VI. POTERE MAGICO

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"Nel mezzo di un dialogo su Fibonacci
Ci siamo detti, "Dai, facciamo un po' di numeri"
Ti ho dato un bacio come all'opera di Klimt
È meglio aperto manco fosse Damien Hirst"
«Klimt», Gio Evan

Chiyo esce di casa con lo zaino in spalla. Sta facendo tardi a scuola, cosa che non capitava da un po'.

La sua immagine da "ragazza confetto" l'aveva portata ad essere sempre perfetta, in ordine, puntuale. Forse è merito del colore rosa, quello più amato dalle principesse, ovvero ragazze come lei che devono attenersi ad una rigida etichetta.

La giovane affretta il passo, in un ultimo disperato tentativo di non fare troppo tardi da beccarsi un richiamo.

Era da qualche tempo che non metteva le sue Dr. Martens nere, pesantissime in confronto alle scarpe rosa di tela che aveva cominciato ad usare.

Dopo l'episodio del vestito, ha sprecato ore ed ore a pensare a quello che stava facendo. La questione le aveva dato momentaneamente alla testa. Vedersi allo specchio con quel vestito rosa le ha fatto cambiare idea.
Ora è tornata in sé.

<<Chichi!>> la chiama Komori non appena varca il cancello.

Lei prende un bel respiro. Tra tutte le persone che poteva incontrare, proprio lui, la causa della confusione che ha nella mente.
In teoria sarebbe colpa di Sakusa, ma meglio sorvolare sull'argomento.

<<Mh?>> si gira lei.
Appena incrocia gli occhi di Komori, percepisce lo stupore nel rivederla "normale".

<<Oh... Sei tornata a vestirti di nero?>> le chiede, con l'aria confusa. A lui piaceva la versione rosa di Chiyo.

<<Riguardo a questo, evitiamo domande. È stata una cosa stupida>> ride la ragazza, facendosi scivolare addosso l'argomento.

<<Qualche scommessa strana con mio cugino, immagino>> Komori si unisce alla risata.
Solo in quel momento Chiyo si accorge che Sakusa non c'è.

<<Già>> risponde con tanto di spallucce <<Ora sono tornata allo stile di tutti i giorni, spero non ti dispiaccia>>

<<Oh, no, insomma, staresti bene con tutto>>

<<Complimento più banale e scontato di sempre, grande inventiva>> ride Chichi, dandogli una gomitata <<Da che film l'hai presa? "The Kissing Booth", "Tutte le volte che ho scritto ti amo", "The Perfect Date"... insomma, di commedie romantiche americane ce ne sono a quintali>>

<<E se l'avessi presa da un libro?>> scherza l'amico, leggermente dolorante per il colpo.

<<Non ti credo, nessun autore sarebbe così smielato>> puntualizza la ragazza, camminando accanto a lui.

<<Magari qualcuno sì, che ne sai>> fa lui, con il solito sorriso stampato in faccia.

<<Fammi un fischio quando diventerai uno scrittore di fama internazionale, sei letteralmente l'unica persona che conosco in grado di fare commenti così diabetici>>

<<Sei tagliente>> commenta Komori, guardandola negli occhi <<Chi penserebbe mai che tu sia la mia migliore amica?>>

<<Probabilmente nessuno>> dice la ragazza, saltellando e ripensando al complimento fin troppo dolce del suo amico.

I due poco dopo cambiano argomento, iniziando a parlare di pallavolo, di arte e di altri mille interessi, giusto per non pensare troppo alla vita scolastica.

HALF | Sakusa KiyoomiWhere stories live. Discover now