Capitolo 1

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9 agosto 2025

Domani mi sposo e ancora non riesco a crederci; se sei anni fa mi avessero detto che avrei sposato un pilota di Formula 1 probabilmente mi sarei messa a ridere, ancora di più se mi avessero detto che quel pilota sarebbe stato Lando Norris, eppure eccomi qui; in una magnifica villa inglese circondata dalla mia famiglia e dai miei amici più cari mentre il mio futuro marito dorme un paio di stanze più in là.

Io, invece, a dormire non ci riesco proprio, sono troppo agitata e impegnata a rivivere ogni istante della nostra relazione; il primo incontro, il primo appuntamento, le prime litigate, il primo bacio, i mesi passasti lontani a causa del suo lavoro.... Ogni ricordo, bello o brutto che sia è quello che siamo adesso e non cambierei niente di tutto ciò che abbiamo passato perché ci ha portati fin qui.

Ma come siamo arrivati a questo punto? Immagino ve lo starete chiedendo in molti e io sono qui proprio per raccontarvelo; innanzitutto lasciate che mi presenti: mi chiamo Mia Richards e ho 26 anni e questa è la storia di come ho conosciuto il ragazzo che mi ha sconvolto la vita.

Maggio 2019

La mia famiglia è una famiglia particolare, mio padre è inglese e mia madre italiana, si sono conosciuti in Francia quando avevano 21 anni e da quel momento non si sono più lasciati e hanno avuto ben 4 figli: Margot, classe 1996, Marco, di un anno più piccolo, poi ci sono io, Mia, e infine la più piccola e viziata della casa, Elena, nata ben 8 anni dopo di me.

Un'altra particolarità della mia famiglia è la passione per la Formula 1, mio padre ne è totalmente ossessionato, perciò immaginate la sua reazione quando, nel 2016, mio cugino Andrew entrò a far parte del team di ingegneri della Mercedes! Ne parlò per mesi e mesi, continuava a ripetere che era il nipote migliore del mondo e che, grazie a lui avrebbe potuto finalmente conoscere Lewis Hamilton, a suo dire il più grande pilota di tutti i tempi. Io, avendo preso da mia madre, ero ferrarista fino al midollo e rimproveravo mio cugino per essersi unito al "nemico".

Fu proprio grazie a mio cugino che incontrai Lando per la prima volta: era il 24 maggio 2019 e stavo vagando per il paddock del Gran Premio di Monaco in cerca della motorhome della Mercedes; ogni anno mio cugino era solito invitarci a uno o più Gran Premi a cui potevamo assistere dai posti più esclusivi, oltre a poter incontrare i piloti nel box.

Dunque, stavo camminando nel paddock senza avere la minima idea di dove stessi andando, e ad essere sincera non me ne importava molto ma Andrew voleva assolutamente vedermi al più presto per dirmi qualcosa riguardo la gara di domenica; nel paddock non si respirava la solita aria frizzante che ti fa venire i brividi lungo la schiena e le farfalle nello stomaco infatti, solo 4 giorni prima il pluricampione del mondo Niki Lauda ci aveva lasciati per sempre, un duro colpo per la Mercedes ma anche per i tifosi del cavallino rampante e per il mondo della Formula in generale: Niki era un campione, una figura di riferimento per tutti i giovani piloti, la prova vivente che con forza e determinazione si può vincere qualsiasi cosa.

La sua scomparsa aveva colpito profondamente l'intero circus e l'insolita atmosfera del paddock ne era la conferma, qualche pilota veniva intervistato qua e là, alcuni camminavano parlando tra loro, altri da soli, diretti ai loro box forse, ma non c'era quella solita aria elettrizzante. Tra questi piloti c'era uno degli ultimi arrivati sulla griglia, Lando Norris, pilota inglese della McLaren, approdato nella massima categoria dopo un secondo posto in Formula 2; al primo posto c'era finito George Russell, suo connazionale e amico, che ora correva con la Williams.

Decisi di avvicinarmi per chiedergli una foto, dopotutto un giorno sarebbe potuto diventare campione del mondo, accettò sorridendo e ci scattammo qualche selfie assieme, poi notò il pass che avevo al collo su cui torreggiava la scritta "Mercedes AMG-Petronas", «Ehi, sei ospite della Mercedes?» chiese divertito, risi anche io annuendo: «Si, mio cugino è un ingegnere e spesso mi invita alle gare, non ero mai stata qui a Monaco però.» gli spiegai, poi pensai che lui sicuramente conosceva il paddock meglio di me e coì gli chiesi dove fosse la motorhome del team tedesco «É vicina a quella della McLaren, se vuoi ti accompagno visto che sto andando lì!» rispose un po' incerto, lo ringraziai e iniziammo a camminare fianco a fianco; non parlammo molto, anzi non parlammo proprio, le ultime parole che mi rivolse quel giorno furono un "Io sono arrivato, tu devi andare di là" accompagnato da un gesto della mano, io lo ringraziai e mi allontanai spedita.

Quando arrivai da mio cugino gli raccontai lo strano incontro e lui rise di gusto, mi spiegò che Lando era un ragazzo un po' strano e molto riservato e forse addirittura un po' timido; la conversazione riguardo Lando terminò così e non ci pensai più, nel frattempo Andrew mi spiegò che la domenica prima della gara si sarebbe svolta una piccola commemorazione per Niki e che tutti avremmo indossato il caratteristico berretto rosso che Niki era solito portare dopo l'incidente.

La gara si concluse con una vittoria di Hamilton, che sabato aveva anche fatto la pole, mentre Lando non arrivò nemmeno nella zona punti, classificandosi undicesimo; la sera ogni scuderia si stava già preparando a lasciare la città in vista del prossimo Gran Premio del Canada a cui io ovviamente non avrei partecipato, molti piloti avevano già lasciato la città o comunque non si trovavano più nel paddock; io invece ero rimasta a guardare come ogni minima cosa veniva smontata con cura, affascinata da come quasi ogni settimana tutto questo venisse costruito e poi demolito in diverse parti del mondo. 

Decisi poi di esplorare un po' la pitlane e quindi, infilata una felpa del team per proteggermi da un leggero vento, iniziai a camminare passando davanti ai diversi box, arrivata davanti al box della McLaren notai Lando intento a parlare con due ragazzi, lo fissai un attimo indecisa se salutare o meno, infondo non ci eravamo nemmeno presentati e mentre la mia mente era impegnata a rimuginare Lando alzò lo sguardo e mi fece un cenno con la testa, mi feci coraggio e mi avvicinai: «Ehi, che ci fai ancora qui?» mi chiese una volta che fui a pochi passi da lui, sorrisi prima di rispondere «Potrei farti la stessa domanda.», sorrise a sua volta probabilmente divertito dalla mia risposta sfacciata, «Mi fermo spesso qui con i ragazzi dopo la gara per dare una mano e stare in compagnia.» rispose continuando a sorridere, «A me piace stare qui a guardare come tutto viene smontato nel giro di un paio d'ore.» dissi sincera, poi ci pensai un attimo e aggiunsi: «Comunque sono Mia, piacere di conoscerti!» ridacchio imbarazzato e strinse la mano che gli stavo porgendo «Lando, ma immagino tu conosca già il mio nome» ridacchiai un po' imbarazzata anche io «Beh sì, comunque ora devo andare» dissi osservando il nome di Andrew illuminare lo schermo del telefono, gli sorrisi un'ultima volta e poi mi incamminai verso l'uscita del paddock, lo sentii mormorare un timido "ciao" che mi fece sorridere fino a quando non arrivai all'uscita del paddock dove trovai mio cugino ad aspettarmi con uno sguardo torvo: «Si può sapere dove eri finita?» tuonò non appena entrai nel suo campo visivo, il sorriso che avevo stampato in faccia scomparì immediatamente mentre cercavo una scusa per essermene andata senza avvertirlo, alla fine optai per la verità: «Stavo parlando con Lando Norris, l'ho incontrato lungo la pitlane» dissi con naturalezza, Andrew continuò a guardarmi torvo ma il suo viso si era già rilassato «La prossima volta avvertimi, mi hai fatto preoccupare Mia, dico davvero.» annuii e gli afferrai il braccio stringendolo "Quindi ci sarà una prossima volta?" dissi facendogli gli occhi dolci, iniziò a ridere e mi spintonò verso la macchina, «Solo se prometti che non te ne andrai in giro da sola!» iniziai a ridere anche io e mi sistemai sul sedile.

Arrivata in hotel mi buttai sul letto e iniziai a scorrere le foto che avevo scattato, mi soffermai su uno dei selfie con Lando e decisi di postarlo in una story su Instagram taggandolo, giusto per far ingelosire alcune mie "amiche" che erano fissate con lui, poco dopo mi arrivò una notifica: Lando aveva messo una reazione alla mia storia, risposi con una faccina e mi addormentai poco dopo.

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Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico qui, spero vi piaccia! Questi primi capitoli sono un po' noiosi ma servono ad introdurre bene i vari personaggi :) 

Anybody else but you - Lando NorrisWhere stories live. Discover now