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POV MATTEO
Erano circa le 2 di notte, tutti continuavano a festeggiare, tranne io, credo che barella e chiesa non abbiano ancora visto la storia di Martina perché altrimenti non starebbero ballando così felicemente.

Non so che fare, mi guardo intorno e sembro l'unico che non si stia divertendo, inizio a cercare quei due per tutto l'albergo, nelle stanze non ci sono, e neanche nei bagni, così decido di controllare anche fuori, quando li vedo.

Sulla nostra panchina.

Dove ci siamo scambiati tutto, i nostri pensieri, le nostre emozioni, oppure dove semplicemente passavamo le notti quando entrambi non riuscivamo a dormire, ma ora lei era lì, stesa sul petto di Manuel, con la sua felpa addosso, ed entrambi dormivano beatamente.

Forse ho sbagliato.

Ho sbagliato a mandare all'aria la mia relazione per una cosa così affrettata, avrei dovuto ascoltare il mio cervello, e non il mio cuore.

Allora torno immediatamente dentro per riprendere il mio telefono e fare una cosa di cui probabilmente mi pentirò quando sarò di nuovo sobrio.

POV MANUEL
Erano circa le 4 di notte, quando mi risvegliai, vedendo Martina addormentata sul mio petto, la sposto delicatamente per farla appoggiare sulla panchina, mentre io prendo il cellulare ed inizio a camminare nel giardino.

Cosa cazzo è successo, pensai.

Andai su instagram, e mi maledissi, sperando di non averlo mai fatto.

Vidi la storia pubblicata da Martina dopo che Ciro ci ha fatto quella foto.

Vidi i messaggi di Pessina.

Vidi anche i messaggi di Barella.

Le chiamate di Bernandeschi.

I messaggi lasciati in segreteria da Bastoni.

Forse abbiamo sbagliato.

Un problema alla volta.

Presi Martina in braccio e la accompagnai vicino la camera, la aprii prendendo le sue chiavi dalla borsa e la feci stendere sul letto, togliendole le scarpe e appoggiando un cestino affianco al letto, in caso avesse avuto bisogno di vomitare.

La guardai un'ultima volta prima di richiudermi la porta alle mie spalle.

Cosa abbiamo combinato Marti.

Non credevo che Pessina mi avrebbe fatto entrare in stanza dopo tutto questo, quindi decisi di tornare sulla panchina e schiarire le idee, in modo da non perdere nessuna delle persone a cui tenevo.

MARTINA POV
Erano circa le 7 di mattina quando mi svegliai, sentii un urgente bisogno di vomitare, ma fortunatamente c'era già un cestino di fianco al letto.
Dopo essermi sciaquata la faccia e sistemata dal vestito della sera precedente mi risistemai nuovamente sul letto.

La sera precedente.

Cos'era successo la sera precedente?

Sbloccai il telefono e notai che non avevo mai ricevuto in vita mia così tante notifiche, ma con una sbronza del genere era difficile riuscire a capire tutto.

Vidi la storia di Manu.

Cazzo.

Vidi i messaggi di Matteo.

Cazzo.

Le chiamate di mio fratello e di Fede.

Cazzo.

Ed era tutta, e solamente, colpa mia.

Dovevo parlare con tutti, uno alla volta, forse era meglio partire dal più facile.

Mi preparai ed uscii dalla camera, speravo di non incontrare nessuno  nel corridoio, ma probabilmente stavano tutti ancora dormendo dopo la festa di ieri.

Bussai alla porta di Fede e Nico.

"Chi è" rispose quest'ultimo.

"Io"

La porta si aprí e vidi Fede steso sul letto e Nico seduto con le mani nei capelli.

"Allora?" chiese mio fratello.

Mi sedetti di fianco a lui e vidi che anche Fede si alzò dal letto per sedersi meglio ed ascoltare.

"Ho fatto un casino" iniziai dicendo.

"Mi assumo tutte le responsabilità"

"Non voglio che voi mi perdoniate, so di avervi fatto preoccupare, anzi di aver fatto preoccupare tutti... ma soprattutto volevo scusarmi per essere stata così assente negli ultimi giorni, siete 2 delle persone più importanti della mia vita, eppure non sono stata in grado di raccontarvi quello che stesse succedendo nella mia vita" mi fermai per prendere un sospiro.

"Non perché avessi paura del vostro giudizio o perché volevo tenere tutto nascosto, ma non ve l'ho semplicemente perché neanche io volevo ammettere a me stessa quello che stessi provando e quello che stesse succedendo, perché fidatevi, sono più incasinata di quanto sembri."

Mi ascoltavano attentamente

"Detto questo, ieri sera non ricordo bene quello che sia successo, ricordo solo del bacio, sono stata io la prima, poi ho visto la faccia di Matteo quando ci ha trovati, non vi dico come mi sono sentita in quel momento, devo parlare assolutamente con entrambi, spero che voi supportiate le scelte che io prenda, ma che soprattutto mi aiuterete ad aggiustare la situazione."

Mi guardavano, non capivo cosa stessero pensando in quel momento.

"So che in questo moment-"

Prima di finire di parlare mi ritrovai convolta in un abbraccio di gruppo.

"Noi saremo sempre al tuo fianco, qualsiasi decisione tu decida di prendere, l'importante è che tu sia felice" disse Fede.

Nicolò non disse nulla, ma si poteva capire dal suo sguardo che anche lui era d'accordo con le parole di Chiesa, lui era sempre stato così, forse chi non lo conosce lo vede come un tipo iperattivo, sempre sorridente e sempre pronto a far ridere gli altri, ma in realtà ha sempre avuto difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti e i suoi pensieri alle persone a cui vuole davvero bene.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta, e Nico aprí senza neanche chiedetre chi fosse.

"È qui la festa" disse entrando Berna con le braccia al cielo.

"Non proprio" dissi io asciugandomi le lacrime mentre sorridevo.

E in men che non si dica anche lui si uní al nostro abbraccio di gruppo.

"Bene, ora da dove comincio" chiesi.

POV MATTEO
Presi il telefono, la chiamai.

M: ciao
V: hei come va
M: Vian, possiamo parlare ?
V: si, se posso vorrei darti spiegazioni sulla foto che hai visto insieme a Liam
M: no, non mi interessano le tue spiegazioni
V: allora perché mi hai chiamato?
M: per dirti che è finita qua.

Instagram|| Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora