Cap 11: Dobbiamo parlare

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Si ho inziato a mettere ora i titoli. Tra l'altro la foto ci azzecca pure ahahaha, ahaha...ahah...ah. Ok iniziamo.

Ma prima...Che ne pensate della rubrica che ho aperto? Vi piace?

Partiamo!

Emma pov's

Mi risveglio in una stanza non mia, ma familiare. Controllo il polso tagliato e ci vedo una garza sopra.

Mi giro e vedo..NORMAN?!?!ECCO PERCHÉ ERA COSÌ FAMILIARE!

Sta dormendo...Com'è carino... Ad un tratto, strizza gli occhi e li apre.

Norman: Buongiorno...

Io: Ciao...

Stiamo zitti. In questi giorni di lontananza abbiamo perso complicità Eppure sembra che lui voglia dirmi qualcosa di importante. E forse so anche che cosa.

Io: G-grazie di avermi salvata...

Norman: Credi ti avrei lasciato nelle grinfie di quella là?

Io*abbassa la testa*: Forse...

Norman: Eh?

Io: No niente. Comunque ora mi sento un  tantino meglio. Meglio che vada a casa.

Norman: Ok...

Io: Ciao...

Mi dirigo verso la porta e inizio a sentire male. Ma non fisico. Peggio.

L'ho trattato davvero male e lui mi persino salvata.

Nonostante lo eviti lui continua a prendersi cura di me.

Apro la porta di uscita ed esco, senza voltarmi indietro.

Norman pov's

STUPIDO, IDIOTA! ERA IL MOMENTO GIUSTO PER DIRLE QUELLO CHE PENSAVI! POTEVI FINALMENTE LIBERARTI DI QUESTA VOGLIA, DIRGLIELO SE TI AVESSE PURE RIFIUTATO! MA ALMENO LO AVREBBE SAPUTO!

Ho sentito dei passi in  giardino, se n'è andata sul serio...

Uff. Mi serve una doccia, magari prova a schiarirmi le idee.

Mamma: Tesoro? Sono a casa!

Io: Oh, ciao mamma

Mamma: Tutto bene?

Io: Si tranquilla, nulla di particolare oggi.

Mamma: Va bene, allora, vai a lavarti le mani che preparo da mangiare.

Io: Non ho 5 anni.

Mamma: Lo so che ormai sei un ometto ma tu per me resti sempre il mio bimbo!*gli da un bacio sulla guancia*

Io: E va bene...

Mi andai a lavare e poco dopo sentii mia madre chiamarmi.

Scesi le scale e la raggiunsi.

Io: Mamma...Dopo posso andare da Emma??

Mamma: Mhm...Come mai?

Io: Vedi...È successa una cosa terribile.

Mamma: E cioè?

Le raccontai tutto, senza nemmeno mentirle. Sapevo che non ce n'era bisogno.

Lei ascoltò tutto e mi capii.

Mamma: Ah comunque, visto che è di strada, potresti portare una cosa alla mamma della tua amica?

Io: Quale amica?

Mamma: Mhm...Quella carina...Con il cerotto sul naso...Pucciosa che ricorda una bimba...Mi sfugge il nome però.

Io: Ah, Nutellina. Da quando tu e sua madre vi conoscete?

Mamma: L'ho incontrata in un centro, poco prima di adottarti, e mi aveva detto che perfino lei voleva una figlia, quindi...

Io: Ho capito, comunque si, ci vado.

Mamma: Grazie amore mio.

Filai a mettermi le scarpe e raggiunsi mia madre in cucina. Lei mi allungò un involucro incartato con ogni cura e mi augurò che andasse bene con Emma.

Uscii e raggiunsi la villetta a cui fare sosta.

Suonai e poco dopo venne ad aprirmi.

Nutellina: Ciao Normy, tutto ok?

Io: Si, dovevo ridare questa a tua madre.

Nutellina: Ah nessuno lo sa? Mia mamma è in viaggio, torna tra...4 settimane.

Io: E tu sei sola?

Nutellina: Si. Va bene, sono la scrittrice, so che devi fare e quindi dammi sta cosa, fila da Emma. E buona fortuna!*Mostra il pollice alzato*

Io: Sei meno fangirl del solito ma ti ringrazio ciaoooo.

Chiuse il portone e io riiniziai a correre.

Raggiunsi la casetta giallo crema e bussai. Ma nessuno auto era parcheggiata nel vialetto, cosa che mi fece preoccupare.

Poi però notai la sua antenna dalla finestra e la chiamai

Io: Ti ho vista! Scendi giù, Emma!

Lei sembrò sentirmi e scese.

Aveva ancora addosso la mia felpa, cosa che mi rese felice, e guardava il basso.

Assunsi l'espressione più seria che sapevo fare.

Io: Dobbiamo parlare.

Emma: Entra...

Mi condusse in camera sua, ma mi sembrò di entrare nella gabbia delle giraffe. Erano ovunque! Cuscini, peluche, poster, sticker, tutto!

Mi sedetti sul letto accanto a lei e inizia a raccontare...

Speriamo mi creda...

Noremma~ La Nostra Storia💞💙🧡Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz