Remus Lupin

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Sei una t/cc del settimo anno, adori la compagnia dei tuoi amici, sopratutto dei Malandrini, le persone che consideri più vicine a una famiglia.

Lily è praticamente la tua ombra, state quasi sempre assieme, sia a lezione che nel tempo libero, con James e Sirius cerchi di perfezionare i loro scherzi visto che hanno quasi sempre qualche intoppo in quanto organizzazione, per questo motivo Remus gli, e ti, sta molto vicino, di solito lui controlla la mappa e cerca di dissuaderli ma tu riesci quasi sempre a convincerlo a mettere in atto i loro piani, Peter, a causa di ciò, ti considera abbastanza importante, nessuno riesce a far cambiare idea a Moony così facilmente, nessuno tranne te.

Quel venerdì sera, un piccolo gruppo di ragazzi di tutte le case capitanati, ovviamente, dai malandrini, era riuscito ad organizzare un festino nella Stanza delle Necessità. Come avesse fatto Sirius a convincere Madama Rosmerta a dargli del Whisky Incendiario lo sapeva solo lui, comunque, il festino era, come tutti quelli organizzati dal duo Potter-Black, semplicemente perfetto.

La stanza era molto grande e piena di divanetti di tutte le forme e colori, in più vi era una postazione bar per chi voleva bere indisturbatamente, certo, se ti ubriacavi era meglio fermarsi ma nessuno ti diceva nulla se uscivi un po' brillo.

A te non piacevano particolarmente le feste ma ti lasciasti convincere dal tuo licantropo preferito che insistette per un bel po' assieme alla rossa che ti girava attorno manco fosse un'ape in cerca di un fiore da ripulire.

Una volta accettato l'invito, la Evans ti trascinò in camera sua perché sapeva che tu infondo non avevi chissà quali vestiti o trucchi adatti ad una festa di quel tipo. Ma neanche la rossa era tanto fornita. "Sia lodata tu, o Marlene Mckinnon" disse lei quando la bionda entrò con le sue palette, tu eri leggermente stranita, non bastava mettere un po' di cipria, passare il mascara e un leggero lucidalabbra? No?

Dopo quelle che, a te, sembrarono ore finalmente tutte e tre eravate pronte, la rossa e la bionda si diressero verso i loro fidanzati con i loro bellissimi vestiti non troppo appariscenti ma che risaltavano bene le loro figure femminili e posate. Tu indossavi un abito stretto in vita, che ricadeva leggero sulle gambe, di colore nero, in modo che non da non dare nell'occhio, e sotto di questo portavi dei pantaloncini poco più alti del ginocchio, così da poterti sedere ovunque senza problemi.

Quando voi tre scendeste i malandrini vi stavano aspettando nella sala comune, fortunatamente vuota, erano quasi le undici e tutti si trovavano nelle loro stanze. James prese sottobraccio la sua ragazza e Sirius fece la stessa cosa con Marlene, non prima di averle fatto un baciamano ovviamente, la galanteria prima di tutto.
Rimanesti più indietro ad osservare le due coppiette assieme a Remus, mentre Peter si era già avviato nella Stanza per assicurarsi che tutti gli ospiti arrivassero senza intoppi.

-Comunque stai davvero bene- sussurrò imbarazzato il ragazzo, tu gli sorridesti baciandogli una guancia.

-Anche tu non sei male- sussurrasti ridacchiando visto che era diventato tutto rosso.

Accelleraste per entrare tutti assieme nella Stanza delle Necessità e per buoni trenta minuti tutto filò liscio e senza troppi inconvenienti, ma poi, giustamente, a un ragazzo venne la brillante idea di giocare a obbligo o verità.

Eravate circa una decina ad aver accettato di giocare, vi sedeste tutti in cerchio e uno dei ragazzi prese una bottiglia, ormai vuota, da far girare.

Così iniziarono gli obblighi più strani come urlare qualcosa d'insensato, attaccare bottone con qualcuno di ubriaco, bere quanti più bicchieri di una strana sostanza in un minuto, ma anche molte verità scoppiettanti, come un segreto mai rivelato, la realtà su una relazione finita male, una litigata mai terminata davvero.

Immagina Harry PotterWhere stories live. Discover now