Taehyung deglutì, e poi si mise a fissare il pavimento mentre la sua assistente si girò per uscire fuori dal suo laboratorio. "Y-Yuna?" 

La ragazza si girò facendo oscillare la sua lunga coda. "Che, ehm-, che q-quadro ha comprato?" Non sapeva il perché volesse sapere che dipinto avesse scelto quel ragazzo, forse era solo curioso di sapere che tipo fosse, e dalla scelta del quadro lo avrebbe capito. 

"La nuit qui brille." Yuna se ne andò e un piccolo sorriso nacque sulle labbra di Taehyung. 

Era particolarmente legato a quel quadro. Rappresentava una notte particolarmente scura, ma punteggiata da tante luminose stelle. Rappresentava un po' tutta la speranza che lui riponeva nella sua vita: c'era tanta oscurità, tanto dolore, ma ogni tanto, mentre dipingeva riuscendo ad esprimere tutto se stesso, riusciva a vedere il brillio della speranza, la speranza di potercela fare, di poter sopravvivere in un mondo tanto crudele ma che sapeva riservare anche affascinanti sfumature. 

Quel quadro l'aveva realizzato in una notte soltanto, dopo essersi tagliato. Una volta tornato in sé non voleva arrendersi al perché lui dovesse costantemente essere sottoposto a tutta quella tristezza e a tutto quel dolore. La sua vita non poteva essere solo quello, doveva per forza esserci qualcosa di più per lui. Un motivo per cui valesse la pena continuare a rimanere su quella terra.

Così, tirò fuori una tela bianca e il suo cavalletto, e lasciò sgorgare tutto quel dolore ma anche tutta quella speranza in ogni pennellata che andò a comporre quel quadro. 

La nuit qui brille.   

Jungkook è un ragazzo che soffre allora, come me.


Jungkook era stato avvisato da una ragazza che lavorava con Taehyung che il pittore non poteva riceverlo, e che si sarebbe occupata lei per il quadro richiesto. Dopo aver assorbito altre abilità umane, Jungkook aveva capito esattamente che Taehyung non voleva più vederlo. Lo aveva spaventato? Aveva fatto qualcosa per mettere a disagio il pittore? 

Iniziava a sentire un dolore alla testa che non aveva mai provato. Ma che sarà! si chiese tra sé e sé mentre era seduto su una panchina. Si portò le mani sulle tempie e chiuse gli occhi. 

"Tutto bene amico? Hai una pessima cera." Si raddrizzò di colpo sentendo una voce. "Scusa, non volevo spaventarti." il ragazzo biondo si sedette vicino a lui e tirò fuori una sigaretta. 

Il fumo fece tossire l'angelo. "Ma cos'è questo odore?" Continuò a tossire ed a sventolare la mano davanti al viso. 

"Una sigaretta, come cos'è?" Quel tipo biondo ossigenata fece un sorriso guardando Jungkook e gli porse il pacchetto davanti agli occhi. "Magari ti fa passare il mal di testa." 

Jungkook annuì e prese una sigaretta tra le dita, guardandola in modo confuso. "Hai mai fumato?" Jungkook negò. Cosa voleva dire fumare? Perché gli umani erano così strani e complicati? 

Il ragazzo biondo, vedendo l'insicurezza di Jungkook, tirò fuori l'accendino. "Mettila tra le labbra, e quando il fuoco tocca la punta, aspira." Jungkook fece come gli era stato detto e un odore amaro e forte gli fece storcere il naso. 

"Adesso butta giù il fumo, e poi espiralo." Quando l'angelo eseguì imitando i gesti di quel ragazzo il fumo gli entrò nei polmoni e iniziò a tossire sempre più forte. 

"Ma che schifo!" Quel ragazzo si portò la mano davanti alla bocca e rise silenziosamente. 

"Devi prenderci l'abitudine." 

Jungkook scosse la testa e gli porse la sigaretta. "No grazie, il male alla testa passerà." 

Si fermò a guardare quel ragazzo. Aveva qualcosa nelle orecchie da cui usciva del rumore, e stava portando alle labbra quella cosa schifosa in modo tranquillo. Poi Jungkook si fermò sulla miriade di disegni che gli coprivano le braccia. 

"Belli" fece un cenno con la testa cercando di apparire il più umano possibile e accavallò le gambe imitando l'altro. 

"I tatuaggi? Tu ne hai?" 

Jungkook annuì. Sì, in verità un disegno sulla pelle ce lo aveva anche lui. "Sul petto." 

Il ragazzo buttò a terra la sigaretta. "Che disegno hai?" 

Jungkook, con tutta la tranquillità del mondo, si abbassò lo scollo della maglietta. "Una piuma bianca." 

Il ragazzo rise. "Ci stai provando con me?" Jungkook spalancò la bocca non capendo "Ehi stavo scherzando, è che mi hai fatto vedere i pettorali allora ho fatto una battuta!" 

Tornò il silenzio tra di loro e Jungkook sospirò. Dopotutto, era il primo umano con cui riusciva ad avere una sorta di conversazione, e poteva approfittarne per ricavagli quale informazione riguardante lo strano comportamento del pittore. Magari i suoi consigli sarebbero stati migliori di quelli dei suoi amici angeli, risultati inutili. "Come posso convincere un ragazzo a parlarmi se mi evita?" 

Il ragazzo vicino a lui lo guardò. "Perché non ti vuole parlare? Cosa hai fatto?" 

Jungkook alzò le spalle. "Niente, almeno credo.." Si morse il labbro e guardò il ragazzo biondo.

"Bhe puoi provare a, non so, offrirgli un pranzo? Portagli dei fiori? Non so, a me non piace corteggiare." 

Jungkook alzò un sopracciglio. "Corteggiare?" Inizialmente sembrava non capire ma poi, grazie alle abilità donategli, gli si accese una lampadina, riuscendo a intendere esattamente cosa quella parola significava. 

"Sì, quando ci provi con qualcuno che ti piace." 

Jungkook sventolò la mano come per scacciare via quelle parole. "No, no, cosa hai capito, a me non piace, devo solo diventare suo amico!" 

Il ragazzo lo guardava sempre più confuso. "Devi diventare?" 

Jungkook si alzò di colpo, facendo spaventare l'altro. "Devo andare, ci vediamo d'accordo?" 

Il ragazzo prese la mano che Jungkook gli stava porgendo e l'angelo aprì la bocca. "Oddio come siete freddi voi!" 

Gli strinse la mano pallida e il biondo fece una smorfia. "Sei strano amico, comunque sono Yoongi." 

Jungkook sorrise e stritolò, forse un po' troppo, la mano a quel ragazzo. "Bene Yoongi, ci vedremo presto, il mio nome è Jungkook." 

L'angelo se ne andò quasi di corsa sotto lo sguardo stranito di Yoongi. "Certo, ciao."




-alla prossima @taekookitaly ♡

Revisione a cura di BlueMeri___




Questo è il quadro che mi è venuto in mente leggendo de la nuit qui brille

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Questo è il quadro che mi è venuto in mente leggendo de la nuit qui brille. Non ha un titolo (sul cartellino ha proprio "Untitled") ed è esposto nel museo di Birmingham. È enorme, ma purtroppo non è considerata l'attrazione principale lì dentro. Ma posso assicurarvi che è bellissimo, e super coinvolgente. Da quasi un senso di vertigine, ma è bellissimo. 

Se mai vi capitasse di passarci per caso, entrateci in quel museo, solo questo vale il prezzo del biglietto.  

╰☆☆ Last Mission╰☆☆Where stories live. Discover now