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Author's POV

Camminando attraverso i corridoi del posto che lei temeva di più.

Scuola.

O cosa lei chiama inferno a causa delle materie che la uccidevano 12/7.

E le 4 diavole,ma 2 sono le uniche rimaste.

Rosè si sedette nel posto a sedere della biblioteca e mise tutti i suoi libri sul tavolo davanti a lei.

Rosè sospirò,sbattendo la testa nel tavolo che aveva 2 libri di matematica e 3 di chimica. Afferrò il suo telefono e compose l'unico e solo ragazzo nell'intero mondo da cui poteva dipendere quando era in una crisi di studio

Namjoon.

"Che succede Chae?!" Disse Namjoon

"Non dirmi 'che succede Chae',vieni in biblioteca in questo momento prima che io venga e commetta un omicidio e il cadavere sarà il tuo!" Brobottò frustrata Rosè al telefono. Lei stava guardano ogni e ogni libro con occhi spalancati come se quei libri fossero viventi e pronti a divorarlaㅡanche se la divoravano già dalle torture che riceveva da essi.

"Oh Dio,arrivo!" Replicò Namjoon prima che la linea morisse. Rosè chiuse il suo telefono e sbattè la testa sul tavolo e iniziò a gemere in ogni lingua che sia mai esistita

Anche nella lingua aliena di Taehyung.

Dopo quale minuto,lei sentì respirare e dei passi frastagliati vicino lei quindi girò la sua testa e vide Namjoon tirare la sedia e sedersici,continuando a respirare pesantemente.

"Hai corso qui-?" Chiese Rosè,guardando il ragazzo che stava bevendo. Namjoon mise via la bottiglia e annuì prima di sorridere.

"Adesso cosa vuoi?"

Rosé respiró e sorrise. Battè le ciglia e posò la testa sulle sue mani intrecciate.
"Adesso Joonie..." iniziò lei. Namjoon guardò qui prima che un pensiero corresse nella sua mente. Oh per favore no-

"Puoiperfavoreaiutarmuconimieicompiti?nonfarlimainsegnami!sonoinunacrisivitalequindiperfavoteaiutami!" Reppò Rosè e finì con degli occhi da cucciolo a cui nessuno,nemmeno Dio poteva resistere.

Namjoon sospirò sapendo che non poteva rifiutare.

"Passami i libri."

Rosè sorrise a sè stessa e afferrò i suoi libri di chimica e li passò al ragazzo con 148 di QI seduto difronte di lei.

. . .

Il debole suono della musica si ripeteva nella sala da ballo. Respirando passi irregolari e pesanti, diventando lentamente leggeri. Il sudore che cadeva sul pavimento in legno. Fili di capelli bagnati coprivano la sua fronte mentre delicatamente ballava nella stanza in legno. L'unica fonte di luce era il flash del suo telefono che era puntato verso il soffitto.

Jimin cadde sul pavimento dopo aver ripetuto gli esatti e identici movimenti per le tre ore passate. Lui dovrebbe essere a casa adesso ma indovinate cosa?

La sua stupida maestra gli aveva detto di correggere la sua danza e ora lui è qui in stanza da tre ore a fare ciò che la maestra gli aveva detto di fare così da non deluderla.

Erano già le 19:00. La scuola era finita.

"Tendiamo una trappola qui."

Jimin fermò qualsiasi cosa stesse facendo. Afferrò il suo telefono e fermò la musica e spense la luce lasciandosi nella stanza nera come la pece.

Si mosse silenziosamente verso la finestra,sbirciò un po' e vide due ragazze.

Irene & Seulgi.

"Non penso che lei verrà qui,Irene. Lei é spesso in biblioteca." Disse Seulgi ad Irene ma lei scosse la testa. "Lei verrà qui. Presto oggi. So che viene qui presto prima che il sole sorge,così una volta che lei entra,muore."
Lei sorrise mentre Seulgi annuì e sorrise diabolicamente al pensiero che una volta che lei sarebbe andata,Jimin sarebbe stato suo.

Gli occhi di Jimin si spalancarono. Sapeva chi era la persona nonostante le ragazze non avevano menzionato il suo nome.

Rosè!














= Ehy voi,incredibile ma sono ancora viva.

Come state passando l'estate?

Prometto che non vi farò aspettare troppo per il prossimo capitolo =

Crybaby |Jirose| (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now