Otto

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Erano le 14.58 Jimin stava aspettando Jungkook, alle 15 in punto suonò il campanello di casa Park.
Jimin guardò dallo spioncino e c'era il musetto di Jungkook con in spalle lo zaino di scuola.
Jm:entra pure.
Jk:grazie
Jungkook rimase folgorato dalla bellezza della casa di Jimin era davvero moderna, sembrava quasi ricco ma Jimin è un ragazzo così onesto che non si sarebbe mai immaginato tutto questo lusso.
Jm:ehmm... Andiamo in camera mia?
Jk:s-si *guardandosi in giro e rimanendo ancora più scioccato*
Jm:ti piace la casa?
Jk:È stupenda.
Jm:grazie mille.

Pov's Jimin.

È la prima persona che entra in casa mia e non mi chiede che lavoro fanno i miei genitori, è davvero educato oggi e come tutti gli altri giorni è davvero bello...basta Jimin!!!è solo un tuo fottuto amico

Pov's Jungkook

Secondo me questa casa è bellissima ma non so se è sua, forse è dei nonni o forse della zia della prozia, o forse sono io scemo che mi faccio questi pensieri...credo che la terza opzione sia quella giusta.

Jm:hai portato il cartellone?
Jk:si...ah cacchio l'ho lasciato sulla bicicletta, aspettami lo vado a prendere.

Jimin iniziò a canticchiare una canzoncina, di cui non si ricordava il nome ma era estremamente bella.
Jungkook arrivò con il cartellone ma all'ascolto della voce pacifica ed eccellente di Jimin, Kook non ha fatto altro che assistere al piccolo paradiso che gli era stato offerto involontariamente.
Jimin agli occhi di Jungkook fu un angelo caduto dal cielo, una figura angelica.
Jk:sei bravissimo Jimin!
Jm:oh caxxo mi hai fatto prendere un infarto!
Jk:ahahahahaah... Dai mettiamoci al lavoro.
Jm: ahahah...si vuoi mangiare?
Jk:ah ehmm... No grazie *disse in modo imbarazzato*

𝐲𝐨𝐮 𝐬𝐚𝐯𝐞𝐝 𝐦𝐞☀︎︎~𝐉𝐈𝐊𝐎𝐎𝐊~Donde viven las historias. Descúbrelo ahora