12 ; blackmail

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POV'S DAISY
Mi diverto tantissimo a far eccitare Carl, è il mio passatempo preferito.

L'ultima volta è finita male.

Gli ho fatto saltare i punti, non mi ha parlato per due giorni interi.

Io per "ricatto" gli inviavo i nudes.

Fatto sta che mi ha bloccata su ogni social.

Mi sbloccherà quando potrà finalmente eccitarsi.

Mancano meno di due giorni e il bambino finalmente si potrà divertire.

Riguardo la nostra relazione sta andando più che bene, mi aspettavo peggio e invece sorpresa! Tutto una meraviglia ma sapete come si dice, non cantare vittoria.

Carl è venuto a casa mia visto che Lip e Ian lo prendono in giro per la circoncisione.
È sul divano a guardarsi la partita di football.

«Sicuro di non voler niente? Un panino, una mela...» mi sedetti accanto a lui, «Non voglio niente» mi rispose in modo freddo «Adesso perché questo tono verso nei miei confronti?» «Non ce l'ho con te e solo che non vedo l'ora di- di poter scopare» ridacchiai «Vado a prendermi una banana, sicuro al 100% di non voler niente?» «Si» andai in cucina.

Tornai da lui e iniziai a mangiare lentamente la banana.

«Potresti per piacere mangiartela in cucina?» mi chiese guardandomi irritato «Perché?» «Sai già la risposta» prese il cuscino e se lo mise sul ventre «È una banana!» «Ok, allora me ne andrò io» spense la televisione e si alzò.

Dovrei finirla forse, ma è così divertente.

Finii di mangiare la banana e andai da lui.

Stava guardando fuori dalla finestra.

«Ok, scusami, sono stata una stronza, posso abbracciarti?» «No» aveva ancora lo sguardo fisso fuori dalla finestra «Si può sapere cosa stai guardando?» «La nuova famiglia di Frank» «Come nuova famiglia?» «Si, storia lunga» «Potresti almeno guardarmi negli occhi? O ti ecciti?» so che avrà alzato gli occhi al cielo, lentamente si girò ed io velocemente alzai la maglietta del mio pigiama per fargli vedere il mio seno, «Ti odio cazzo, ti odio, era un tranello, lo sapevo» corse immediatamente in bagno.

«Ti giuro che quando mi toglierò questi fottuti punti ti scoperò così forte che non riuscirai a camminare per settimane» uscì finalmente dal bagno e si mise lontano da me, «Non vedo l'ora» gli mandai un bacio, fece finta di niente e mi alzò il dito medio.
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Questi due giorni passarono velocemente.

Carl finalmente andò a togliersi i punti, era veramente felice.

Io gli dissi che lo aspetterò a casa mia visto che ce l'ho libera.

Suonarono al campanello.

Andai ad aprire, è Carl con una faccia maliziosa, «Ho comprato due pacchi di preservativi, adesso mi divertirò con te» mi prese in braccio e chiuse la porta, si dirige in camera mia, apre la porta e la sbatte, mi buttò sul letto, iniziò a spogliarsi e feci lo stesso anch'io.

Prese un preservativo, strappò con i denti la bustina argentata e mise il profilattico sulla sua erezione.

Entrò dentro di me con una spinta decisa.
Le sue mani iniziarono ad esplorare tutto il mio corpo fino a finire sul mio seno.
La sua bocca era attaccata tra il mio collo e il mio seno, dove lasciava baci o succhiotti.
Le mie gambe si incrociarono attorno al suo bacino.
Le sue spinte si facevano sempre più forti ed io gli graffiavo la schiena.

Per tutta la stanza rimbombavano i nostri gemiti.
Inaspettatamente una sua mano finii attorno al mio collo e il gesto mi fece eccitare ancora di più, «Se ti faccio del male dimmelo ed io la smetto» annuì, iniziò a stringere il mio collo e cazzo se stavo per venire.
Uscì da me ed entrò con una spinta forte, con l'altra mano libera aggrappò il mio fianco per aumentare ancora di più le spinte.

«Carl, sto per venire» ansimai «Aspetta ancora un po'» fece capovolgere le posizioni, le sua mani finirono sui miei fianchi e mi aiutò con le spinte, gli lasciai dei succhiotti sul collo e sul petto.
Pochi minuti dopo venni su di lui.
Carl ancora non venne e così mi decisi di aiutarlo.

Gli tolsi il preservativo e lo misi sul comodino.
Lui mi prese i capelli e li tenne come una coda.
La mia bocca finii sulla sua cappella, iniziai a leccarla sensualmente.
Lo misi in bocca fino a dove potevo arrivare con la gola e con l'estremità che non riuscì a metterla tutta mi aiutai con la mano.

Iniziai a succhiare e lo sentivo gemere.
Mi venne in bocca e mi asciugai.
Ci sdraiammo entrambi, lui si girò verso di me e mi girò il viso, mi guardò negli occhi e mi accarezzò le guance.
«Te l'ho mai detto che sei bellissima?» sentivo le guance bruciare, sorrisi imbarazzata, «Mi fai impazzire quando arrossisci» mi girai dall'altra parte per l'imbarazzo, lui mi abbracciò da dietro e ci mettemmo a cucchiaio.
Mi lasciò baci dietro al collo.
La sua mano come al solito finii sul mio seno e iniziò a massaggiarlo.

«Sai il tuo seno inganna» mi disse ad un tratto «Perché?» ridacchiai «Sembra piccolo ma in realtà è grande» «Carl porto una terza...» mi girai verso di lui, fece una faccia stupita, quanto può essere stupido?
Mi prese il viso tra le mani e mi lasciò tanti baci in bocca.
«Mi baci dopo un pompino?» gli chiesi «Si» mi baciò ancora, sorrisi, «Perché?» mi chiese «Quando facevo i pompini al mio ex si schifava a baciarmi» mi coccolai al suo petto «Era uno stupido» già.

Finito di farci le coccole ci rivestimmo e andammo al piano di sotto dove c'era Kat con una sua amica.
La sua amica ci guardava in modo strano e la posso capire perfettamente, il collo mio e di Carl era pieno di succhiotti ed è normale che una "ragazzina" si scandalizzi così tanto.

Preparai i pop corn e ci mettemmo tutti e quattro a guardare la televisione.
Carl mise il braccio attorno al mio collo e io appoggiai la testa sul suo petto.
Al momento giusto comparve la pubblicità del test di gravidanza e a me veniva da ridere.
«Te lo immagini un mini noi?» ha davvero utilizzato "noi", scossi la testa, davvero vuole parlare di bambini? «Io, tu, una nostra casa, il piccolo ometto che corre per casa senza pannolino mentre tu lo insegui per fargli il bagno» tutto questo mi piace, avevo le farfalle allo stomaco «Magari in futuro» iniziai a giocare con le sue dita della mano destra «Certo» mi baciò la testa.

Rimase a cena e per le undici tornò a casa.

«Daisy che cos'è questa cosa» urlò mia madre dal piano di sopra.

Realizzai poco dopo che mi dimenticai di gettare il preservativo nella pattumiera.

Andai di corsa in camera mia e c'era mia madre incazzata nera con in mano un fazzoletto e pensai che lì dentro ci stia il preservativo.

«Ho dimenticato di buttarlo» mi porse il fazzoletto «Anzi che lo avete utilizzato» feci una risata sarcastica.

Andammo entrambe al piano di sotto e mi sbarazzai del preservativo.

«Sto andando a dormire» mi disse mia madre, mi baciò in testa e se ne andò in camera sua al piano di sopra.

Mi arrivò un messaggio da Carl, era una foto.

La foto del suo cazzo eccitato.

Salii in camera mia e inviai foto del mio seno.

Continuammo fino a mezzanotte finché non mi mandò la buonanotte.

È tempo che gli parli dei miei progetti.

We Are Chemistry ; Carl GallagherWhere stories live. Discover now