Capitolo 4

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Dovetti fare un piccolo stop al bagno e così approfittai per mettermi più comoda,alla fine decidemmo di fare prima allenamento e i jeans non mi sembravano la scelta più adatta, infilai velocemente un leggings ed un top corto e delle scarpe da tennis per poi raggiungere Wanda nella stanza per gli allenamenti.
"Eccomi, scusa alla fine mi sono anche cambiata" le dissi, "oh..lo vedo, ehm, fa niente, ora alleniamoci", era strano il suo tono di voce, quasi come se avesse perso la concentrazione, chissà a cosa starà pensando, "iniziamo con il sacco o con il corpo a corpo?" Chiesi, "per scaldarci conviene usare prima il sacco, poi si può passare avanti" mi disse. Presi il sacco e lei si mise dietro di esso, diedi prima un colpo poi un gancio destro e un doppio colpo sinistro, avevo fatto pugilato per 5 anni quando ero più piccola, la mia bravura non passò inosservata alla ragazza, "wow, ci sai fare devo ammettere" esclamò dopo un po'," beh mio padre era un allenatore e per 5 anni mi sono allenata con lui nella sua palestra mentre facevo anche calcio" le confessai, "mi stupisci sempre di più Rebecca Rogers" rispose, diventai un po' rossa ma cercai di non farglielo notare, "bene ora switch, tocca a te", dissi alla strega.

WANDA'S POV
Era il mio turno e un po' mi vergognavo,non ero brava quanto lei, e poi, non credevo di avere la concentrazione per farlo, cavolo quel  leggings mi stava distraendo e non poco, risaltava  tutte le sue forme e, "Wandaaa, ci sei?" La sua voce mi risvegliò dai miei pensieri e un po' imbarazzata decisi finalmente di mettermi in posizione, "non aspettarti chissà quale bravura Rogers, piuttosto ho bisogno di una mano qui" dissi facendola ridere, che bello il suo sorriso, era contagioso, "aspetta allora, vengo a darti una mano", tempo tre secondi il suo corpo aderiva alla perfezione con il mio, era una sensazione abbastanza destabilizzante, pensavo a tutto meno che a seguire i movimenti che mi indicava con le braccia, "hey tutto bene? Magari l'allenamento non era una buona idea, ti vedo.." si fermò per un secondo, io non mi voltai, "persa", non le diedi il tempo di andare oltre, mi piegai e feci un giro rasoterra perfetto con la mia gamba in modo da farla cadere, "ora ti sembro persa?" Le dissi, era visibilmente sorpresa e come mi rialzai la aiutai, "devo dire che il sacco non è il tuo forte ma il corpo a corpo sicuramente lo è" esclamò mentre si alzava, "bene ora andiamo a fare una doccia,poi mentre aspettiamo la pizza possiamo vedere un film", annuí e successivamente tornammo alle rispettive camere per darci una ripulita, non riuscivo a pensare ad altro che non fosse il suo corpo,il viso angelico, i suoi occhi bellissimi, 'Wanda devi mantenere la calma, è solo una tua collega' mi lavai velocemente per evitare di continuare a pensare alla ragazza, uscii dal bagno e sentii bussare, "entra", "Wanda volevo dirti che io sono proo.." si fermò sull'uscio della porta e deglutii rumorosamente, "c'è qualcosa che non va?" Cavolo magari avrei dovuto dirle che ero in accappatoio ma non pensavo potesse turbarla, "no ehm, è tutto okay, solo che, ehm, non mi aspettavo che non fossi vestita", ci fù qualche secondo di silenzio imbarazzante ma poi parlò, "ti aspetto in sala, però sbrigati", uscí facendo un sorriso così smagliante che mi fece sorridere di riflesso, decisi di muovermi e raggiungere la ragazza.

REBECCA'S POV
'Cazzo, non me lo aspettavo, non era nemmeno nuda e sono rimasta senza parole come se lo fosse stata, magari l'avrò fatta sentire a disagio, oddio magari dovrei parlarle? Non vorrei mai che pensasse male', prima che la mia mente potesse andare altrove la ragazza superò la tenda ed entrò nella stanza, si avvicinava sempre di più, "posso sedermi qui?" Mi chiese con così tanta gentilezza, "certo, non c'è nemmeno bisogno di chiedere" , la feci passare e si sedette, misi in mezzo un contenitore, presi le mie caramelle preferite e iniziai a metterle tutte lì dentro, "tra poco dovrebbe arrivare la pizza sai?" La sua voce era molto offuscata, nemmeno stavo prestando troppa attenzione, il suo profumo mi pervase le narici e iniziai a perdermi nella sua bontà, "mi hai sentito?" La sua voce ora decisamente più alta mi risvegliò, "si ero impegnata a non farne cadere nemmeno una" dissi la prima cosa che mi passò per la testa, "mh okay, comunque ti ripeto, non mangiarne troppe che tra poco arriva la cena" disse ridendo, "tranquilla, sono per dopo, tanto ormai è abbastanza tardi per iniziare il film e non mi va troppo di vederlo, sarò sincera," confessai, "menomale che lo hai detto, non volevo farti rimanere male ma nemmeno a me andava" iniziammo a ridere tutte e due, "prometti che d'ora in poi ci diremo la verità anche per queste cacate?" Mi mise il mignolo davanti, "certo streghetta" le dissi stringendo le due dita. Ci fú un silenzio nei secondi a seguire, posai lo sguardo sulla ragazza e notai che i suoi occhi cercavano i miei, non appena si incontrarono un brivido mi pervase il corpo, era come se i suoi occhi mi stessero parlando, non so esattamente cosa cercassero di dire, li guardavo e basta perché mi ipnotizzavano, per un secondo, gli occhi della strega cambiarono direzione e si posarono sulle mie labbra, cosa che non mi passò affatto inosservata, stavo per spostarle i capelli dal viso ma prima che riuscissi ad alzare il braccio il suo telefono squillò facendoci quasi sobbalzare, mi guardò quasi nervosamente e rispose "pronto?" "Signora sono il fattorino, sono qui fuori" si sentì dall'altro lato del telefono,"si arrivo, mi dia un minuto per prendere i soldi, quanto le devo?" Disse mentre andava via, rimasi per qualche secondo seduta sulla poltrona, non sapevo per quale motivo ma quando ero con Wanda sentivo cose che non avevo mai sentito prima, ho sempre saputo mi piacessero le ragazze e avevo già avuto qualche cotta ma non avevo mai provato queste sensazioni con nessun'altra. Diedi poco peso alla questione, magari ci tenevo un sacco, fatto sta che non poteva piacermi una collega di lavoro e per di più un'amica di mio fratello. Mi alzai e raggiunsi la tavola dove c'era Wanda che sistemava le pizze e apparecchiava, "hey aspetta ti do una mano" cercai di aiutarla poiché non riusciva a prendere i bicchieri in alto, come glieli porsi notai che eravamo abbastanza vicine, disse soltanto "grazie", abbassò gli occhi e andò a sedersi, "vieni o no?", "arrivo" le dissi per poi andarmi a sedere di fronte lei e così iniziammo a mangiare.

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