Capitolo 59: Neil

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Io e James ci alterniamo in bagno e torniamo subito alla macchina, mentre le ragazze finiscono di darsi una rinfrescata.

"Ci stanno mettendo un po' troppo" dico a James che già si è sistemato sul sedile dietro il posto del guidatore.

"Eccole"

Meno male.

Il silenzio è assordante, ancora di più lo è la voce nella mia testa che non smette di elaborare strane teorie su Amy, Brianna, Walter e Erin. Mi chiedo cosa troveremo una volta arrivati a Elyria e cosa dirò ad Amy una volta trovata.

"Alexandra"

"Dimmi"

È al mio fianco e tiene gli occhi puntati sulla strada come la notte in cui mi aveva accompagnato ubriaco al dormitorio. Dallo specchietto retrovisore vedo James e Adriana che dormono, lei con la testa sulla spalla di lui. Mi chiedo se le accuse di Brianna siano fondate o se le parole che ha detto a James erano solo per sviare il discorso dal passato doloroso che condivide con Amy.

"Cos'è che dovrei sapere su Amy?"

"Mi dispiace non averti detto prima che lavoravamo insieme, ma lei aveva espressamente chiesto di non farti sapere nulla..."

"Non è per questo... Perché l'Ohio? Perché Elyria e perché Walter? Cosa c'entrano i traffici del padre con lei? Tu lo sai e non vuoi dirmelo"

"Non posso. Sappiamo dove si trova e sapere cose che ti dirà lei una volta che l'avremo riportata a casa non è necessario. Vorrei dirti tutto, ma mi ha detto che sarebbe stata lei a farlo prima o poi"

Sprofondo con la schiena sul sedile e noto che si sta per fare notte. Mancano 3 ore al mio turno e dormirò un po' prima di guidare per altre cinque.

Il corridoio è bianco, luminosissimo. Sembrerebbe il paradiso se non sapessi che questo è un ospedale. Sul corridoio infinito si affacciano delle stanze, ma non mi soffermo minimamente a guardarci dentro perché so che ciò che cerco è alla fine. Corro facendo rimbombare i passi nell'ambiente vuoto, corro fino a quando non mi fa male il fianco.

È lì, girata di spalle. Era da tanto che non la vedevo.

Con i giochi d'ombra delle finestre i suoi capelli sembrano più scuri, quasi biondo cenere.

Le poggio una mano sulla spalla e lei si gira.

"Neil, svegliati." Una mano delicata mi scuote. "Probabilmente un brutto sogno" dice la stessa voce rivolta a qualcun altro.

Apro gli occhi e faccio cambio posto con Alex. Il volante è ancora caldo per essere stato stretto da dieci ore. Guardo oltre il parabrezza e vedo che è quasi mezzogiorno.

"Da quante ore stiamo viaggiando?"

"Abbiamo fatto altri due turni. Non volevamo svegliarti" dice Alex con voce dolce.

"Tutto a posto?" chiede James preoccupato.

"Non era Mary" tre parole che pesano come il mondo e dirle faceva sembrare tutto più grave di come poteva già essere.

"Era Amy" avrebbe dovuto essere una domanda la sua, ma aveva capito esattamente cosa fosse successo in quel dannato sogno.

Quando la ragazza col camice da ospedale in fondo al corridoio si era girata al mio tocco, un attimo prima di essere strappato dall'incubo, avevo visto che non era Mary, ma Amy. Era lei quella intrappolata. Questa volta non sarei stato immobile a guadarla allontanarsi sempre di più, per cui giro la chiave e schiaccio il più possibile l'acceleratore.


*Angolo autrice*

Buon lunedì Lettrici e Lettori! Spero che i capitoli, seppur pubblicati in ritardo, siano stati di vostro gradimento. Nel caso fatemelo sapere con un commentino o una stellina <3

l'adrenalina sta salendo a mille in questi ultimi capitoli... eh già, ci avviciniamo alla fine. Vorreste un conto alla rovescia dal prossimo lunedì? o quando arriverà la fine vorrete solo rintanarvi in un angolino perchè non eravate pronti? (Per chi vuole già saperlo lo metto in fondissimo alla pagina così chi non vuole evita lo spoiler del countdown)

Per qualsiasi cosa (scleri/ fangirlamenti vari/ consigli) potete scrivermi qui su wp o su instagram: dame_blanche_wattpad

Sono davvero contenta che sempre più persone la stiano leggendo E VI RINGRAZIO INFINITAMENTE PER QUESTO, è come un piccolo sogno che si realizza! Grazie di vero cuore. 


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