Rinascere

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SANEM AIDYN
Gli corro incontro cercando un suo sguardo, ma lui lo evita e continua a guardare il vuoto con gli occhi lucidi e pieni di rabbia.
-Can...-
-Sanem è per questo che mi hai chiesto tempo?-
-Can mi dispiace tanto-
-Sanem che ti succede ah?-
-Can lasciami spiegare ti prego-
-ho promesso che non ti avrei più abbandonata, per questo resto ma non ti aspettare chi sa cosa da me, sei solo una mia conoscente per ora-
-Can...-scoppio in lacrime
D'un tratto sentiamo delle urla e vediamo tutti gli assistenti che corrono verso di noi, io è come se stessi sott'acqua, non sento nulla, solo le parole di Can che rimbombano nella mia testa.
Torno nella mia stanza mi siedo sul mio letto a fissare il vuoto, siamo di nuovo all'inizio di tutto, la mia mente è in un stato di smarrimento, le mie mani tremano e le lacrime non smettono di scendere.
Ore 01:30
Sento bussare alla mia porta, apro e vedo Robert
-Sanem possiamo parlare?-
-no, tutto ciò che ho fatto è sbagliato, ho perso l'unica persona che per me conta più di chiunque altro, ho perso la mia felicità capisci?-
-mi dispiace ma se posso aiutarti io...-
-no, domani andrò via di qui, ho deciso, devo allontanarmi da questo posto che finora mi ha causato solo del male-
-capisco...vorrei fosse tutto diverso-
-io vorrei che tutto questo non esistesse-dico prima di chiudere la porta e ributtarmi sul letto.

Ore 08:00
-Si mamma sono decisa ad uscire, ne ho bisogno-
-va bene tesoro-
-Grazie-
Vado a preparare la valigia che non ho mai aperto dato che tutto ciò di cui avevamo bisogno c'è l'ha offrirto l'ospedale, nel mentre continuo a sistemare le poche cose che tirato fuori arrivano tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo terribile: Alex, Selim, Gavin e Robert
-Stammi bene Sanem-dice Alex abbracciandomi
-ci vediamo fuori-dice Selim
-ciao piccoletta-dice Gavin
-addio Sanem-dice Robert
-ci vediamo ragazzi, vi voglio tanto bene-dico prima di uscire finalmente da quella che era la mia stanza del "terrore", mentre attraverso il corridoio riesco a rivivere ogni ricordo di questo posto, la prima risata con Selim, lo scontro con Alex, l'amicizia di Robert e l'ignoranza di Gavin, persino la psicologa mi mancherà e soprattutto mi mancherà Miribham che ho salutato poco prima di fare la valigia, ha pianto quasi più di me, mi mancheranno le persone ma non il posto.
Finalmente sono fuori dal cancello e posso respirare la libertà, l'aria pura e fresca e finalmente posso sentire le braccia della mia mammina che mi stringono in un forte abbraccio, insomma tante emozioni.
-sei pronta-mi dice mamma
-ora si-

CAN DIVIT
Sono a pezzi ma la cosa che più mi ferisce è che la mia Sanem si è davvero persa, non vedo più la ragazza del quartiere, semplice e solare, la ragazza che amo, la mia Sanem.
-Can Sanem si è solo persa ma vedrai che tornerà quella di prima-
-Emre forse hai ragione ma quella che ho visto ieri non è la mia ragazza-
-le persone sbagliano, cambiano, si perdono ma poi la maggior parte delle volte si torna se stessi grazie all'influenza di persone giuste e tu per lei sei come una terapia, tu solo puoi ritrovare la vera Sanem che si nasconde dentro lei, ha solo paura di farla uscire-
-Ho paura di perderla per sempre-
-andiamo Can Divit! Che ti succede anche a te ora? Da quando sei uno che molla? Da quando sei così fragile?-
-non lo so, non capisco che mi succede, mi sento a pezzi di questo sono sicuro-
-cerca di reagire perché fare così non aiuterà ne te ne lei, siete entrambi un casino , un bel casino-
-da quando sei un poeta?-
-da sempre Fratello da sempre-
-ma fammi il piacere-ridiamo
-eccolo! il sorriso di Can Divit-Applaude
-grazie grazie, ora vado da quella che dovrebbe essere la mia donna-
-la ritroverai...-
-lo spero-

SANEM AIDYN
Appena tornata a casa mi sono sentita bene, nessun ripensamento, forse avrei dovuto farlo già da tempo ma non avevo il coraggio ne la forza per tornare alla mia vita normale.
-Sanem!-mi abbraccia Leyla
-sorellona mia-
-stai bene?-
-potrei stare meglio-
-dopo ne parliamo ora ti aiuto con la valigia-
-grazie-
Entro nella mia camera, la mia piccola cameretta, ci sono ancora tutte le creme e tutti i profumi da me creati, c'è il mio diario aperto con la penna sopra, non ho ma i smesso di pensare che sarei voluta tornare a scrivere, solo che sono prima di idee, in quel momento la mia testa era piena di pensieri di nome Can, cosa posso fare? Come faccio?
Idea! Gli scriverò una lettera, dovrò esprimere tutto il mio dispiacere e la mia vergogna ma soprattutto il mio amore per lui che nonostante la distanza è sempre rimasto, forse sembrerò incoerente ma la verità è che io l'ho sempre amato è sempre lo amerò.
-ehi sorellina, come va?-
-benino, ho combinato un disastro-
-tipico tuo-
-no, questa volte è davvero grave-spiego tutto ciò che è successo a mia sorella e lei sembra scioccata
-Sanem non riesco a crederci, perché l'hai fatto melo spieghi?-
-ho avuto paura Leyla, paura di rinnamorarmi di nuovo, l'ho allontanato come una stupida pensando fosse la cosa giusta ma sono ora ho capito che è stata la scelta peggiore, non ho mai voluto una relazione con Robert, lui è un amico, io amo Can, lo amo da morire e questo amore mi fa imapazzire ogni volta-
-da quando sei così fragile?-
-da quando lui mi ha lasciata, ho smesso di credere in tutto e in tutti, ma ora basta! Basta! Basta! Riprenderò in mano la mia vita, l'amore della MIA vita e tutto ciò che ho lasciato-
-così si fa!-
-sono pronta!-

Ore 21:00
Prima dormire ho sentito il bisogno di scrivere la lettera che più temo di scrivere, non sa dove cominciare, direi che posso partire dal principio
La lettera:
Caro albatros
Sarebbe banale chiederti solo scusa, non mi posso giustificare per ciò che ho combinato, sono un disastro ma questo l'hai sempre saputo, sono una ragazza strana e complicata.
Appena ho messo piede in quella clinica ho pensato che quando sarei uscita i ricordi di te sarebbero svaniti, che tutto sarebbe cambiato ma non è stato così, ho sempre pensato c'è saresti tornato, ogni notte, durante il giorno, eri nei miei sogni, nei miei pensieri ogni volta che cercavo di dimenticarti tu ti facevi sentire sempre di più.
Poi...sei tornato, mi hai sconvolta, ero felice ma anche spaventata, pensavo che saresti potuto andare via di nuovo, non riuscivo a dimenticare quel dolore e invece per un attimo, quel giorno nel giardino li hai fatta sentire come se fossimo al nostro primo incontro, lo stomaco in subbuglio mi sembrava di toccare il cielo con un dito.
Poi...però ho cemmesso l'errore più grande, mi sono fatto sopraffare dalla paura e con il mio modo di fare complicato ti ho allontanato e forse ora tu mi odierai per ciò che hai visto, ti chiedo scusa, non ho mai voluto tutto questo, ne quel bacio quella sera e ne dirti quelle cose la mattina del mio compleanno, sono stata una sciocca, ho avuto solo paura di fidarmi di nuovo, già per la prima volta sono io che non mi fido, anche se in realtà di te mi fido ciecamente, ti ridarei il mio cuore in mano altre centomila volte.
Avrei tante altre cose da dirti, ma in questo momento è il silenzio a far da padrone, un silenzio strano, un silenzio che urla tutto il mio amore.
Da qui ricomincia la rinascita dalle ceneri...
Ti amo❤️

Ecco qui il un nuovo capitolo, lo pubblico oggi perché per un paio di giorni sarò impegnata e quindi non avrò molto tempo per pubblicare, spero vi piaccia❤️❤️❤️❤️

Rinascere dalle proprie ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora