Capitolo 7

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1° settembre 2019- Gran Premio del Belgio

Guardai la gara dal divano di casa nonostante non ne avessi voglia ma mi ricredetti quando Charles Leclerc vinse il suo primo gran premio in carriera arrivando davanti alle due Mercedes, Lando invece si era dovuto ritirare a pochi metri dal traguardo rovinando così quella che era stata una delle sue migliori gare della stagione; sinceramente non fui così tanto dispiaciuta per lui: non mi aveva più cercata e non aveva fatto niente per riconquistare la mia fiducia.

Si, il mio era un comportamento infantile e lui mi aveva detto che se avessi cambiato idea ci sarebbe stato, ma insomma... tutti sanno come funzionano le ragazze! Non basta certamente un "se cambi idea io ci sono, non c'è stato niente tra noi" per risolvere tutto, non mi aveva nemmeno spiegato perché gli avesse mandato quella foto o perché gli avesse chiesto di passare da lei, e io dovevo farmi bastare quelle frasi per perdonarlo? Neanche per idea! Avrei continuato ad ignorarlo finché non mi fosse passata la cotta che avevo, infondo non lo avrei più rivisto, avevo persino detto ad Andrew che non sarei andata a Monza per un impegno dell'università, non sembrò molto convinto ma non disse niente.

Verso sera scesi in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e trovai mia madre intenta a preparare la cena, chiacchierammo un po' delle nostre vacanze e poi tornai in camera, sbloccai il telefono e tra le varie notifiche di Instagram trovai una richiesta di messaggi di Carlos Sainz Jr. il compagno di squadra di Lando, alzai gli occhi al cielo: volevo che Lando facesse qualcosa o mi desse spiegazioni ma mandare il suo amico a parlarmi era veramente pessimo come gesto, avrebbe dovuto metterci lui la faccia. Aprii la chat: "Ciao 😊 non ci conosciamo ancora ma presumo tu sappia chi sono, ci tengo a precisare che Lando non sa che ti sto scrivendo e si arrabbierebbe molto se lo scoprisse quindi ti chiedo di farlo rimanere tra noi 😉 Il fatto è che Lando non fa che parlare di te ed è sempre di pessimo umore, so che verrai a Monza la prossima settimana e volevo chiederti se ti andrebbe di vedere la gara dai nostri box, a Lando farebbe molto piacere e magari potrete parlare e chiarirvi, fammi sapere!" rilessi il messaggio un paio di volte per assicurarmi di aver capito bene, che faccia tosta questo Carlos Sainz! Se Lando avesse voluto chiarire con me avrebbe potuto benissimo scrivermi o chiamarmi invece di scomparire. Scrissi e cancellai più volte la risposta: "Ciao Carlos 😊 Lando mi ha parlato molto di te! Se ti ha detto lui che ci sarò a Monza sappi che si sbaglia; per quanto mi riguarda non c'è niente da chiarire, è lui che è scomparso senza darmi nemmeno una spiegazione su quanto è successo! Come può aspettarsi che io lo perdoni? Il pessimo umore se l'è creato da solo, mi dispiace!" inviai tutto di getto sapendo che se avessi continuato a cancellare avrei finito per non rispondere proprio, Carlos visualizzò il messaggio ma non rispose: immaturo tanto quanto il suo amico.

Andai a dormire nervosa e arrabbiata dopo aver raccontato tutto ad Isa e Margot, avevo bisogno di sentirmi dire che non stavo esagerando e che doveva essere Lando a fare il primo passo e dimostrare di tenerci, altrimenti poteva benissimo non farsi vedere mai più, poi questa cosa di dire agli amici di scrivermi, ridicolo ed infantile. L'indomani mi svegliai di pessimo umore e decisi di andare a correre per sciogliere un po' la tensione, dopo un'ora e mezza di corsa tornai a casa per fare una doccia e poi uscire con Isa e Beatrice per aggiornare quest'ultima su quanto successo; la colazione si rivelò più lunga del previsto e così decidemmo di rimanere fuori anche per il pranzo.

Stavo per addentare l'ultima fetta di pizza quando il mio cellulare iniziò a squillare: mia madre mi stava chiamando, chiusi la chiamata intenzionata a scriverle dopo che ero a pranzo fuori ma due secondi dopo mi arrivò una chiamata da Margot mentre anche i cellulari delle mie due amiche avevano iniziato a squillare, ci scambiammo delle occhiate confuse e alzammo i cellulari per rispondere; capii che avevamo ricevuto la stessa notizia quando appoggiamo il cellulare sul tavolo e ci guardammo per quella che sembrò un'eternità: Lando Norris era a casa mia e stava chiedendo di me.

Il tragitto Firenze-Fiesole non fu mai così veloce ma allo stesso tempo lungo: Isa si era offerta di guidare la mia macchina perché riteneva io fossi sotto shock e a pensarci bene non aveva tutti i torti, non mi sarei mai aspettata di ricevere una chiamata del genere, volevo che facesse qualcosa di plateale certo, ma non così plateale! Cioè 24 ore prima stava guidando una monoposto a più di 1000 Km di distanza e ora si trovava sul divano di casa mia ad attendere il mio ritorno in compagnia dei miei genitori che non avevano idea che io frequentassi un pilota; in tutto questo non sapevo nemmeno cosa dirgli e cosa aspettarmi da lui: l'avevo forse fatto arrabbiare scrivendo con quel tono a Carlos? Non che mi importasse, avevo tutte le ragioni per dire quello che avevo detto. Nel frattempo eravamo arrivate davanti all'ingresso, scesi dalla macchina il più in fretta possibile per poi cambiare idea e tornare indietro a specchiarmi, come sospettavo: avevo l'aspetto di una pazza con i capelli spettinati e il trucco sbavato, era ovvio che Lando non avrebbe dovuto vedermi in quelle condizioni. «Dobbiamo entrare dalla cucina e dobbiamo andare in camera mia, devo darmi una sistemata» sussurrai alle mie amiche facendo cenno di seguirmi in silenzio, arrivate davanti alla porta controllai che all'interno non ci fosse nessuno ed entrammo in punta di piedi ben attente a non fare rumore mentre nella stanza affianco Lando stava subendo una raffica di domande dai miei genitori e soprattutto dalla piccola Elena. Arrivammo in camera senza essere scoperte, mi sistemai velocemente il trucco, spazzolai i capelli e mi spruzzai un po' di profumo, perché non guasta mai, e uscimmo sul pianerottolo e fu in quel momento che realizzai: «Ragazze, dobbiamo uscire di nuovo e rientrare altrimenti si accorgerà che mi sono sistemata e capirà che mi importa!» sussurrai alle mie migliori amiche, Beatrice alzò gli occhi al cielo «Ma a te importa.» disse a denti stretti mentre Isa sbuffava «Certo che mi importa ma lui non lo deve sapere ok??» risposi iniziando a scendere le scale attenta a non fare il minimo rumore.

«Siamo arrivate!» urlai facendo il più rumore possibile in modo da non destare sospetti, vidi Lando alzarsi immediatamente dal divano, tra le mani aveva un enorme mazzo di rose, mi voltai verso le mie amiche in cerca di qualche consiglio ma le loro attenzioni erano tutte rivolte a mio fratello Marco che era venuto verso di noi «Isa! Bea! Vi posso offrire qualcosa da bere fuori in giardino?» disse prendendole a braccetto, lo fulminai con lo sguardo per avermi portato via la mia fonte di sostegno emotivo, sbuffai ed entrai in salotto «Scusate il ritardo, c'era molto traffico per strada!» dissi salutando i miei genitori e le mie due sorelle, che ridacchiarono «Vi lasciamo soli» disse mamma sorridendomi calorosamente mentre lasciava la stanza «Vi ho viste entrare dalla cucina!» sussurrò Margot facendomi l'occhiolino e mettendomi in imbarazzo, la spintonai un po' mentre usciva e fu allora che rimasi sola con Lando.

«Sei carina quando parli in italiano, anche se non ho capito cosa vi siete detti» disse un po' imbarazzato « E questi sono per te» aggiunse porgendomi il mazzo di rose, lo ringraziai e mi sedetti sulla poltrona lì vicino «Carlos mi ha detto che non verrai a Monza e così sono venuto qui, ci ho messo tutta la mattina a trovare la casa giusta e quando sono arrivato tu non c'eri e i tuoi genitori non sapevano niente ed è stato tutto molto imbarazzante» continuò rilassandosi un po', annuii non sapendo cosa rispondere «Lo so che avrei dovuto darti delle spiegazioni invece di andarmene quella sera ma non sono bravo in queste cose: quindi dimmi cosa vuoi sapere e risponderò a tutto» disse sporgendosi in avanti per afferrare la mia mano, glielo lasciai fare «Perché Max mi aveva mentito quella sera? Se non stavi facendo niente perché ha mentito dicendo che eri con lui?» gli chiesi lasciando che tutta la rabbia che avevo represso si sfogasse, Lando sospirò «Onestamente non lo so, gli avevo detto che sarei uscito qualche secondo e lui si è inventato quelle cose, abbiamo discusso su questo, non doveva farlo» annuii non del tutto convinta della risposta «E cosa ci facevi fuori con quella?» fu veloce a rispondere: «Me lo aveva chiesto lei, ripensandoci adesso non lo avrei fatto, avrei dovuto immaginare cosa voleva ma sono stupido» disse coprendosi il volto con le mai, sospirai «Si lo sei» gli dissi fredda, Lando mi prese entrambe le mani e inchiodò il suo sguardo nel mio: «Lo sono. Ma il punto è Mia, che non ho la minima idea di cosa sto facendo, non so se te ne sei accorta ma non sono proprio un Don Giovanni, non ho mai avuto la fila di ragazze e non mi è mai importato particolarmente ma adesso mi si buttano addosso e non ci sono abituato, non so come comportarmi quando succede e faccio questi casini» disse facendomi ridacchiare nonostante fosse serio «Sei vergine?» gli chiesi prima ancora di realizzare cosa fosse appena uscito dalla mia bocca, me ne pentii subito, temendo di averlo in qualche modo offeso ma lui scosse la testa e ridacchiò «È questo quello che ti è venuto in mente dopo tutto il mio discorso?» chiese ridendo, scoppiai a ridere anche io: «Stavi facendo il tragico dicendo che non hai esperienza con le ragazze, la domanda sorge spontanea» risposi facendo spallucce «Bene, sono venuto fin qua e mi sono reso ridicolo, ora mi puoi perdonare per essere un idiota?» chiese speranzoso, annuii e mi alzai per sedermi accanto a lui, appoggiai la testa sulla sua spalla e questa volta Lando si rilassò al mio tocco.

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⏰ Terakhir diperbarui: Apr 08, 2021 ⏰

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