Perdonami madre, perchè ho peccato...

1.6K 87 12
                                    

"Mi devi fare un favore", chiedo ad Alice sottovoce.

È da almeno venti minuti che stiamo camminando lungo la via principale di Bukinghamshire, ho i piedi in fiamme con queste scarpe alte, se fossimo soltanto noi ragazze me le leverei subito e girerei a piedi nudi. Spero che manchi poco all'arrivo, John ha detto che il Crazy Hat, l'unico locale che somiglia vagamente a una discoteca qui in paese, era vicino, per questo non abbiamo chiamato un taxi.

Guardo il biondino, che tiene Nicole sotto braccio, camminare comodamente nei suoi mocassini e vorrei strozzarlo. Vicino un paio di palle, non sento più le dita dei piedi!

Sono l'ultima del gruppo, Alice mi ha appena affiancata, mentre tutti gli altri ci stanno davanti. Guarda il mio viso trafelato e io guardo le sue scarpe, poco più basse delle mie, e mi chiedo come diavolo fa a portarle con tanta disinvoltura. 

La strada è lastricata di ciottoli, ho rischiato di rompermi l'osso del collo almeno una decina di volte da quando siamo partiti. 

"Vuoi che ci fermiamo un attimo?" mi chiede apprensiva.

Sì che vorrei fermarmi, ma se lo facessi non riuscirei più a ripartire. "No." Lancio un'occhiata perlustrativa di fronte a noi e decelero ulteriormente il passo, così che nessuno possa sentirci. "Qualsiasi cosa succeda, impediscimi di ballare."

Alice trattiene una risata. "Perché?"

"Perché non voglio fare figure di merda, ho bevuto due tequila, sento che l'alcol sta entrando in circolo, potrei non rispondere delle mie azioni."

Stavolta la mia amica non si trattiene e scoppia a ridere. "Reb, siamo tutti brilli, a chi importa se non sai ballare? Nessuno lo noterà."

Forse noi ragazze non siamo nel pieno delle nostre facoltà, ma John, Travis e soprattutto James sembrano perfettamente sobri, non voglio dare spettacolo. "Ali, ti ricordi cosa è successo l'ultima volta che ho ballato in pubblico?"

Era l'estate del 2017, eravamo a una festa di compleanno a casa di una nostra ex compagna di liceo. Anche quella sera avevo bevuto troppo, qualcuno mi aveva offerto un vino liquoroso dolce che mi aveva stesa dopo soli tre bicchieri, ancora ricordo la canzone che aveva messo il dj: Despacito di Luis Fonsi. Sarà stato quel maledetto Zibibbo o la voglia di accodarmi alle mie amiche al centro della pista, mi ero buttata nella mischia, presa dall'euforia e dalla musica invitante. Dopo due soli minuti mi era venuta la brillante idea di fare la spaccata, inutile dire che mi sono ritrovata col sedere a terra, le gambe divaricate in una posizione innaturale e dolorosa e i pantaloni di pelle stracciati sul di dietro. 

Le risate del resto degli invitati mi avevano tormentato per giorni interi. Da allora ho ripromesso a me stessa che mai e poi mai avrei di nuovo ballato in pubblico.

Alice solleva gli occhi al cielo. "Ma è stato un sacco di anni fa ed eri ubriaca persa! Tu non inventarti acrobazie ginniche e vedrai che andrà tutto bene."

Stringo un po' più forte la presa sul suo braccio. "Prometti!"

"Va bene, lo prometto." 

Inciampo, caccio un urletto mentre Alice mi sostiene. James si volta verso di noi, occhieggia prima i miei piedi e poi me. "Tutto okay?"

Annuisco, sorrido e qualcosa ribolle nel mio stomaco al pensiero delle nostre dita che si sfiorano davanti al bancone del bar. Se gli altri non ci avessero raggiunto, mi avrebbe baciata?

Forse la domanda giusta è se io avrei baciato lui. Il solo prendere in considerazione la risposta affermativa mi terrorizza e mi eccita allo stesso tempo. Mi sento come se fossi sulle montagne russe, le mie emozioni nei suoi confronti sono una sali e scendi senza sosta.

Baciami ancoraWhere stories live. Discover now