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Una volta che Pamona si svegliò guardò il piccolo ragazzo tra le sue braccia e lo strinse forte lasciandogli un bacio sulla fronte.

"Mmmh ancora cinque minuti mamma"
Bisbiglio ancora mezzo addormentato

"Daccordo piccolo mio"
Disse Pamona sorridendogli amorevole.

La donna si alzò e si diresse nelle cucine per prendere del cibo per il suo piccolo tasso.

"Ehhh quel bambino merita davvero di avere qualcuno al suo fianco"
Disse sconsolata per la vita che aveva avuto.
Sorrise poi alle parole inconsce del ragazzo, prese il cibo e tornò nella stanza.

"Harry.. Harry"
Lo chiamò scuotendolo leggermente.

"Mmha che ore sono?"
Disse strofinandosi il viso

"Le due. Ma devi mangiare qualcosa"
Disse gentile lei.

"Mhm grazie"
Disse lui guardando la donna.
Salazar si mise seduto e iniziò a mangiare il suo cibo.

"Puoi saltare le lezioni se vuoi"
Disse gentile e amorevole lei

"No. Voglio partecipare"
Disse scuotendo la testa

"Ok ma non ti affaticare troppo."
Disse lei dandogli un bacio sulla fronte e uscendo dalla stanza.

"Mi ricorda Tosca"
Disse sorridendo e toccandosi la fronte.
Quante volte gli era capitato di chiamare la sua migliore amica mamma, per scherzo e seriamente.
Devo capire che mi sta accadendo.
Mi sto abituando così tanto alla vita di questo Harry Potter che mi sto dimenticando chi sono.
Anche se in realtà non è così male.
Ricominciare da capo.
E poi anche se dimenticassi il mio passato sarei comunque io adesso.
Nuovi amici, una nuova famiglia, persone che si preoccupano per lui, adulti che si comportano come genitori.
Il fatto che io sia Salazar in questo mondo mi ricorda solo le mie abilità, ma apparte con i tre fondatori io non ho mai veramente vissuto.
E ammettiamolo essere uno studente era divertente.
Poi ricominciare da capo con tutto era utile data la mia età.
Spero solo di non dimenticarmi chi ero, anche se è più probabile che diventi Harry Potter con memorie del passato.
Merlino perché deve essere così complicato e confuso.
Bhe adesso andiamo a lezione al resto ci penserò sta sera.

Mi lavai e vestii e mi diressi alla lezione di erbologia con Pamona.

"Oh Harry ti sei ripreso. Vieni stavo spiegando come prendersi cura delle Mandragole."
Disse salutandomi
Io feci cenno e mi unii ai gemelli.

"Bene ragazzi. Le mandragole sono molto rumorose, i piccoli hanno un urlo che può sordire qualcuno quindi coprite bene le orecchie. Poi alzate lentamente i piccoli dal vaso e poizionateli nel nuovo vaso"
Spiegò lei.

Tutti iniziarono e io mi concentrai sul mio lavoro. Una cosa che avevo imparato da Tosca era che se calmavi una mandragola lei poteva darti dei frutti molto rari che erano sia commestibili che di grande potere nelle pozioni.
Ora dovevo solo ricordare come.
Ricordai la melodia che Tosca cantava sempre e presi tra le braccia la piccola mandragola e iniziai a cantarla.
Tra la confusione nessuno la sentiva ma quando le mandragole iniziarono a smettere di piangere una dopo l'altra cercarono cosa le avesse fermate.
Trovarono Harry che cantava una splendida melodia mentre cullava la piantina come se fosse un bambino.

"Sei bellissima"
Dissi sorridendo.
La piantina fece qualcosa come una risatina e le foglie comincisrono a esiccarsi per lasciare spazio a dei fiori che divennero quegli inestimabili frutti.

"Per me?"
Chiesi stupito.
La prima volta che l'avevo fatto ci avevo messo tre ore.
La piantina ridacchio e si lasciò posare nel nuovo vaso mentre io con cautela per non ferirla raccoglievo le bacche.

La reincarnazione di Salazar Serpeverde ~ HPWhere stories live. Discover now