa, ebbe un sussulto di piacere.

"Come cazzo mi devi chiamare schiavo" gli urlò andandolo a colpire di nuovo.

Il Maknae voleva rispondere, davvero, ma si trovava a corto di fiato e fu soggetto ancora delle attenzioni, che incidevano la sua carne, di quella lingua di cuoio.

Un altro colpo e poi di nuovo uno e alla fine si lasciò andare e urlò.

"Sei il mio padrone. Sei il mio padrone"

Taehyung si avvicinò al minore baciandolo con ferocia, stringendo quelle guance morbide che di solito accarezzava e tutto quello lo stava eccitando fino alla morte.

Si allontanò e sputò in faccia al fidanzato e poi tornò a pochi millimetri andando con la mano sinistra sul sesso eretto del giovane.

"Che puttana deve essere il mio schiavo. Senti come si è eccitato per due sculacciate"
La mano si muoveva frenetica e la presa era fin troppo salda, tanto che Jungkook si trovò a ricercare un po' di ossigeno.

Il moro finalmente lasciò il suo cazzo che gocciolava di ecciatamento e andò verso uno degli armadi con le antè aperte.

Si avvicinò al sedere del minore e si inondò la mano di gel lubrificante e conficcò con forza due dita nel suo culo.

"Cazzo Tae" disse in preda al piacere. Niente di più sbagliato.

La mano libera del moro si schianto violentemente sul gluteo già martoriato e il Maknae urlò di dolore, ritrovandosi a rilasciare anche della saliva con gli occhi lucidi di lacrime. Ormai quella parte di pelle era diventata fin troppo reattiva e qualunque tipo di sfiormanete avrebbe fatto male.

"Come mi devi chiamare?"

Taehyung circondò con la mano libera il collo del minore, andando a stringere finche non senti l'altro provare a ricercare un po' di ossigeno, mentre le altre dita che avevano il compito di lubrificargli il buco, continuavano il loro lavoro.

"Padrone. Padrone" disse con una certa difficoltà Jungkook.

Taehyung liberò subito le vie aeree e si concentrò nel capezzolo già turgido. Lo tirava e lo schiacciava fra l'indice e il pollice e il minore iniziò a gemere ancora più forte.

Improvvisamente, quelle mani che gli stavano dando cosi tanto piacere, si tolsero dal suo corpo.

Jungkook provò a voltarsi, ma legato in quel modo era difficile muoversi. Magari se avesse avuto i piedi ben piantati a terra, sarebbe stato molto più facile.

La Villa (kth, jjk)Where stories live. Discover now