Capitolo uno - seconda parte

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Non vede Louis quel pomeriggio

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Non vede Louis quel pomeriggio. Anche se sua madre lo ha lasciato uscire dopo tutto (non è più arrabbiata con lui, pensa Harry) piove tutto il pomeriggio e per tutta la notte. Il ragazzo va a letto ascoltando la pioggia sulla finestra e preoccupandosi del fatto che la prossima volta che andrà al parco Louis sarà in qualche modo scomparso.
Non l'ha fatto, scopre il giorno dopo, quando ha smesso di piovere. È sollevato, ma non riesce nemmeno a smettere di pensare a quello che ha detto Gemma.
"Possiamo andare al parco?" Chiede a Louis, perché è certo che vedere l'amico fuori dagli alberi dimostrerà che è davvero lì, che non lo sta inventando. (Vuole anche toccare anche Louis, vedere se questo chiarirà il suo dubbio, ma non è qualcosa che chiederà. Dovrà farlo di nascosto.)
Sfortunatamente, se non l'hanno mai fatto prima, c'è un motivo.
"Ehm," dice Louis. "Forse non adesso? Ehi, che ne dici di fare quella parte in cui ci arrampichiamo sugli alberi e poi cadiamo e attacchiamo i nemici?"
Sembra fantastico. Harry sta per dire okay quando vede il bagliore di Louis e ricorda quello che ha bisogno di scoprire.
"Louis," si lamenta. "Per favore, possiamo andare al parco? Ti prego?"
Louis ha smesso di muoversi. Adesso resta fermo, ma continua a dondolare avanti e indietro in piedi e le sue dita si agitano. "Mi piace di più qui," dice, più tranquillo.
"Andiamoooo," dice il riccio con la sua migliore voce carina. "Voglio davvero che tu venga sull'altalena con me, Lou. Sono bellissime. È come," fa un gesto, "è quasi come volare, sai? È come se fossi in cielo."
Louis sbatte le palpebre. Poi le sbatte di nuovo. Rimane in silenzio abbastanza a lungo che Harry sta per dirgli altre ragioni per cui dovrebbe venire, ma poi dice "Okay," come se non fosse un grosso problema. Gli occhi di Harry si spalancano e prende subito Louis per il braccio (è così caldo, ed è lì, è sicuramente lì) e inizia a camminare verso la recinzione. Louis se lo scrolla di dosso dopo un momento e balza avanti. Harry deve correre per avvicinarsi.
Superano il recinto facilmente. È facile per Harry ora, l'ha scalato così tante volte e sembra che Louis sia bravo a scalare tutto. Salta giù, atterra sull'erba e si guarda intorno. Harry non aveva davvero pensato a questo momento, ma è contento di vedere Louis, il quale adesso ha un sorriso gigantesco sul viso, come se non vedesse l'ora di iniziare ad esplorare tutto ciò che è qui fuori.
Sono davvero nel mondo reale. Louis non è scomparso e il suo bagliore è bello e luminoso. Lui è qui. Harry è sicuro che lo sia.
Louis si volta a guardarlo. Il suo sorriso è enorme. "Andiamo!" Urla, e si mette a correre verso l'altalena. Harry lo segue. Ovviamente.
Salgono sull'altalena (Louis non è molto contento che Harry vada sempre più in alto di lui e cerca di tirarsi su con pochissimo risultato) e sullo scivolo anche se è per bambini piccoli, e si arrampicano sulle barre delle scimmie fino in cima non appena alcuni ragazzi che c'erano vanno via. Poi Louis chiede a Harry di andare di nuovo con lui con lui alle altalene, quindi lo fa.
All'inizio Harry oscilla ancora più in alto di Louis, ma Louis ci prende la mano abbastanza presto (Harry si chiede se sia mai stato su un'altalena prima) e inizia a calciare correttamente, sempre più in alto finché la catena non inizia a fare uno schiocco. Louis urla e ridacchia per tutto il tempo. Ogni volta che Harry guarda, lo vede sorridere ampio e luminoso, i suoi capelli ovunque. Sembra felice, forse più felice di quanto il riccio lo abbia mai visto. Brilla così tanto che Harry pensa al sole.
Dondolano fino a quando non gli fanno male le gambe, finché Harry guarda il suo orologio (in realtà è un vecchio orologio di Gemma, tutto viola e fiorito, ma a lui non importa) e vede che sono le dodici passate. Si ricorda di aver detto che oggi avrebbe aiutato sua madre a preparare il pranzo, quindi si ferma lentamente, affondando i talloni nel fango sotto l'altalena. Louis se ne accorge e smette di oscillare, fermandosi alla fine proprio come aveva fatto lui.
Il castano lo guarda. Sembra disordinato, luminoso e reale. Harry non ha più dubbi. Non hanno incontrato così tante persone oggi, ma è sicuro che tutti abbiano notato il suo amico. Prestava attenzione e li vedeva guardare: non in modo strano, come se fosse strano il modo in cui brilla, ma come guarderebbero Harry. Inoltre, Louis ha avuto una discussione con una ragazza nelle barre delle scimmie prima. Di certo le persone inventate non possono discutere con quelle reali.
"Devi andare, vero?" Chiede Louis.
"Sì," dice Harry. "Scusami." Le sue gambe sono davvero stanche, ma vorrebbe restare. Spera che Louis lo sappia.
Harry si alza dall'altalena. I suoi piedi affondano un po' nel fango. "Oggi è stato divertente," dice a Louis. Il giovane annuisce, ancora sorridendo. Harry sta per voltarsi dall'altra parte quando anche Louis salta giù dall'altalena, e– si avvicina subito a lui, ma non si ferma qui. Invece, lo abbraccia, lo abbraccia adeguatamente, avvolgendo le sue braccia intorno a lui e stringendolo un po'. È adorabile, anche se è veloce. Sembra di essere fuori al sole anche se oggi è nuvoloso.
"Ciao, allora," dice Louis, e Harry risponde ciao, e guarda l'amico tornare sull'altalena e ricominciare a dondolare, la catena che scricchiola un po'. Harry si allontana sentendolo dietro di sé. Quando è già quasi a casa, però, sul punto di aprire il cancello, allunga un po' il collo mentre guarda verso il parco e pensa di poter ancora vedere Louis lì, che oscilla su e giù.


Nocturne in silver and blue (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora