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i capelli del sedicenne erano divenuti un ammasso disordinato spiaccicati contro il petto del maggiore, quello che ora era scoperto a causa della camicia bianca sbottonata – e non s'era ricreduto, jisung, minho aveva un fisico così maledettamente ...

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i capelli del sedicenne erano divenuti un ammasso disordinato spiaccicati contro il petto del maggiore, quello che ora era scoperto a causa della camicia bianca sbottonata – e non s'era ricreduto, jisung, minho aveva un fisico così maledettamente bello.

si sentiva davvero piccolo tra le sue braccia, le mani grandi e mascoline del diciottenne (che, chiariamo, non aiutavano affatto jisung a pensare lucidamente) avevano cominciato a carezzare lentamente le sue cosce pallide, talmente lentamente che al piccolo erano venuti i brividi.

come se fosse stato ipnotizzato, non riusciva a staccare gli occhi dalla loro figura rifletta nello specchio di quel camerino; non ci riusciva proprio, e la sua voglia di andare via morì del tutto quando minho prese a lasciargli dei baci sotto l'orecchio.

« hyung... » mormorò, insicuro che il maggiore l'avesse sentito dato che la sua sanità mentale stava andando a puttane e insieme ad essa pure la sua voce, e minho fece salire le mani sui suoi fianchi, stringendoli possessivamente – come se non avesse marchiato già in precedenza il territorio.

« sei la principessa più bella di tutte, jisung » la voce di minho era rauca, lo stesso ghigno di prima s'era insinuato sul suo volto angelico e ora anche lui fissava la figura del ragazzino rifletta in quello specchio – « guardati, guarda quanto sei bello così » continuò, le mani lasciavano carezze circolari sui fianchi stretti del minore.

era vero, jisung si sentiva proprio bello in quel modo, con quella gonna fin troppo corta e con le cosce fottutamente scoperte; si sentiva bello, come mai s'era sentito, e non voleva rimuoverla per alcun motivo.

minho lo aveva costretto ad indossare una gonna di jeans, quest'ultima gli arrivava a malapena fino a metà coscia e, nonostante di sotto fosse mezzo nudo e gli avessero sempre insegnato che le gonne potevano indossarle solo le donne, lui si piaceva – gli piaceva come quel pezzo di stoffa calzava su se stesso, e soprattutto, gli piacevano le mani di minho che andavano ad infilarsi al di sotto di quell'indumento.

« n– no! hyung, siamo in pubb– » il suo notevole disappunto venne ben presto fermato dalle labbra di minho, il maggiore aveva afferrato bruscamente il suo volto con la mano libera e aveva fatto unire le loro bocche in un bacio che, ora come ora, di casto non c'aveva un bel nulla.

le guance di jisung s'arrossarono, e divennero la rappresentazione vivente di due pomodori quando si staccò da quel bacio rimasto vivido nella sua mente anche giorni dopo (ma magari questo dettaglio tralasciamolo! han jisung è orgoglioso) e dal retrogusto un po' violenti – le labbra del maggiore s'erano scagliate contro le sue fugacemente, bagnando le due mezzelune rosee e marchiandone, rivendicandone, proprietà, e a minho piaceva da morire farlo.

e sempre le due mezzelune, ben presto, si ritrovarono a lasciare baci sul collo del più basso – minho, osservatore vigile, aveva capito che quello fosse il punto debole del più piccolo, ora totalmente sotto al suo controllo – che, flebilmente, faceva scappare gemiti dalla sua bocca.

FALLING IN LOVE WITH LEE MINHO, minsungजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें