capitolo 4

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"Che prepari?" disse Ty mettendosi affianco a me

"Pasta in bianco" dissi guardandolo

"Noi apparecchiamo" disse Ty guardando Dylan

Durante il pranzo io rimasi in silenzio mentre Ty e Dylan parlavano di Lacross e della partita che ci sarebbe stata la sera stessa.

"Sta sera verrai alla partita?" disse Dylan guardandomi

"Credo di si" dissi continuando a guardare il piatto

"Perfetto, sai ci sarà anche Giulia e vorrei che vi conosceste" disse Dylan entusiasta

io annuii senza guardarlo, appena finì la pasta mi alzai di scatto dal tavolo e andai in camera mia.

Mi buttai sul letto, avevo l'immagine di loro due impressa nella mente. Non so perché ci stavo rimanendo così male.

I miei pensieri si interruppero quando Ty aprì la porta, si sedette affianco a me

"Ei..." disse accarezzandomi la guancia

"Ei..." dissi a bassa voce

"Ti piace Dylan non è vero? Ho visto come guardavi male Giulia"

"....." rimasi in silenzio, stavo avendo un attacco di panico.

"ei vieni qui" disse tirandomi su e prendendomi in braccio

Appena il mio viso andò a contatto con il suo petto crollai e mi misi a piangere, speravo di resistere a quell'abbraccio ma non ci sono mai riuscita fin da bambina. Gli abbracci di Ty mi hanno sempre fatto sentire a casa. Ho sempre sofferto di attacchi di panico fin da piccola e visto che i miei non erano mai a casa Ty era l'unico che riusciva ad aiutarmi a controllarli. Dopo i dodici anni gli attacchi di panico erano diminuiti, ma ogni volta che qualcuno di faceva stare male ricominciavano. É per questo che sono sempre stata molto fredda con gli altri.

Ty si sdraiò sul mio letto continuando ad abbracciarmi, io mi misi sul suo petto e ci addormentammo così.

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La mattina dopo mi svegliai ma non vidi più Ty, allora andai al piano di sotto ed era in cucina a parlare con Dylan. Appena lo vidi cercai di stare calma e decisi di ignorarlo, o per lo meno parlargli il meno possibile

"Giorno Sofi" disse Ty

"Giorno" risposi sorridendogli

"Buongiorno piccoletta" disse Dylan appena mi vide

"Giorno" risposi senza nemmeno guardarlo

Dylan non ci fece molto caso visto che stava al telefono e molto probabilmente stava scrivendo con ""Giulia"".

Presi il latte e feci il caffè, mi preparai la colazione e mi diressi verso il divano appena mi misi su di esso sentì uno sbilanciamento da entrambi i lati e vidi che Ty e Dylan si erano seduti affianco a me.

Appoggiai la testa sulla spalla di Ty e feci colazione. Appena finito andai in camera mia per cambiarmi e fare lo zaino visto che tra una mezz'oretta saremmo dovuti essere a scuola.

Mi misi dei leggins neri e una felpa bordeaux, presi lo zaino e andai al piano di sotto.

Ty stava prendendo le monetine per i distributori e Dylan era già pronto.

Chiesi a Ty le chiavi, mi misi le cuffie e mi diressi in macchina.

Non vedevo l'ora di poter prendere la patente della moto per poter andare a scuola da sola, per lo meno quando non pioveva come oggi.

Alcune volte penso di controllare il tempo visto che ogni volta che sono triste piove o c'è brutto tempo.

Appena arrivarono Ty e Dylan partimmo ma poco dopo ci fermammo di nuovo, mi tolsi una cuffia e chiesi "Perché ci siamo fermati? La scuola sta più avanti"

"Portiamo anche Giulia" disse Dylan mentre guardava fuori dal finestrino la sua ""ragazza perfetta"" avvicinarsi. Dio quanto la odiavo, quando Dylan la guardava aveva gli occhi a cuore.

Appena disse quella frase mi rimisi la cuffia e proposi a Dylan di andare dietro al mio posto così sarebbero stati vicini e lui accettò. Ty vide che ero turbata ma non posso farci nulla è nel mio sangue aiutare gli altri anche se ci rimetto io.

Quando Giulia aprì la porta salutò tutti e si sedette affianco a Dylan, e nemmeno il tempo di sistemarsi che Dylan la bacia...

In quel momento ho sentito il mio cuore diventare tanti piccoli pezzettini.

Voi vi chiederete perché Ty sta facendo tutto questo per Dylan invece di mandarlo a fanculo e stare con me, beh Dylan è sempre stato il suo migliore amico fin dalla nascita, Dylan ha sempre protetto Ty dai bulli, praticamente sono fratelli e in questa situazione ci rimetterebbe più lui che io e non voglio che rovini un'amicizia durata 17 anni per me.

Il tragitto da casa di Giulia alla scuola non fu molto lungo ma per quello che era i due piccioncini passarono tutto il tempo a baciarsi e altre cose che non voglio sapere.

Appena arrivammo mi catapultai fuori da Lu per raccontargli cos'era successo.

"Non ci posso credere" disse Lu con gli occhi spalancati appena finì di raccontargli tutto

Era l'ora di religione e nessuna delle due la faceva come materia quindi potevamo fare quello che volevamo

"Sofi devo dirti una cosa" disse Lu eccitatissima

"Vai dimmi" dissi io curiosa

"Mi sto sentendo con James, siamo usciti qualche volta" disse abbassando lo sguardo e sorridendo

"Davvero!! Wow sono felicissima per te" dissi forse troppo ad alta voce visto che la supplente ci guardò male

"Voglio tutti i dettagli" dissi ancora più curiosa di prima

Parlammo tutta la lezione poi nelle ore successive siamo andate in laboratorio ma non abbiamo fatto un granché.

Come al solito suonò la campanella dell'intervallo, uscimmo dalla classe ma non avevo voglia di andare da Ty perché avrei dovuto vedere anche Dylan e Giulia.

Così andai da Alex un amico di James che avevo conosciuto durante l'ora di laboratorio visto che ci avevano fatto fare un progetto insieme e ci saremmo dovuti accordare per quando vederci.

"Hei Alex" dissi raggiungendolo dalle macchinette

"Hei Sofi" dissi voltandosi nella mia direzione

"Per il progetto quando potremmo vederci?" dissi

"Quando vuoi potremmo fare sabato prima della partita visto che non ho allenamenti" disse indicando il borsone di Lacrosse

"Va bene, ci vediamo sabato a casa mia per le 2:15?" dissi

"Si va bene a sabato allora" disse sorridendomi

"A sabato" dissi io dirigendomi verso Lu

My brother's best friendWhere stories live. Discover now