17 years ago

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Pioveva

Dazai guardava la pioggia tamburellare sulla strada polverosa dalla porta, aperta come al solito.

Era arrivato da poche ore e non poteva, come desiderava, andare a salutare Taro, Chuuya, Eri e Iki, pioveva troppo.

Non aveva mai odiato la pioggia come in quel momento. Prima di allora non gli era mai importato particolarmente di che tempo faceva fuori, con la pioggia o con la neve, con il sole o il vento tanto lui sarebbe rimasto in casa a sorbire per ore interminabili i pesanti insegnanti privati assunti dai suoi per togliersi il peso di portarlo a scuola.

Il suono tamburellante della pioggia gli stava facendo venire il nervoso.

Voleva vedere i suoi amici, continuava a pensare con insistenza e gli sembrava che la pioggia stesse ridendo di lui e dei sui pensieri.

Che male c'è se dopo nove mesi voglio vedere i miei amici? Perché non posso?

Un rumore proveniente da fuori lo fece sobbalzare, si affacciò appena dalla porta scorrevole aperta quel tanto che bastava per venire travolto da qualcuno e finire sdraiato per terra sul pavimento di legno.

- Dazaiiii.

Il bambino, sdraiato sul pavimento si ritrovò con qualcuno aggrappato al collo.

- Brutto stupido, io ti aspettavo alla spiaggia, nel nostro luogo segreto.

Dazai a fatica si mise seduto e massaggiandosi la fronte osservò il bambino seduto a cavalcioni su di lui.
Aveva i capelli rossi bagnati fradici e incollati al viso, gli occhi nonostante l'espressione corrucciata delle sopracciglia, brillavano di gioia.

- Chuuya?

- Mi sei mancato, stupido.

Il bambino appena arrivato lo strinse forte tra le braccia nascondendo la faccia bagnata nel suo collo in modo infantile.

- Stupido, stupido, stupido.

Dazai si ritrovò sorpreso a ricambiare l'abbraccio finché non si rese conto che non solo i capelli di Chuuya erano bagnati, ma anche tutti i vestiti.

- Ora mollami, mi sta bagnando tutto.

Chuuya alzò uno sguardo birbante su di lui.

- Guarda che ora sei al mare stupido, se non sei sempre bagnato non è divertente. In più io ti aspettavo al rifugio!

Dazai guardò la pioggia arrabbiato:

- Ma piove.

- Guarda che la pioggia è sempre acqua, è acqua come quella del mare in cui ci facciamo il bagno e in più se ti bagni ti asciughi.

Dazai non rispose e continuò a guardare male la pioggia come se la stesse soppesando e valutando. Poi guardò di nuovo Chuuya, stavo cominciando a sentire i propri vestiti un po' troppo bagnati.

- Spostati nanetto, mi stai bagnando i vestiti.

Chuuya si spostò, lo guardò male dall'alto.

- Guarda che io sto ancora crescendo.

Detto questo Chuuya con un sorrisetto da monello spinse Dazai giù dalla veranda della casa di sua nonna, dritto con la faccia in una pozzanghera.

- Bagnati un po' che ti fa bene, stupido. E poi senti che buono il fango? Dovrebbe piacerti, no?

Dazai si tirò su sputacchiando, ora era sul serio bagnato fradicio dalla testa ai piedi e come se non bastasse continuava a piovergli acqua addosso inzuppandolo sempre di più.

- Sei permaloso, eh Chuuya?

- Non sono permaloso, stupido.

- Sì, che lo sei! Ti sei arrabbiato per niente. Non meritavo di affogare in una pozzanghera.

Si lamentò Dazai tirandosi su da per terra. Prima che potesse anche solo pensare di tornare all'asciutto e al riparo della veranda, Chuuya gli saltò addosso spiaccicandolo di nuovo a terra.

- Stupido.

- Smettila di chiamarmi stupido, sei benissimo che non lo sono.

- Sì, che lo sei.

Rise Chuuya, che per impedire a Dazai di alzarsi era sdraiato a pancia in giù sopra di lui, non curandosi del fatto che si stava bagnando ancora di più.
Dazai quando sentì il petto di Chuuya sussultare contro il suo per le risate non potè non sorridere, mentre sentiva agitarsi nel suo stomaco qualcosa di strano.

Pioveva e lì per terra c'era freddo, ma il corpo di Chuuya a contatto con il suo lo teneva al caldo mentre uno strano brivido simile alla gioia immensa di essere di nuovo lì, in compagnia di quella peste, lo rendeva tutto un fremito.

Timidamente e quasi senza volerlo Dazai si ritrovò ad abbracciare Chuuya stringendolo forte.

- Che cosa fai, scemo? Se volevi un abbraccio bastava dirlo.

Dazai stava per ribattere quando la voce di sua nonna lo precedette:

- Per tutti gli dei, ragazzi, cosa ci fate per terra? Siete tutti bagnati. Venite dentro ad asciugarvi subito se no vi prendete un raffreddore.

Il piccolo Chuuya mente Akane-San parlava si era tirato in piedi e aveva chinato il capo imbarazzato.
Dazai invece si era messo seduto con espressione contrariata, l'allontanamento di Chuuya aveva creato in lui una strana sensazione di vuoto.

Si guardò smarrito il petto e quando alzò la testa il suo sguardò incrociò quello luminoso e vitale di Chuuya. Il bambino gli stava porgendo una mano.

- Forza alzati, stupido. Tua nonna ha detto di cambiarci mentre ci prepara il tè caldo. Non hai sentito?

Dazai scosse la testa, no, non aveva sentito. Poi guardò la mano un po' perplesso e piano, quasi esitante la prese. Chuuya lo tirò su energicamente e poi senza mollarlo lo trascinò dentro in casa.

- Osamu, caro... Presta una maglietta e dei pantaloni al piccolo Chuuya, è tutto bagnato.

Disse Akane a suo nipote sentendoli entrare.
Dazai sbuffò:

- Ma è così piccolo che gli starà tutto enorme.

Chuuya gli tirò una spallata.

- Piantala, stupido. Mi va bene tutto.

Dazai sospirò e portò il bambino fino alla sua stanza dove gli procurò, dalla propria valigia che non aveva ancora disfatto, dei vestiti che come previsto gli stavano grandi.

- Vedi di stanno grandi.

Akane dalla cucina gridò di raggiungerla che il the era pronto stroncando così sul nascere uno dei soliti battibecchi dei due bambini.
Chuuya e Dazai la raggiunsero e davanti ad una tazza di tisana calda e una merenda abbondante, Akane non aveva preparato solo il the, recuperarono in fretta calore corporeo e il buon umore.
Dazai sospirò soddisfatto mentre guardava Chuuya parlare con sua nonna. Amava tutto ciò, era finalmente tornato a casa.

E per tre mesi poteva essere sul serio felice.

A. A.

AHHHH ECCOMI CE L'HO FATTA.

Non va bene, sono in ritardo per i miei standard, vi chiedo scusa.

Oggi ho ufficialmente finito le verifiche (non so voi come state messi, ma se ce l'ho fatta io potete farcela anche voi) quindi pian piano dalla settimana prossima spero di riuscire a tornare ad aggiornare più frequentemente. Mi manca il mio piccolo Dazai (':
Mi toccherà sbrigarmi a far scoprire che fine ha fatto se no qui mi deprimo.

A presto spero. :3

Soukoku - The AnchorWhere stories live. Discover now