CAPITOLO 7

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"Sono in una camera d'albergo a Praga con uno sconosciuto che credo diventerà un mio grande amico, devo dire che è più simpatico di quello che pesavo. E sono felice. Potrei urlarlo al Mondo senza vergogna, ma per ora preferisco tenere questa mia felicità dentro di me, la tirerò fuori solo al momento giusto.. Chissà cosa starà facendo Christian.. non mi interessa ora, forse ci penserò tra qualche giorno.." stavo seduta sul bordo del letto con il tablet tra le mani intenta a scrivere qualcosa in quella specie di diaro che avevo iniziato dopo il mio ritorno dalla gita. ~Ti stai annoiaiando?~ alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti agli occhi un Alex con l'asciugamano avvolto alla vita, il petto nudo e i capelli ancora bagnati che dolcemente gli ricadevano sul viso. Balzai in piedi piena d'imbarazzo, non ero abituata a vedere uomini seminudi girare per la mia camera e non avrei mai pensato che ciò fosse successo in quella camera d'albergo. Eppure se fossi stata attenta avrei notato il fatto che il ragazzo quando era entrato in bagno aveva entrambe le mani libere e ciò significava che non si era portato nessun vestito all'interno, neanche dell'intimo. ~Ti dà fastidio? Non ti scandalizzi vero se giro così per la camera?~ lo guardai come se avesse detto un'immane assurdità ~No, ma ti pare! Sai quanti ne ho visti così di uomini, non sono mica nata ieri!~ rise, di gusto, come mai aveva fatto prima di allora e così anche io scoppiai a ridere consapevole del fatto che lui, giustamente, non aveva creduto ad una sola delle mie parole. ~Secondo me è solo un fatto d'abitudine, infondo non c'è nulla di male, insomma, quando si sta al mare non è tanto diverso.. no?~ mi fissò come per trovare una risposta nei miei occhi ancora fermi sui suoi pettorali ben scolpiti, mi ricordavano Christian, stranamente, ultimamente ogni cosa mi ricordava Christian. Anche lui aveva un bel fisico proprio come Alex, anche lui aveva dei pettorali così, sì ne ero certa, il mio tatto e la mia memoria erano infallibili. Abbassai lo sguardo quando mi accorsi degli occhi del ragazzo puntati su di me, forse si era accorto, ma io feci finta di nulla e risposi ~Si, lo penso anche io.. infondo è come stare in constume.~ mi risedetti al fondo del letto e ripresi il tablet tra le mani intenta a continuare a scrivere, ma non mi veniva nulla, zero, neanche una parola in più. Quel pensiero andava bene così, non aveva bisogno di aggiunte, ecco perché ormai stanca di pensare spensi il tablet e lo adagiai sul comodino.

~Andiamo? Io sono pronto..~ aprii gli occhi, mi ero un attimo stesa sul letto per rilassarmi un po', ma al suono delle sue parole mi ridestai e mi alzai in piedi facendo un accenno di assenso con la testa. Presi la borsa che era ancora adagiata dentro la valigia e mi infilai il cellulare in tasca anche se spento. Finalmente uscimmo dalla stanza e dopo aver chiuso la porta ci dirigemmo verso l'ascensore. Non sapevo ancora dove eravamo diretti, ma le indicazioni da parte di Alex non tardarono ad arrivare, infatti non appena ci trovammo fuori dall'edificio il ragazzo si rivolse a me con tranquillità ~Ora.. io credo di sapere dove si trova, ma ci può essere la possibilità che mi sbagli, quindi.. non so.. intanto incammoniamoci poi vediamo.~ mi fece strada lui. Da quello che ricordavo ci stavamo dirigendo verso il centro, piazza Venceslao non era molto distante da lì e forse era proprio quella la nostra prima meta.

~Hai una sua foto?~ chiesi mentre stavamo camminando. ~No.. che me ne faccio di una semplice fotografia? E poi perché? Tu ne hai del ragazzo che stai cercando?~ rise, sicuro della mia risposta negativa. ~Per prima cosa, sì, ho una sua foto sul cellulare, seconda cosa poteva esserti utile.. se non la troviamo qui, potevi mostrare a qualcuno la sua foto e vedere se la conoscevano..~ si voltò a guardarmi sorpreso, con una strana espressione come per dire forse hai ragione tu, ma poco dopo riprese la parola ~Posso vederlo?~ aveva due occhi vispi e eccessivamente curiosi per un ragazzo. ~Em, va bene..~ aprii la cerniera della mia tracolla e infilai dentro la mano destra per trovare il telefono, solo dopo qualche secondo ricordai che l'avevo semplicemente infilato in tasca. Lo accesi e il più velocemente possibile lo misi in modalità aereo, non volevo ricevere messaggi o chiamate da nessuno. ~Eccola.. dimmi come ti sembra..~ gli porsi il telefono e lui con mano salda lo afferrò. ~Decisamente un gran bel ragazzo! Hai proprio bei gusti!~ rise consapevole di aver appena fatto dei complimenti ad un altro ragazzo. ~Grazie, diciamo che sono abbastanza esigente, anche se questo spesso mi penalizza~ era così in effetti, rifiutavo molti ragazzi o addirittura neanche degnavo loro di uno sguardo giusto per il fatto che non mi appagavano esteticamente e questo l'avevo sempre considerato un mio difetto, chissà quanti bravi ragazzi mi ero fatta sfuggire comportandomi così. ~Fai bene! Devi essere esigente! Almeno è quello che penso io e soprattutto non credo sia un difetto o un limite, anzi, così non dovrai mai dire di dover esserti accontentata. Anche io cerco sempre di puntare in alto anche quando so che ciò che voglio non è alla mia portata, poi però spesso mi sorprendo perché riesco lo stesso a raggiungere il mio obbiettivo e per questo c'è solo un segreto..~ le sue parole mi sorpresero, non pensavo che anche lui in qualche modo ragionasse come me. ~Di cosa si tratta? Quale sarebbe questo gran segreto? Sentiamo..~ lo sbeffeggiai ~Il mio motto, nonché famoso detto.. "Volere è potere"!~ risi, ma poi ragionai su tutto ciò che aveva detto. Non aveva affatto torno, anzi, tutt'altro! ~Credo che dovrei iniziare a ripetermi quel detto nella testa per un migliaio di volte circa.. poi forse riuscirei ad accettare il mio comportamento e a non pentirmi ogni volta di ogni mia scelta perché troppo ardua.~ schiuse le labbra in un gran sorriso ~Si, credo che dovresti.~ e scoppiò in una piacevole risata. I suoi occhi color smeraldo riflettevano la luce del sole e sprizzavano tutt'intorno di una strana felicità. Non mi ero mai sentita più soddisfatta della mia scelta di partire che in quel momento. Era una situazione particolare, tra me e Alex si era formata una bella sintonia, sintonia che speravo fosse durata anche dopo, anche quando io me ne sarei andata da quella città pronta a trovare il mio Christian, o comunque quel Christian che ormai mi ero decisa a voler fare mio. Quel Christian che non avrei lasciato andare per nulla al Mondo. Come avrei potuto infondo? Io lo amavo. Sempre l'avrei amato, non c'era via d'uscita a quell'amore puro e innocente, amore di una povera adolescente. Cercarlo, combattere per lui, trovarlo era l'unica possibilità che avevo. Non poteva già essersi dimenticato di me.

~ OGNI INCONTRO HA IL SUO PERCHÉ ~Where stories live. Discover now