Capitolo uno - prima parte

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Saaaalveee, i'm back again e con la seconda delle tre storie. Dopo there's no fair in farewell (che trovate solo su ao3) ecco a voi Nocturne in silver and blue. Allora, io innamorata pazza di questa storia. Davvero secondo me è meravigliosa, e spero come sempre di riuscire a renderle giustizia. Louis come avete capito è una stella caduta dal cielo, e secondo voi come è potuto succedere? Vedrete! La cosa bella di questa storia è che è raccontata nell'arco di quattordici anni, quindi vedrete crescere i nostri protagonisti ed è una cosa che ho amato. Li vedremo attraversare ogni cosa insieme e davvero non vedo l'ora di farvela leggere. La storia sarà composta da cinque capitoli, infatti sarà la prima tra le tre che continuerò, anche se alcuni capitoli li dividerò causa lunghezza. Trovate come sempre il link alla storia originale su ao3 , mentre il permesso dell'autrice lo trovate in alto. Bene, vi lascio alla lettura, e ci sentiamo presto!
Un bacio enorme, Sil xx






















 Bene, vi lascio alla lettura, e ci sentiamo presto! Un bacio enorme, Sil xx

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"Like some days you might say something stupid, and that's the part of you that's still ten. Or maybe some days you might need to sit on your mama's lap because you're scared, and that's the part of you that's five. And maybe one day when you're all grown up maybe you will need to cry like if you're three, and that's okay. That's what I tell Mama when she's sad and needs to cry. Maybe she's feeling three. Because the way you grow old is kind of like an onion or like the rings inside a tree trunk or like my little wooden dolls that fit one inside the other, each year inside the next one."

– Sandra Cisneros, from Eleven
















La prima volta che succede, Harry ha quattro anni.
Vedete, Gemma ha piantato e coltivato un piccolo seme che ha trovato in una mela. Lo ha messo in un vaso e con cura ci ha messo sopra della terra, e lo ha innaffiato ogni giorno finché non ha visto sbocciare una minuscola cosa verde dalla terra. E quando è successo ha strillato e sorriso e ha detto a tutti che l'avrebbe piantata nel cortile sul retro quando sarebbe diventata abbastanza grande, e avrebbe mangiato le sue mele e forse ci avrebbe messo un'altalena. Ad Harry quella minuscola cosa verde piaceva tantissimo, anche se non vedeva il motivo di sedersi e aspettare finché non diventava grande. Ci sono molte cose più interessanti da fare nel frattempo.
Ma ora - ora sono appena tornati da un viaggio di fine settimana da sua zia Lydia e sono tornati a Holmes Chapel e fa veramente freddo, il tipo di freddo che ha reso il naso e la punta delle dita di Harry rosa quando è uscito la macchina. E sono in cucina e fa molto più freddo di quanto Harry abbia mai sperimentato e Gemma si avvicina al vaso che è sul davanzale della finestra e scoppia a piangere.
La mamma la vede e si precipita verso di lei. Guarda anche lei il vaso e la sua espressione si fa improvvisamente triste. "Oh, tesoro," dice mentre tiene stretta Gemma, lasciandola tirare su col naso e piangere contro il suo maglione e mormorare cose che Harry non riesce a distinguere.
Si avvicina a loro e cerca di sbirciare nel vaso. "Posso vedere?" Lui dice. Gemma lo ignora. Forse non ha sentito. "Cosa c'è che non va?" Chiede ancora, questa volta più forte. Gemma piange ancora di più.
Incontra invece gli occhi di sua madre. Lei sembra più stanca del solito. "La pianta di Gem è morta, piccolo," dice dolcemente. Harry si sente come se la sua pancia fosse diventata improvvisamente pesante.
Si acciglia. Non capisce. "Ma, ma gli ha dato acqua tutti i giorni! E aveva anche molta luce, no?" Guarda Gemma e le dà una pacca sul gomito. "Forse se gli dai altra acqua non sarà più morta."
Gemma scuote la testa da dove è sepolta nel maglione della mamma. Harry apre la bocca, vuole chiedere perché, ma la mamma dice "Non funziona così, Harry."
Il piccolo aggrotta le sopracciglia. "Posso vedere?" Chiede di nuovo. Non ricorda di aver mai visto una pianta morta prima. Si allunga e tira il vaso marrone da dove è schiacciato tra Gemma e la mamma e la scruta con curiosità. Non sembra poi così diversa, ma Harry pensa di capire, perché prima era verde ma ora sembra solo accasciata e... triste.
Harry guarda Gemma e la vede ancora tirare su col naso, afferrare il maglione della mamma con i pugni chiusi. Guarda di nuovo la pianta e si sente male per non essersene preoccupato prima. Era carina e aveva reso felice Gemma, anche se c'è voluto molto tempo per farla crescere. Desidera- non sa cosa desidera, non proprio. Vuole rendere tutto migliore. Vuole restituire alla pianta ciò che aveva per non farla sembrare morta. La pungola delicatamente con un dito e desidera.
E poi improvvisamente, il freddo che Harry stava provando se n'è andato, e c'è un calore che sembra morbido e luminoso, come guardare un fuoco. Sente sé stesso respirare ma è molto rumoroso, quasi come se il suo respiro gli coprisse le orecchie, e poi - e poi, così lentamente, la pianta inizia ad arricciarsi verso l'alto e diventa di nuovo verde, solo che questa volta è un verde scuro e meraviglioso. Harry può sentire il suo cuore, boom boom boom, martellare nelle orecchie e nel petto. La pianta si attorciglia e il suo gambo diventa sempre più alto, e improvvisamente, lentamente, qualcosa sulla punta cambia e sboccia un fiore, i cui petali si espandono e diventano di un rosso brillante. Altri fiori sbocciano lungo lo stelo, aprendosi alla luce. Harry ricorda quello che gli è stato detto a scuola e si chiede se toccando la pianta abbia fatto arrivare la primavera.
Perché l'ha fatto accadere lui. Lo sa.
Il suo cuore non è più così rumoroso. I fiori hanno smesso di apparire. Tira la manica di Gemma. "Gemma," dice. "Gemma, guarda."
Sua sorella guarda. La sua bocca si apre ma non dice niente. Harry si sente improvvisamente a disagio. Guarda la mamma, e lei lo sta già guardando. Per un secondo, il piccolo ha la netta impressione di aver fatto qualcosa di terribilmente, terribilmente sbagliato, e sente i suoi occhi prudere per le lacrime improvvise. Ma poi sua madre lascia andare Gemma e lo prende in braccio come fa solo a volte, adesso. "Harry," sussurra tra i suoi capelli, "Harry, il mio meraviglioso, meraviglioso ragazzo," e questo è tutto ciò di cui ha bisogno per sentirsi di nuovo bene, davvero.

Nocturne in silver and blue (Italian Translation)Where stories live. Discover now