Capitolo Uno

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Nella giornata successiva, Louis pulisce casa da cima a fondo. Forse dipende da Harry, forse ha avuto una sorta di epifania personale, fatto sta che all'ennesimo cartone di cibo cinese sulla sua strada per il bagno si dà una scrollata e chiama Martin, lasciando il negozio per un giorno e trascinando Niall a comprare detersivi e spazzoloni, oltre che una buona dose di olio di gomito. Il ragazzo si lamenta per un po', ma nel complesso si divertono: dopo due lotte con le bolle e una fatta di scatoloni della pizza, a fine giornata hanno avviato quattro lavatrici di seguito e riempito altrettanti enormi sacchi della spazzatura. Adesso, sulle pareti, c'è posto solo per le stampe di Louis, gli adesivi e i fumetti incorniciati di Niall e la bandiera arcobaleno che il castano ha lasciato sulle scale, elegantemente drappeggiata, proprio vicino alla bandiera più piccola con la firma di Niall sopra: 'Sono il miglior Ally che tu potessi mai chiedere'. Quest'ultimo documenta il tutto su Instagram, poi si mette a pulire il frigorifero, e propone proprio mentre la luce scende e Louis sta riordinando la sua libreria: ''Film stasera?''

Louis, che a causa di una guida capitatagli tra le mani, probabilmente portata dal negozio, è troppo preso a pensare al bacio con Harry, risponde distrattamente: ''Sì, perché no. Vai alla videoteca e scegline uno per entrambi.''

Perché nonostante Niall, commesso in un negozio di dischi ed ex biondo tinto di professione, sia un po' quello che è, ha gusti cinematografici impeccabili, così tanto che Louis domanda: ''A proposito, che film è?'' solo dopo cena, quando entrambi sono sul divano, lui in pigiama e con gli occhiali sul naso, Niall affondato nella sua coperta a scacchi. La casa profuma di lavanda.

In risposta, il coinquilino gli passa la custodia del CD, mentre armeggia con il menù principale. Louis impallidisce e lascia la confezione di scatto, gettandola sul tavolino da caffè e incrociando le braccia. Il destino deve avercela davvero con lui, in quei giorni.

Questo perché, nell'ora e cinquantaquattro successive, Louis si ritrova a guardare Harry recitare nel ruolo di un matematico britannico durante la Seconda Guerra Mondiale, collega del protagonista interpretato da Benedict Cumberbatch, che Louis avrebbe guardato tutto il tempo, se solo il ragazzo sullo schermo non l'avesse baciato appena ventiquattro ore prima. Il suo stomaco trema al ricordo di labbra tiepide e morbide, e si aggiusta gli occhiali di scatto.

''So che ti piace Ben'' inizia Niall, seduto a gambe incrociate mentre beve una birra fredda. ''Ma anche Sam non è male.''

''Sam?'' domanda Louis, senza staccare gli occhi dallo schermo. Harry ha appena riso a una battuta.

''Sì, Sam. Stai seguendo il film?'' domanda, indicando proprio Harry con il collo della birra.

''Ah. Harry Styles, dici'' completa, sospirando forse un po' troppo forte mentre Niall annuisce, schioccando le dita.

''Ecco come si chiama! Sì, comunque. Da etero, bel ragazzo davvero. L'ho visto sull'ultimo volume di Vogue.''

''Chi non l'ha visto, con la faccia che ha'' ragiona a bassa voce, ma il suo coinquilino ride comunque, rumoroso, le labbra bene aperte anche se la stanza buia non è a favore di vista. Louis lo sa e basta.

''Esatto. Chissà se è davvero gay come si dice in giro. Cazzi suoi, comunque'' capitola, bevendo un sorso generoso. Louis ringrazia nuovamente il buio che hanno fatto cadere in salotto per guardare la pellicola, dato che è improvvisamente arrossito.

Indirettamente, Harry si mostra di nuovo nei loro discorsi due giorni dopo, quando sono sul terrazzo: Louis è impegnato con la settimana enigmistica sotto un ombrello bianco montato sul tavolino, Niall si sta divertendo a usare la sua maschera da sub graduata, così che possa vedere i pesci anche da lontano, piuttosto che simpatiche macchie colorate immerse nell'acqua.

Notting Hill ||L.S.||Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz