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Il 28 agosto è il mio compleanno fatemi gli auguri piccolx pinguini

Due mesi dopo

HARRY'S POV

Io e Louis eravamo finalmente tornati a casa.

"Finalmente" perché avevamo passato due mesi infiniti.
Lui chiuso nel reparto di psichiatria dell'ospedale e io avanti e indietro tra lui e l'università.
Sapevo non fossi fatto per stare da solo e ora che mi ero abituato alla presenza di Louis era stato ancora più duro superare quei due mesi.
Non riuscivo a dormire la notte senza lui di fianco a me, non avevo la sua voce a parlarmi, non sentivo la sua mano sulla mia, non era con me a cena. Potevo stare con lui solo per poco tempo al giorno e non potevamo nemmeno parlare al telefono.
Era come camminare dritti all'inferno senza qualcuno da abbracciare.
Dopo i primi giorni in cui continuavo a piangere di notte nel letto Louis mi disse di usare una delle sue magliette come federa del cuscino, secondo lui sentire il suo profumo mi avrebbe aiutato a rilassarmi.
Avevo dormito meglio.
Il giorno in cui era tornato a casa ero stato tutto il tempo abbracciato a lui sul divano, avevamo mangiato e lui aveva guardato un film mentre finalmente dormivo sereno sul suo petto.

In quel momento era seduto sul pavimento mentre cercava di studiare per gli esami. Continuavano ad arrivare sbuffi e imprecazioni da parte sua.

Sentivo quanto fosse frustrato per colpa della situazione.
Sorrisi con dolcezza e mi avvicinai lentamente a lui: piegai le gambe e mi sedetti incrociandole.
Ero di fronte a lui.

Spostai con calma i libri e il computer dalle sue mani e li poggiai sparpagliati di fianco a noi.
"Louis" dissi per farmi parlare

Lui non rispose, si mosse a disagio sul posto come se si trovasse fuori dal suo luogo di protezione.

"Ehi... Posso toccarti?"

"Si" sussurrò.

Nonostante la risposta affermativa quando alzai la mano per accarezzarlo si spostò leggermente.
Riprovai ad avvicinarmi, ma di nuovo mosse impercettibilmente il volto.
Feci cadere la mano sulla sua coscia e sospirai.

"Non mi dire di sì se non vuoi. Non devi assecondarmi, non voglio fare qualcosa contro la tua volontà"

Dato che non aveva rifiutato la mano sulla gamba iniziai a muovere il pollice per accarezzarlo dolcemente.
Louis aveva smesso di parlare. Faceva sempre così quando si sentiva a disagio, avrebbe voluto dire troppe cose quindi rimaneva in silenzio.

Non sapendo cosa fare iniziai a parlare, gli raccontai la mia giornata.

"Oggi ho incontrato Ashton e Niall a lezione. Mi mancano molto..."

Dato che rimanevo la maggior parte del tempo con lui non vedevo i ragazzi spesso. Erano il primo gruppo di amici che avessi mai avuto e non passarci molto tempo insieme mi intristiva.

"Ho pensato di invitare loro e i ragazzi questa sera, per stare un po' insieme"

Come mi aspettavo non disse nulla, probabilmente nemmeno mi stava ascoltando.

"Cosa devi dirmi?"

Invece di parlare prese la mia mano e la spostò dalla gamba.
Non mise molta forza nel contatto sapendo che non avevo bisogno di farmi guidare per arrivare a lui, sapevo sempre dove fosse.
Tenendomi il polso portò la mano in alto, fino alla sua guancia.

Sentivo i suoi respiri farsi più profondi. Capii che stesse lottando con sé stesso e non mi mossi.

Passarono molti secondi, la stanza era silenziosa e l'aria calma.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora