Capitolo 45: Neil

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La vedo sgranare gli occhi per un millesimo di secondo "Tu.." Non prosegue la frase e lancia lo sguardo tra la folla fermandosi su ragazza biondina che balla con un cliente stra-ubriaco. Mi mette decisamente il nervoso il fatto che si lasci toccare così per soldi, nessuna ragazza dovrebbe farlo. 

"Net-Neil, dove stai andando così di fretta? Fatti offrire qualcosa da bere" Riporta velocemente lo sguardo su di me, lo vedo con la coda dell'occhio, e cerca di minimizzare l'errore che ha appena commesso, ma è tardi. Supero la rossa che prova a trattenermi per un braccio senza successo.

Levo di mezzo il ragazzo ubriaco e faccio finta di non sentire i suoi insulti.

Lei non si è accorta del cambio di partner, dato che è avvenuto alle sue spalle, e continua a muovere i fianchi a ritmo di musica. La assecondo per un po' mentre respiro l'odore del suo shampoo che mi è così familiare. Le scosto i capelli portandoli tutti sulla spalla destra.

Amy.

È un ovale, chiaro e lucido come se potesse riflettere le luci del locale. Ha dei bordi frastagliati come se la ferita si fosse aperta e rimarginata più volte. Quella piccola cicatrice è un faro e io sono una barca che si era persa per mare a lungo. È la mia Amy e in questo momento la cicatrice la rende ancora più perfetta ai miei occhi.

Mi piego sul suo collo e le lascio un bacio, lei rabbrividisce e si gira.

Le sue labbra si separano stupite per un attimo, ma torna subito normale.

Faccio pressione sui suoi fianchi per riportarla di schiena e lei si lascia guidare.

Con una mano la trattengo per la pancia per evitare che si allontani, ma inaspettatamente vi poggia la sua sopra e si appiattisce contro il mio petto.

Non sento il suo respiro a causa della musica che vibra tra i corpi, ma sento il suo torace espandersi lentamente e trattenere un sospiro.

Da quanto tempo desideravo che tornasse così vicina. Respiro il suo profumo e mi torna in mente quando eravamo andati al centro commerciale a cercare il regalo per Brianna.

Schiaccia il suo sedere contro il mio bacino e sto per perdere la testa, così ora tocca a me farla perdere a lei: una piccola vendetta.

Può mentire a tutti con le parole, ma il corpo non mente mai.

Torno a baciarle il collo e un sospiro lascia le sue labbra.

La mano che non è sopra la mia, cerca la mia coscia e quando la trova ci si aggrappa con tutte le forze.

Rabbrividisce quando le faccio scorrere le dita lungo il braccio e le nostre dita si intrecciano con forza.

Il corpo non mente e quel corpo reagisce così solo al mio tocco: è la mia Amy.

Levo la mano dalla sua pancia sapendo che non scapperà e le accarezzo il piccolo squarcio sulla pelle. Le sue scapole si avvicinano scosse da un'ondata di energia che passa dal suo corpo al mio.

Non ce la faccio più, ho bisogno di vederla.

Afferro con due dita il nastro che lega la maschera di pizzo nero e lascio che cada per terra.

Con quella maschera crollano le sue sicurezze: la schiena di Amy si schiaccia sul mio petto e le sue mani afferrano le mie braccia incrociandole sulla sua vita. Sarebbe un abbraccio romantico se la sua intenzione non fosse quella di immobilizzarmi e impedirmi di farla girare per guardarla.

"Amy"

Sento la terra sotto i nostri piedi crollare quando lei tira un sospiro teso.

"Amy"

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