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POV'S Kyle:

Beth era stata grande, era riuscita a stordire i Vampiri ed ora stavamo combattendo contro gli ultimi rimasti in piedi. Speravo fossero riuscite ad uscire da quell'edificio e a mettersi in salvo. La nostra priorità era proteggerle al momento. I nostri tre cuori innamorati non sarebbero sopravvissuti all'idea che una di loro potesse essere in pericolo. Per quanto Austin non fosse all'altezza nè mia nè di Jérémy, se la stava cavando molto più che discretamente contro i Vampiri. Mi concentrai su un Vampiro, non riuscivo a farlo fuori e la cosa mi stava infastidendo parecchio. Se non riuscivo a staccare la testa ad un Vampiro mediocre, come avrei mai potuto vendicare mio padre ed uccidere Callum?! Mi fiondai sul vampiro ad una velocità sorprendente e gli tirai un pugno nello stomaco. Si contorse per qualche secondo, ma quando i suoi occhi incontrarono i miei e sulle sua labbra si fece spazio un ghigno maligno, un brivido freddo mi percorse la schiena: Stavo provando paura. Per la prima volta, dopo anni, nonostante tutto il mio allenamento per controllarla e reprimerla,  avevo paura. Paura che qualcuno potesse portarmi via da Beth. Feci un respiro profondo e cercai di ragionare per quanto la paura mi bloccasse. Non avrei permesso a nessuno di strapparmi a Beth e non avrei permesso a nessuno di farle del male. Unii le mani e mi concentrai, il calore era sempre più intenso. Staccai lentamente le mani fino a creare una sfera di fuoco. Rivolsi un sorriso, molto più che maligno, al Vampiro di fronte a me e lanciai la sfera infuocata contro di lui. La ferocia e la velocità con cui la scagliai, non diede al Vampiro il tempo di spostarsi: Lo colpì in pieno petto trapassandolo da parte a parte; poi cadde a terra, senza vita. 

"Kyle, alle tue spalle!" Urlò Austin. Mi voltai giusto in tempo per evitare un pugno dritto dritto in faccia. Ero furioso, i Vampiri non mi erano mai stati simpatici. Eccezzione fatta per Kate, li avrei uccisi volentieri tutti. Afferrai il Vampiro per il collo e lo incollai al muro. Lui, digrignò i denti facendo spuntare i canini. Pensava di intimorirmi? Non aveva ancora capito con chi aveva a che fare, mi sarei divertito a spaccargli tutti i denti. Gli sferrai un pugno dritto in faccia. I canini si spezzarono facendo urlare di dolore il Vampiro, che era ancora incollato al muro con le mie mani intorno al suo collo. Sputò un pò di sangue "IO TI UCCIDO!", Ringhiò lui.

Feci una risata amara :"Oh, non credo proprio amico. Voi stronzi non mi siete mai stati simpatici." Gli sferrai un forte pugno nello stomaco e lui si contorse per il dolore. Alle mie spalle sentii un tonfo. Mi voltai giusto per vedere Jérémy che abbatteva un altro Vampiro che cercava di sorprendermi alle spalle. Lo ringraziai con lo sguardo e tornai a concentrarmi sul Vampiro che avevo incollato al muro. Con la mano libera scagliai, contro di lui, un' altra sfera infuocata. Anche quest'ultimo cadde a terra senza vita. 

"Era l'ultimo! Forza, raggiungiamo le ragazze.", ci incitò Austin. Annuimmo. Dovevamo riprendere fiato, ma non ora e non qua. Avevo un bisogno quasi primordiale di abbracciare Beth, di stringerla a me e di sapere che stava bene. 

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Eravamo quasi arrivati al luogo dell' incontro quando Austin si bloccò di colpo:

"Ragazzi, è successo qualcosa alle ragazze". 

Mi si gelò il sangue nelle vene, sperai con tutto me stesso che non fosse successo niente a Beth. Dovevo proteggerla e se le fosse capitato qualcosa non me lo sarei mai perdonato. Cominciammo a correre ad una velocità supersonica. Quando raggiungemmo le ragazze il mio sguardo balzava da Kate a Astrid che piangevano. Beth non c'era. La mia Beth non era lì con loro, non era in salvo. Non era stato in grado di proteggerla. In poco meno di mezzo secondo sentii il mondo crollarmi addosso. Dovevo riaverla ad ogni costo. Dovevo salvarla a costo della mia stessa vita. Mi rialzai deciso a tornare in quell edificio per riprendermi quello splendore di Banshee, ma qualcuno mi bloccò per un polso:"Kyle, no. Non lo fare. Entrare lì dentro adesso sarebbe un suicidio. Avranno già chiamato altre guardie ed ora come ora non possiamo niente contro di loro. Ma ti prometto che torneremo a salvarla.", disse Jérémy.  

"No. Devo salvarla, non posso lasciarla a quei luridi bastardi succhiasangue."

"Kyle, ascoltami! Beth è la mia migliore amica e credimi se ti dico che con ogni cellula del mio corpo vorrei tornare là dentro e portarla via. Ma non possiamo ora e di certo non ti lasceremo tornare là da solo. Beth non lo vorrebbe. Se tu dovessi non farcela, lei, ne morirebbe. E tu non vuoi farla soffrire giusto?" Annuii lievemente Non potevo tornare, non ora. Mi avrebbero fermato con tutte le loro forze. Scivolai contro il muro e mi rannicchiai in un angolino con la testa tra le mani. Le lacrime cominciarono a scendere, mi sentivo così inutile. Qualcuno mi toccò delicatamente la spalla. Alzai lo sguardo ed incontrai due occhi marroni: lucidi, dispiaciuti, tristi e con una leggera sfumatura d'ira. 

"Kyle, torneremo a prenderla. Te lo prometto. è mia amica non la lascerei mai qua. Dobbiamo avere solo un pò di pazienza. Beth è forte e furba, se la caverà nel frattempo." Kate mi rivolse un sorriso dolce, ma non servì a calmarmi. 

"Grazie ragazzi." Ricambiarono tutti con un sorriso e ci dirigemmo tutti quanti a casa di Austin. Ero davvero grato a tutti loro per l'aiuto che volevano darmi. Avremmo tirato fuori Beth da quel posto. Dovevo e volevo saperla in salvo. Austin ci avrebbe ospitato per tutto il tempo neccessario a mettere giù e ad attuare il piano. Ora, il problema principale era la madre di Beth. Sarebbe rientrara l'indomani mattina verso le 8.30. Dovevamo assolutamente inventarci qualcosa.

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SPAZIO AUTRICE: Scusatemi, è corto lo so. Il prossimo capitolo sarà più lungo, promesso! :) A presto.

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